Categoria: letteratura francese

Némirovsky Irène

Il ballo

Irene Némirovksy scrisse “Il ballo” nel 1928, esattamente un anno prima del catastrofico crollo di Wall Street e solo qualche tempo prima che l’Europa conoscesse gli orrori del nazismo di cui la stessa scrittrice, ebrea convertita al cattolicesimo, fu vittima. “Il ballo” è un romanzo breve, intelligente e crudele. E’ scritto in maniera elegante ed accurata. Il mondo raccontato dall’autrice è del tutto simile a quello di cui lei stessa faceva parte. Un universo di persone divenute ricche grazie a rischiose speculazioni finanziarie, ambienti prestigiosi in cui abbondano divisioni sociali, convenzioni...CONTINUA...

Wiesel Elie

La notte

Mai dimenticherò quella notte, la prima nel campo, che ha fatto della mia vita una lunga notte e per sette volte sprangata. Mai dimenticherò quel fumo. Mai dimenticherò i piccoli volti dei bambini di cui avevo visto i corpi trasformarsi in volute di fumo sotto un cielo muto. Mai dimenticherò quelle fiamme che consumarono per sempre la mia Fede. Mai dimenticherò quel silenzio notturno che mi ha tolto per l’eternità il desiderio di vivere. Mai dimenticherò quegli istanti che assassinarono il mio Dio e la mia anima, e i miei sogni, che presero il volto del deserto. Mai dimenticherò tutto ciò, anche...CONTINUA...

Némirovsky Irene

Il Ballo

Feroce e non premeditata è la vendetta che la quattordicenne Antoinette prepara per la madre Rosine, con la quale il rapporto è di alta conflittualità se non di odio vero e proprio. “Era una ragazzina di quattordici anni, lunga e magra con il volto pallido di quell’età, tanto smunto da apparire agli occhi degli adulti come una macchia rotonda e chiara, priva di lineamenti, le palpebre socchiuse, cerchiate, la boccuccia serrata…Quattordici anni, i seni che premono sotto l’abito stretto da scolara, che feriscono e impacciano il corpo debole, infantile…i piedi grandi e quelle...CONTINUA...

Némirovsky Irene

David Golder

David Golder è un uomo d’affari ebreo d’origini russe, residente in Francia, ricchissimo e potente, spietato e senza scrupoli tanto da causare il suicidio del suo socio Marcus, col quale il sodalizio durava da ventisei anni. Il suo stesso cognome sembra essere un omen: Golder- gold- oro. Durante la sua vita ha pensato solo al denaro e agli affari “divinità terribile” e ha dovuto ricominciare più volte. David Golder ha...CONTINUA...

Némirovsky Irene

Come le mosche d’autunno

“Se ne stava immobile per ore, con le mani incrociate sul grembo, a fissare il vuoto, attonita. Era curva, quasi piegata in due, la pelle del viso bianca, esangue, con vene bluastre rigonfie all’angolo degli occhi. Spesso, quando la chiamavano, non rispondeva, limitandosi a serrare ancora di più la piccola bocca incavata. Eppure non era sorda. Ogni volta che uno di loro si lasciava sfuggire, sia pure a voce bassa, quasi un sospiro, un riferimento al loro Paese, lei trasaliva…..” (pp.80-81) Esistono figure di valenza emblematica, persone che resistono al...CONTINUA...

Gresh Alain

Israele, Palestina. La verità su un conflitto

La quarta di copertina prometteva molto bene: “Un libro che rifiuta la solidarietà astratta con uno dei contendenti - anche se non nasconde la simpatia per la causa palestinese – e abbraccia la tesi che nessuno dei due è investito da una missione superiore”. Non solo: si ribadisce che il libro nasce dalla volontà di stabilire principi oggettivi, indiscutibili su cui fondare una seria discussione e cercare una soluzione al conflitto israelo-palestinese. Alain Gresh, caporedattore di “Le Monde diplomatique” con questa sua opera pare essersi prefissato un obiettivo fin troppo ambizioso e ben sintetizzato...CONTINUA...

Vailland Roger

La legge

Il titolo non deve trarre in inganno: la "legge" intorno a cui ruota la vicenda, e che rappresenta la morale di coloro che animano le pagine del romanzo, non ha nulla a che vedere col concetto di legalità, peraltro parecchio evanescente in quello scorcio di meridione italiano. Non è altro invece che una sorta di gioco volto a domare le ostilità tra compaesani e a gratificare il desiderio di reciproca sopraffazione: la scelta di un uomo che deve dettare "legge" ("amara quando si subisce, squisita quando si impone"), col preciso compito di umiliare gli altri partecipanti, i quali, tracannando innumerevoli...CONTINUA...

Joffo Joseph

Un sacchetto di biglie

Storia di una famiglia di ebrei francesi dal 1941 alla fine della guerra, in particolare storia di due fratelli, Joseph di dieci anni e Maurice di dodici, e di come sono sopravvissuti alla persecuzione, alla povertà, alla paura, alla separazione dalla famiglia. La prima osservazione che l’autore evidenzia nel Prologo è che il libro non è opera di uno storico, sono i suoi ricordi d’infanzia a venir raccontati a distanza di tanti anni. Forse proprio la lunga...CONTINUA...

Gautier Thèophile

Racconti

I Racconti di Théophile Gautier si snodano lungo un arco di tempo assai ampio (1831-1856) e risultano piuttosto vari. Si va dal racconto propriamente fantastico a quello ambientato nel mondo antico (Grecia, Pompei o antico Egitto), dalla narrazione di poche pagine al romanzo breve (alcuni infatti comparvero a puntate su giornali). Notevole e comune a tutti è la fantasia...CONTINUA...

von Chamisso Adelbert

La straordinaria storia di Peter Schlemil

L’UOMO CHE VENDETTE LA SUA OMBRA Peter Schlemihl, narrando in prima persona la sua vicenda, si presenta di ritorno da un viaggio per mare non ben specificato: è un poveraccio, andrà ad alloggiare in una soffitta (lì lo collocherà il garzone della locanda, dopo averlo squadrato con un’occhiata), non brilla per iniziative, il suo stesso cognome, imparentato con un termine yiddisch, significa “colui che ha la disdetta addosso”, ha in tasca una lettera di raccomandazione per...CONTINUA...