Autrici varie

Morante, la luminosa

I saggi raccolti nell’ultima pubblicazione della “Workshop” Iacobelli hanno origine dalle giornate in onore di Elsa Morante, organizzate il 3 e 4 novembre 2012 dalla Società Italiana delle Letterate. Occasione, come scrive Giuliana Misserville, per smarcarsi dall’esistente tradizione critica e, in virtù della “distanza che ci separa dalla pubblicazione dei romanzi di Elsa Morante e dall’orizzonte storico e letterario in cui si collocavano”, per “trovare con quelle pagine un rapporto più pacato e profondo” (pag. 9). Si comprende quindi l’aggettivo scelto per il titolo: “Morante scrive della vita mettendo in gioco tutto quanto la vita le mette a disposizione, fa parlare i corpi, muovendo ad un...CONTINUA...

Autori Vari

Voltaire Light: il nuovo dizionario filosofico

Sono stati corretti i responsabili delle edizioni Gorilla Sapiens ad avvisarci di un "dizionario filosofico" senza dizionario, senza filosofia e a basso contenuto di Voltaire. Un po' come quei formaggi spalmabili senza formaggio, senza latte e a basso contenuto di colesterolo. La differenza sostanziale è che gli spalmabili, a base di siero e additivi, sono delle porcherie nocive, mentre almeno il "Voltaire Light" male non fa; anzi. Magari il lettore non ne ricaverà quel "nutrimento dell'anima" che molti dicono di associare ai libri e alla filosofia, ma potrà leggere delle pagine dove i vari autori si sono sbizzarriti a rappresentare i tanti aspetti comici della realtà contemporanea. Insomma,...CONTINUA...

Barbacetto Gianni, Maroni Marco

Excelsior. Il gran ballo dell’Expo

Dopo i fatti del primo maggio 2015 - la devastazione di Milano ad opera del black bloc – parte della stampa e dei media ci hanno informato che le critiche all’Expo vogliono dire foraggiare il teppismo. Insomma un po’ quello che succedeva e succede per la Tav Torino – Lione. Sei contrario all’opera? Allora vuol dire che sei un cavernicolo e di fatto sostieni il terrorismo dei No-Tav. Ugualmente – dicono sempre questi organi di stampa e chi ci crede o fa finta di crederci - se hai criticato e critichi la kermesse milanese, non importa per quale motivo, ti devi assumere la responsabilità morale di quello che è successo e per di più sei un radical chic complice: ragionamento, ammesso si possa definirlo...CONTINUA...

Barbacetto Gianni

Il Celeste. Ascesa e declino di Roberto Formigoni

E’ di qualche anno fa l’autobiografia di Mino Martinazzoli,“Uno strano democristiano”. Leggendo “Il Celeste” mi è tornato in mente questo titolo e ho capito che in fondo per il buon Martinazzoli ci stava tutto: un politico che si era preso l’onere di archiviare un partito da tempo in decomposizione e che, negli anni del primo berlusconismo rampante, aveva scelto di essere un perdente pur di non intrupparsi con certe compagnie. Considerando il personale politico che  ormai rappresentava la Democrazia Cristiana proprio un democristiano “strano”. Parimenti il titolo del libro di Barbacetto dedicato al presidente della regione Lombardia poteva intitolarsi “Uno strano cristiano”. Perché Roberto Formigoni...CONTINUA...

Baldanzi Simona

Mugello sottosopra

Tra le ultime pagine del libro di Simona Baldanzi possiamo leggere: “I No Tav non vogliono percorrere la stessa storia del Mugello, non vogliono sopportare l’umiliazione, dopo la devastazione, dell’impunità”. Non so se l’umiliazione possa diventare il sentimento più presente tra coloro che, vuoi perché testimoni, vuoi perché informati delle truffe perpetrate dai sedicenti riformisti favorevoli alle “grandi opere”, si trovano circondati dall’indifferenza e dall’incomprensione dei concittadini e dei media; c’è da pensare semmai che il costante scempio di verità e di soldi pubblici possa condurre a tanto sconforto e ad una civilissima  incazzatura. Sono i sentimenti che si provano a leggere libri...CONTINUA...

