Staino Sergio

Alla ricerca della pecora Fassina

Abbiamo sempre guardato con grande interesse a quella che lo stesso Staino definisce "carne viva delle contraddizioni ideologiche" dei compagni ex comunisti - o pur sempre comunisti -, più che mai ora che il partito di riferimento, PD, è in mano ad un personaggio come Matteo Renzi. Un segretario-premier che, fosse nato soltanto un po' più a nord, sicuramente non avrebbe avuto remore a intestarsi la legittima successione a Berlusconi. Contraddizioni di cui Bobo-Staino ("un uomo mediamente retto, un militante appassionato ma non fazioso, un tesserato critico ma sostanzialmente fedele alle direttive del suo partito"), nel suo viaggio "Alla ricerca della pecora Fassina", sembra essere del tutto consapevole...CONTINUA...

Ceccarelli Giuseppe

Lettere e diari dal fronte e dalla prigionia (1915-1918)

Laura Biancini, la curatrice del volume edito da Iacobelli, ricordava Ceccarius, alias Giuseppe Ceccarelli, ormai anziano, nella veste di celebre cultore della storia e delle tradizioni della città di Roma. Con la lettura delle lettere e dei diari di guerra invece "si è sostituita l'immagine di un giovane ventisettenne […] ora protagonista di vicende completamente diverse, personali e familiari sullo sfondo della Grande Guerra" (pp.39). Testimonianze che svelano aspetti fino ad ora meno noti del giovane Ceccarelli, da lì a poco esplicitamente nazionalista e poi fascista - come scrive il nipote Giacomo - "di matrice non tanto politica, quanto piuttosto culturale"...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Lo stagista che andò in Kosovo: Parte 3 – La Missione Europea Eulex e la sede dell’Alto Commissariato ONU per i Diritti Umani

Pristina, mercoledì 20 gennaio 2016 Mi sveglio con la tipica sete di chi ha bevuto troppo la sera prima. Anche la testa che pulsa me lo conferma, ma una rapida doccia e una sostanziosa colazione mi rimettono in sesto. Come abbiamo imparato ieri, in Kosovo la colazione comincia con una zuppa e oggi Tessa ce ne ha preparato una a base di cavolo: ha un colore verde chiaro e un odore molto invitante, curioso visto che non ho mai apprezzato il cavolo. Usciamo di casa tutti insieme e camminiamo fino al monumento Newborn...CONTINUA...

Bernhard Thomas

Il loden

Sessanta volte ho letto scrive Enderer lungo le cinquanta pagine del Loden di Thomas Bernhard, racconto minore nella bibliografia italiana dell'Autore, tradotto da Ferro Milone per Theoria diciassette anni dopo la prima edizione tedesca per Suhrkamp (1971). È un giallo reticente, un po' come lo era stato la storia dell'incesto tra i due fratelli Wölser, lei trovata morta avvelenata in una camera d'albergo di Mülbach, lui invece al limite boschivo, assiderato e coperto da due camosci. Come in quello il lettore apprende la storia da un resoconto di un dipendente della gendarmeria, così in questo legge una trascrizione, o meglio ascolta la lettura (testuale)...CONTINUA...

Lo Iacono Simona

Le streghe di Lenzavacche

Mi torna in mente "La strega e il capitano", libro minore e poco noto di Leonardo Sciascia. Libro nel quale il grande scrittore siciliano ricostruisce la vicenda di una certa Caterina Medici, condannata per stregoneria, strangolata ed arsa in piazza il 4 marzo 1617. Caterina è solo una delle tante donne, nel corso dei secoli, ad essere stata accusata di avere poteri diabolici e letali; una delle tante donne che, come scrive Sciascia, "…credeva di essere una strega o, quanto meno, aveva fede nelle pratiche di stregoneria. E forse una fede meno intera di quella dei suoi accusatori: poiché, in fatto di stregoneria, l'inquisitore e l'inquisito, il carnefice e la...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Lo Stagista che Andò in Kosovo: Parte 2 – Il Monastero di Gracanica e il Partito Vetëvendosje

Pristina      martedì 19 gennaio 2016 Nonostante il letto nuovo dormo benissimo e mi sveglio ben riposato. Oltre ad un tetto, la famiglia ospite è incaricata anche di fornire la colazione, Kushtrim ci guida al seminterrato, dotato di cucina e di tavolo molto grande. George e Peter, gli altri due studenti che dormono nell’appartamento vicino al nostro, si sono già accomodati. La tavola è imbandita con marmellata, pane, burro, formaggio e crema al cioccolato. Tessa, la sorella di Kushtrim ci offre un piatto di zuppa...CONTINUA...

Moresco Antonio

L’addio

Ci sono due città: la città dei vivi, la città dei morti. C'è uno sbirro morto che si chiama D'Arco, ha gli occhi bianchi e mille cicatrici. È lui a narrarci questa storia. C'è un uomo misterioso, Lazlo, che gli affida un incarico, e lui non può che accettare. C'è un canto che si leva ogni notte dalla città dei morti: è il canto dei bambini uccisi. C'è un bambino che non canta: è la guida per risolvere il caso. C'è un passaggio, dalla città dei morti a quella dei vivi, così come c'è per il viaggio contrario. C'è un'organizzazione criminale che uccide i bambini, sempre di più. C'è un Uomo di luce. C'è una donna, trovata e poi scomparsa. C'è una domanda che tormenta il poliziotto: Cosa viene prima...CONTINUA...

Gala Marcial, Medina Emerio, Naranjo Alberto Guerra

Gli amanti del secondo piano

Davide Barilli è un cubanologo vero, uno che conosce quella terra fantastica meglio di chiunque altro, di sicuro più di me che ho perso il diritto a tornarci per colpa di una jinetera della politica di nome Yoani Sanchez. I cubanologi sanno che cosa significa il vocabolo jinetera e per chi non lo sa consiglio un corso di spagnolo caraibico a prezzi modici. Certo, sto parlando d’una jinetera d’alto bordo, davvero potente, ché lei continua a fare la spola sul percorso Cuba - Europa - Miami e io (modesto traduttore) sono interdetto come un nemico della patria. La sua forza da jinete è tanta e tale che da quando l’ho mollata...CONTINUA...

Varvello Elena

L’economia delle cose

L'economia delle cose è la prima opera narrativa di Elena Varvello, una raccolta di racconti uscita nel 2007 per Fandango, candidata al Premio Strega e vincitrice di premi come il Bagutta Opera Prima. L'autrice aveva già pubblicato due raccolte poetiche, Perseveranza è salutare (Portofranco 2002) e Atlanti (Canopo 2004), oltre a racconti e interventi su quotidiani e riviste. Da allora le sue pubblicazioni si sono arricchite comprendendo anche la forma romanzo, ma oggi facciamo questo tuffo nel passato. L'economia delle cose è stato uno di quei libri che, per un motivo o un altro, ogni tanto...CONTINUA...

Hamadi Shady

La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana

"La felicità araba" è un libro obsoleto. Infatti della rivoluzione siriana raccontata da Shady Hamadi, iniziata nel marzo del 2011 in maniera pacifica, vivace e propositiva soprattutto grazie a tantissimi giovani che scendevano in piazza, oggi, nel 2016, non rimane praticamente nulla. Quando Hamadi ha scritto le pagine de "La felicità araba. Storia della mia famiglia e della rivoluzione siriana", probabilmente mettendo insieme testi scritti per ragioni diverse in momenti diversi, la rivoluzione siriana, vista con gli occhi di un occidentale medio, era più o meno uguale a quelle che, all'incirca negli stessi periodi...CONTINUA...