Categoria: poesia

Messina Antonio

Dissolvenze

  Figure femminili evanescenti e danzanti compaiono in liriche d’amore, di omaggio, di evocazione: è la nuova raccolta poetica di Antonio Messina, dove troviamo voci e tematiche già presenti nella sua narrativa e qui sviluppate con altro tono. La musicalità prevale e insistito è l’uso di una tecnica anaforica che segna il ritornare del tema, dell’immagine, nel desiderio di trattenerla prima della dissolvenza finale...CONTINUA...

Troisio Luciano

Strawberry-stop

Istantanee dall’Oriente, immagini semplici, ma che aprono a riflessioni profonde. L’ultima raccolta poetica di Luciano Troisio è ancora una volta un libro di viaggio, eppure, rispetto al precedente “Parnaso d’Oriente”, vige qui una maggiore comunicatività, un’immediatezza che rende le liriche molto godibili. Si tratta di un poetare sempre raffinato ed elegante, colto, ma, come è stato osservato da Ilde Menis...CONTINUA...

Pietrangeli Enrico

Ad Istanbul, tra pubbliche intimità

Istanbul. L’antica Costantinopoli. Bisanzio. Città dai vari nomi, un crocevia tra Oriente e Occidente, un luogo affascinante, dove splendore e decadenza s’intersecano tra il richiamo del muezzin e santa Sofia, mentre i principi azzurri sono rimasti senza fiabe e alla principessa si sostituisce una prostituta “cenerentola persiana”. Istanbul come punto di riferimento per una poesia di fatto itinerante, che spazia...CONTINUA...

Pasolini Pier Paolo

Le ceneri di Gramsci

La raccolta “Le ceneri di Gramsci”, pubblicata nel 1957, contiene undici poemetti articolati in capitoli e sezioni nei quali Pasolini elabora una lieve trama-racconto in cui s’inseriscono elementi autobiografici, riflessioni politiche e ideologiche, descrizioni fortemente pittoriche sul modello della critica d’arte (Pasolini all’università fu allievo del critico Roberto Longhi) sia del paesaggio sia del sottoproletariato delle borgate romane che tanto l’affascinava per l’originaria naturalezza e la genuinità popolare non ancora corrotta dal capitalismo e dalle sue mode. ...CONTINUA...

Pasolini Pier Paolo

La religione del mio tempo

Inizia con una figura d’operaio umile, timoroso sullo sfondo degli affreschi del ciclo “La leggenda della croce” nella chiesa di san Francesco ad Arezzo, la seconda raccolta poetica di Pier Paolo Pasolini dopo il trasferimento a Roma, che raccoglie testi scritti tra il 1955 e il 1960. È un testo composito, formato da sezioni assai diverse nel contenuto e nella forma, che anch’essa riflette l’evolversi del pensiero dell’autore in questo periodo. CONTINUA...

Ungaretti Giuseppe

L’Allegria

Ho sempre amato il Maestro fin da quando,adolescente, lessi a scuola alcuni suoi componimenti e ne parlai poi all’esame di terza media. Vi ritornai più volte in seguito nel corso degli anni e rileggere dunque ora “L’Allegria” è un ritrovare sia liriche conosciute, memorizzate, addirittura quasi entrate nel linguaggio comune, sia liriche meno famose e che avevo riposto in angoli della memoria divenuti un poco polverosi con il passare del tempo. CONTINUA...

Pavese Cesare

Verrà la morte e avrà i tuoi occhi

Queste dieci, ultime poesie, (otto in italiano e due in inglese) di Pavese sono state trovate alla morte dell’autore in una cartella nella scrivania del suo ufficio nella casa editrice Einaudi. Dattiloscritte, portavano titoli e date di pugno dell’autore, pure scritto dall’autore era il frontespizio “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi / 11 marzo – 11 aprile 1950”. Le liriche, scritte a Torino e a Roma, come si è potuto stabilire...CONTINUA...