Baldanzi Simona

Il Mugello è una trapunta di terra

“Da Barbiana a Monte Sole a piedi. Percorsi di pace tra Toscana e Emilia Romagna” è un libro di Marinella Frascari e Sergio Gardini edito qualche anno fa per i tipi di Tamari montagna edizioni, autentica guida per un trekking sulle orme di luoghi simbolo del nostro paese e della Resistenza. Non a caso un percorso che qualcuno ha denominato il “Sentiero della Costituzione Italiana” e che Simona Baldanzi, indossati i panni fino ad allora inconsueti dell’escursionista, ha portato a termine in sei giorni proprio in compagnia di Marinella e Sergio. Prendendo spunto da questi luoghi familiari, ovvero il Mugello, la breve incursione vicino Fiesole e l’Emilia di Monte Sole, non molto distante da Marzabotto...CONTINUA...

Barbacetto Gianni, Gomez Peter, Travaglio Marco

Mani pulite. La vera storia, 20 anni dopo

“Vent’anni fa si spariva dalla vita politica per un avviso di garanzia. Oggi nemmeno una condanna in Cassazione viene considerata quanto basta (e avanza) per levarsi di torno […] Con il lupo che fa la vittima, e l’agnello già mangiato e digerito da un paese smemorato, ipnotizzato, incapace di ritrovare il bandolo della propria dignità”. Così Michele Serra il 28 agosto 2013 su "Repubblica". Tutto giusto, salvo quella frase iniziale. Pochi tra coloro che vent’anni fa hanno ricevuto un avviso di garanzia, nel pieno delle inchieste sulla corruzione e sui finanziamenti illegali ai partiti, e magari pure condannati o prescritti, sono spariti dalla circolazione. Qualcuno non c’è più per sopraggiunti...CONTINUA...

Baffoni Ella

Il libro nero di Alemanno

«Preside’, magni! », «A Polveri’, magna n’altro poco!», «A Renà, facce vede’ come magna ‘na romana!»(pag. 98). Correva l’anno 2010. La citazione dell’articolo di Aldo Cazzullo dedicato alla cena pacificatrice tra Bossi, Alemanno, Polverini, nel “Libro nero” non ci sta affatto male: una rappresentazione grottesca di un magna magna che da quei gazebo sotto Montecitorio pare proprio si sia estesa da tempo ad altri campi non propriamente gastronomici. Il libro di Ella Baffoni, impietoso pamphlet–instant book, ci racconta appunto di una città crogiolo di speculazioni, nepotismi, cazzate inenarrabili che i poveri romani subiscono ormai da troppo tempo. Dopo i regni controversi, e molto contestati...CONTINUA...

Badaloni Piero

In nome di Dio e della patria. I bambini rubati dal regime franchista

Saranno gli storici a dirci con più precisione quanto la dittatura dei generali argentini sia stata debitrice del franchismo e quali e quante somiglianze vi siano state tra questi due regimi autoritari. Per il momento, almeno su di un argomento dai risvolti agghiaccianti, possiamo affidarci a Piero Badaloni che, come corrispondente Rai da Madrid, ha avuto l’opportunità di indagare sul traffico di neonati rubati ai legittimi genitori. Sapevamo già cos’era accaduto nell’Argentina dei generali: ci furono molte donne che partorirono mentre erano detenute per motivi politici; molte di loro furono uccise, e i loro figli illegalmente affidati in adozione a famiglie di militari o poliziotti. In Spagna...CONTINUA...

Barella Guido

La tortura del silenzio

Paolo Rumiz lo ha definito il Simon Wiesenthal dei crimini del comunismo rumeno ma, leggendo “La tortura del silenzio”, Marius Oprea ci potrà ricordare semmai Mizushima dell’Arpa Birmana, votato a dare degna sepoltura ai commilitoni morti durante la guerra. La storia di Oprea ci viene raccontata da Guido Barella, giornalista del Piccolo, che anni fa conobbe questo strano tipo di archeologo, pressoché sconosciuto in Italia, e da allora, grazie a frequenti viaggi in Romania, ha potuto testimoniare la sua attività: già dissidente al crepuscolo della dittatura di Ceaucescu, ha fondato successivamente l’Istituto per la ricerca sui crimini del comunismo e, con pochi e fidati collaboratori, si dedica...CONTINUA...