Categoria:
letteratura italiana
“Tutti questi zainetti, Antonella, queste stanze di dormitorio, tradizioni del posto, calzini sporchi, e-mail, lingue diverse, birrette, libri in prestito, mercati… Tutte cazzate, te lo ripeto: la famosa ‘gente da tutto il mondo’, come immaginavo, non esiste. I cinesi? Dove li metti i cinesi, Antonella? E hai mai incontrato in ostello un iraniano? E pensa all’Africa quanto è grande… L’hai mai visto uno del Burundi fare l’autostop in Bolivia? Eccola la tua gente da tutto il mondo: i paesi dominanti, le economie forti, i figli giocherelloni dei colonizzatori...CONTINUA...
Il saggio di Gentile propone un’interpretazione poco consueta del fascismo visto come esperimento totalitario messo in atto da un partito milizia, il quale, per imporre il primato della politica su ogni altro aspetto della vita individuale e collettiva, tese ad estirpare, sin dalle radici, la democrazia liberale dalle istituzioni e dalla cultura del nostro paese. Frutto di ricerche sull’ideologia e strutture organizzative del fascismo, il libro si compone di due parti complementari: lo scopo è offrire al lettore un possibile equilibrio fra la discussione storiografica e l’indagine storica. La prima...CONTINUA...
Quarantacinque brevi capitoli per 45 incontri con personaggi del nostro tempo.
Non propriamente profili e nemmeno ritratti, come tiene a precisare l’autore; piuttosto schizzi di personaggi grandi e meno grandi, colti da uno Spadolini in veste di Presidente del Consiglio, poi di Ministro degli esteri ed infine di Presidente del Senato.
Spadolini, innanzitutto uomo di cultura prima che politico, oramai relegato nel dimenticatoio in quest’Italia ammorbata da sopravvissuti e mezze figure, ci racconta i suoi incontri con i personaggi dominanti la scena mondiale senza mai smentire il proprio dna di...CONTINUA...
L’eccidio della Divisione Acqui ovvero una vicenda paradigmatica per l’intreccio di politica, storiografia, realpolitik, amnesie ideologiche. Cefalonia 1943: la Acqui dopo l’annuncio dell’armistizio (8 settembre), si trovò isolata.
Tutti i tentativi di mettersi in contatto con la XI armata caddero nel vuoto: confusione totale e clima di “rompete le righe”. Il 10 settembre giunse l'ultimatum: era l’ordine di consegnare le armi ai tedeschi, senza condizioni.
Si prospettavano tre possibilità: 1) continuare la lotta contro l’antico nemico, greci ed inglesi; 2) combattere contro i tedeschi; 3) cedere...CONTINUA...
IL TITOLO
Buskashì è il gioco nazionale afgano: due squadre di cavalieri si contendono la carcassa di una capra decapitata. E’ un gioco privo di regole: basta impossessarsi della carcassa. In questa vicenda, è l’Afganistan l’oggetto del contendere, un paese e un popolo sconvolti dalla guerra.
VIAGGIO DENTRO LA GUERRA
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“Nessuno meglio che Tabarī, devoto musulmano sunnita, può rivelarci come le due civiltà religiose, che oggi si combattono miseramente, siano sorte l’una sull’altra, avviticchiate come due alberi che uniscono le loro radici. L’Islam adottò con amore le grandi figure dell’Antico Testamento: Adamo, Abramo, Giuseppe, Mosè, Salomone: se ne impadronì, le ritoccò, le trasformò; e ora abbiamo la sensazione che gli uomini abbiano ascoltato due volte la stessa musica – sempre la stessa musica, la seconda volta orchestrata così diversamente da incantarci con il suo splendore...CONTINUA...
ALEF, BET, GHIMEL……..
“L’uomo biblico, e l’ebreo sempre, crede – non spera – che ciò che tarda avverrà. Di questa fede, il giubileo è un segno, anzi una parabola”. (p.140)
Con queste parole si conclude...CONTINUA...
VICENDE EDITORIALI
“Ultimo viene il corvo” contiene trenta racconti brevi scritti da Calvino tra l’estate del 1945 e la primavera del 1949, usciti in buona parte su giornali. La prima edizione uscì nel 1949 per Einaudi insieme a una scheda bibliografica realizzata quasi certamente da Pavese. Successivamente Calvino scelse venti di questi brani per inserirli nella raccolta più vasta intitolata “I Racconti”.
Nel 1969 fu la volta di una nuova edizione...CONTINUA...
Non sono in grado di affermare se l’ultima fatica letteraria di Karol Wojtyla “Memoria e Identità. Conversazioni a cavallo dei millenni” si possa in qualche modo considerare una sorta di testamento spirituale, espressione vaga che sa tanto di luogo comune.
Rimane il fatto, incontestabile, che il libro, al di là dell’evento editoriale proprio dello scritto di un Pontefice, vuoi per i grandi temi della Storia, filosofici, politici, vuoi per gli inevitabili spunti di riflessione, farà discutere ancora a lungo.
La forma letteraria scelta dai curatori è quella della conversazione, forse al fine di...CONTINUA...
El pan ed sèira, l’è bon admàn. Il pane di ieri è buono domani.
Proviene un grande senso di pace – lo stesso che si respira a Bose – da queste pagine di Enzo Bianchi, che della Comunità Monastica di Bose è il priore e il fondatore.
È come se padre Enzo invitasse alla sua tavola i lettori e raccontasse loro, con la sua voce profonda, i ricordi della sua infanzia e giovinezza, dei suoi genitori, delle persone più significative per la sua formazione, condividendo così una sua dimensione più familiare e intima....CONTINUA...
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