Risultati della Ricerca: Lankenauta

Grugni Paolo

Pura razza bastarda

“Questo è il mio diario e quella che leggerete è la verità come io l’ho vissuta e appesa. Ci vogliate credere o no, le cose sono andate così” (pp.9). Il commissario Sergio Malfatti si presenta senza troppi preamboli e quindi il diario di questo particolarissimo servitore dello Stato – documentato dal 28 marzo 1965 al 31 dicembre 1967 - potrà subito apparirci non semplicemente come la cronaca serrata di vicende poliziesche, ma molto di più. Un commissario che è frutto della fantasia di Paolo...CONTINUA...

Castanar Fernando Guglielmo

Il postino di Mozzi

Appena due anni fa Giulio Mozzi, proprio quello del “postino” edito da Arkadia, pubblicando “Fiction 2.0.” ha mostrato cosa vuol dire in particolare autofiction. Secondo Cristina Scaletti, Mozzi, già scopritore di talenti come la stiratrice Giovanna Melliconi, il perito chimico Carlo Dalcielo, la poetessa erotica Mariella Prestante ed altri personaggi dall’esistenza molto dubbia, ha così inteso abbattere...CONTINUA...

Appetito Andrea

Vietato calpestare le rovine

In una recente intervista lo scrittore Andrea Appetito ha ricordato la genesi del titolo “Vietato calpestare le rovine”: qualche anno fa, poco fuori Cinecittà, il nostro autore, in quel momento impegnato a realizzare un documentario, aveva letto un cartello con una frase simile e che subito gli aveva dato l’impressione appunto di un “culto delle rovine”, di fatto la riproduzione “di un mondo, reale e simbolico, ormai disfatto”. Se poi andiamo ad analizzare le storie...CONTINUA...

Daniel Pee Gee

Il manuale dei baffi

“Che cos’è quel dito di pelliccia che si dipana fiero appena al di sotto della columella del naso? Quella pelosa cortina perennemente sollevata sul boccascena delle labbra? […] Quella miniatura di un campo coltivo che buca il prolabio? (pp.11). Domande – a dire il vero “vagamente” retoriche – a cui Pee Gee Daniel, al secolo Pier Luigi Straneo, ha inteso dare una risposta col suo “Manuale dei baffi”; che poi non è soltanto un manuale ma di sicuro molto altro. Non dobbiamo pensare...CONTINUA...

López Guillem

Ventuno

Subito dopo la pubblicazione in lingua italiana di “Challenger” potevamo scrivere di un linguaggio che “di volta in volta ha a che fare con il noir, col fantastico, col pulp, con l’horror, con la critica sociale e con molto altro” e soprattutto di uno scrittore, Guillem López, che “ha connesso una molteplicità di generi letterari”. Anche dopo la lettura di “Ventuno”, nuovo romanzo pubblicato...CONTINUA...

Rosella Postorino con Le assaggiatrici vince il Premio Wondy 2019

Il Premio Wondy è stato creato dall’associazione “Wondy Sono Io” in memoria di Francesca Del Rosso, giornalista e scrittrice scomparsa nel 2016, diventata nota con il nome di Wondy dopo la pubblicazione del libro Wondy, ovvero come si diventa supereroi per guarire dal cancro (Rizzoli, 2014). Nel 2019 il premio Wondy è stato assegnato al romanzo "Le assaggiatrici" (Feltrinelli) di Rosella Postorino...CONTINUA...

Bertoli Ausilio

Veneti in controluce

È per me un piacere stilare queste note alla silloge di racconti Veneti in controluce (Fernandel, 2018) di Ausilio Bertoli, per una serie di buoni motivi. Primo fra tutti, sono un veneto ed è tenace la curiosità di chiedersi – con affettuoso distacco – come sia possibile, oggi, fornire di noi, coi nostri pregi e difetti, una narrazione probante. Noi veneti, adusi più che altro alla modalità del “fare” più che a quella del “parlare”. Secondo...CONTINUA...

Fagan Jenni

Panopticon

Il titolo sembra promettere una sorta di saga fantascientifica, avventure tra galassie, astronavi e pianeti, eroi ed eroine, cattivi da combattere e colpi di scena. Niente di più sbagliato: questo libro è ambientato sulla nostra Terra, e lo è talmente a fondo da esplorarne i lati più spiacevoli e scuri. Facendo una rapida ricerca su Google si scopre che in verità Panopticon è il progetto di un carcere ideale disegnato nel 1791 dal giurista CONTINUA...

Lanthimos Yorgos

La Favorita

Spero ostinatamente nel lieto fine. L’happy ending è prerogativa dei romanzi d’appendice, e so benissimo che il dramma è considerato il genere principe del cinema. Eppure di fronte agli spettacoli più crudeli fremo per l’epilogo giustizialista. L’acerbo spettatore che è in me si ripropone. Chi ha già visto “La Favorita” capirà quanto sia uscito disfatto dalla sala. Colpito così in profondità da portarmi il segno di un graffio, di un morso allo stomaco che ho aspettato si rimarginasse. Sono questi i colpi inferti dall’ultimo lavoro di Yorgos Lanthimos, regista greco coccolato dai...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Irlanda: Il Pub Sin è

Apro l’uscio del pub ed è come attraversare un portale dimensionale: mi lascio alle spalle la strada trafficata, la pioggia, i passanti con gli ombrelli e atterro in un nuovo mondo. I miei sensi vengono colpiti all’improvviso: nelle narici penetra l’effluvio di decine di pinte misto all’umido dei vestiti bagnati dalla pioggia e condito da un pizzico, per fortuna leggero, di sudore, gli occhi non sono ancora del tutto abituati alla...CONTINUA...