Categoria:
letteratura italiana
“I personaggi di questo romanzo, sebbene diversi tra loro, hanno un punto comune: tutti ripugnano dal conoscersi a fondo. Ognuno capisce se stesso solo quanto gli occorre; ognuno tiene i suoi pensieri sospesi, fluidi, indecifrati, pronti a mutare secondo la sua convenienza, senza contraddizione né bugia né riforma; ognuno sembra pensare la propria anima non come sua essenzialmente, ma come un altro essere con cui convive, seguendo una regola di diplomazia, traendone di volta in volta o voluttà, o medicina, o perdono”...CONTINUA...
Non è facile raccontare Francesco d’Assisi senza farne un’icona devozionale e senza privarlo della sua potente carica innovativa, non solo per gli anni in cui è vissuto, ma per gli uomini di tutti i tempi.
Padre Ernesto Balducci evidenzia il forte spirito profetico che animò il povero d’Assisi, che diventa così non un uomo del passato, ma un uomo del futuro, capace di prospettare in tutti gli atti della sua vita un’immagine completa di uomo nuovo, in perfetto stile evangelico.
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Un anno dopo il successo di “Toghe rotte” si replica. Questa volta però Bruno Tinti, ormai ex magistrato e fresco collaboratore del quotidiano “Il fatto”, possiamo definirlo autore a tutti gli effetti, mentre nel precedente saggio-pamphlet appariva soprattutto come curatore di un’opera corale dove alcuni giudici e procuratori si raccontavano (anonimi) alle prese con lo sfascio della macchina giudiziaria. “La questione immorale” segue a ruota, e il nostro Tinti, come volendo passare “dalla protesta alla proposta”, continua a proporci un tema che pare essere ancora oggetto misterioso presso tutti...CONTINUA...
I Radiohead erano sempre stati per me un puro nome, almeno fino a quando non ho iniziato a conoscere Gianfranco Franchi, che li citava nelle sue opere di narrativa, collegandoli ad alcune sue esperienze biografiche. Ne avevo ascoltato qualche pezzo spinta soprattutto dalla curiosità, ma non mi ero mai posta eccessive domande sui loro testi.
Adesso Franchi se n’è uscito con questo librone dettagliatissimo e si è aperto un...CONTINUA...
Dopo vari anni Franchi porta a compimento la sua “Trilogia dell'identità”, comprendente "Disorder. Unknown pleasures", "Pagano" (editi da Il Foglio, di Piombino) e "Monteverde" (il cui titolo in bozze era "New Order", edito da Castelvecchi). “Trilogia dell'identità”, definizione che mi era rimasta impressa, senza sapere dove l'avessi letta, poi lo stesso autore mi ha detto che era stato lui a coniarla, in “una qualche intervista”: qui. (aggiornamento 2019: ora non più disponibile)
I tre romanzi si possono leggere come un unico viaggio del/i protagonista/i...CONTINUA...
Odori, rumori, colori, sapori: sensazioni che trapassano le pagine e raggiungono chi legge. C’è tutta la lucentezza di Napoli, tutto il bagliore del suo cielo e il caotico formicolio dei vicoli, del porto, delle piazze con gli odori dei mercati, del pesce, della frutta e della gente. Un quadro complesso e vertiginoso come le opere pittoriche del settecento. Perché è proprio nel settecento napoletano che Striano ci conduce, accanto alla figura di Eleonora Pimentel Fonseca, detta Lenòr. Nobildonna di origini portoghesi giunta in...CONTINUA...
… nel giro di tre settimane ne è venuto fuori questo racconto. Come un sommesso omaggio ad Alessandro Manzoni, nell’anno in cui clamorosamente si celebra il secondo centenario della sua nascita.
Così Leonardo Sciascia nella Nota che chiude “La strega e il capitano”, libro pubblicato nel 1986. Lo spunto per la composizione di questo testo, che ha tutta l’aria e lo stile di un documento di ricostruzione storica, arriva dal capitolo trentunesimo de “I promessi sposi”. Qui Manzoni cita il protofisico Lodovico...CONTINUA...
olgendo in un isolamento totale la figura del padron di casa, in piedi sulla veranda con le mani alzate in un gesto cerimonioso di addio”. (p.88)
Gatsby è affascinante e misterioso, bello, si esprime con eleganza.
Gatsby è un sorriso che conquista.
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Il titolo “Il Sultanato” non deve trarre in inganno: Giovanni Sartori, il decano dei politologi italiani (classe 1924), con questa raccolta di articoli tratti dal Corriere della Sera non ha voluto fare riferimento soltanto al più celebre sultano d’Italia, ovvero il Cav. Silvio Berlusconi.
La quarta di copertina è eloquente: “il livello di soggezione e di degrado intellettuale manifestato da una maggioranza di nostri onorevoli mi spaventa più di tutto. Altro che bipartitismo compiuto. Qui siamo al sultanato”. La raccolta di editoriali spazia dal gennaio 2006 al dicembre 2008 e – giustamente –...CONTINUA...
In occasione del primo centenario della nascita di Giorgio La Pira, Pier Francesco Listri, già curatore di un programma sul “Servo di Dio” per il terzo programma di Radio Rai, ha pensato bene di mettere nero su bianco questa sua inchiesta radiofonica.
Il risultato, come i lettori potranno cogliere da subito, non è una biografia ordinaria e particolarmente ordinata; soltanto alla fine del breve volume (poco più di 130 pagine) possiamo trovare appunto alcune pagine che sintetizzano cronologicamente la vita di La Pira, la Bibliografia (opere di e su La Pira), gli “intervenuti nell’inchiesta”.
In...CONTINUA...
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