Categoria: storia

Loy Rosetta

La parola ebreo

La parola "ebreo" entra per la prima volta nella vita di Rosetta Loy quando lei è una bimba di pochi anni. Da un appartamento al di là di Via Flaminia numero 21, dove vive, è in corso una festa. Un battesimo? Chiede ad Annemarie, la sua Fräulein. No, in quella casa festeggiano una circoncisione perché sono ebrei. "Anche la signora Della Seta è ebrea. Abita accanto a noi: è vecchia, così almeno sembra a me. Quando sono malata viene a trovarmi, io ho la febbre e il mio corpo scompare nel grande letto matrimoniale in camera della mamma. La signora Della Seta ha i capelli grigi raccolti in una retina...CONTINUA...

Ronchey Silvia

Ipazia. La vera storia

Chi si aspettasse di leggere in "Ipazia. La vera storia" il romantico racconto di Ipazia e della sua tragica morte sbaglierebbe di grosso. Il libro della Ronchey è un saggio: analitico, documentale, storiografico, filologico. La nota bizantinista, infatti, attraverso questa opera, permette di recuperare, sfruttando le fonti antiche e i dati che è stata in grado di consultare e studiare, la verità su Ipazia e di restituirci una versione più cristallina e credibile del suo mito. Perché la figura di Ipazia, "matematica e astronoma, sapiente filosofa, influente politica, sfrontata e carismatica...CONTINUA...

Ben Jelloun Tahar

Fuoco

Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi, un trentenne tunisino, si è dato fuoco di fronte alla sede del municipio della sua città. Un gesto estremo ed esasperato che ha una valenza simbolica, umana e storica particolarmente rilevante visto che a seguito del suicidio di Mohamed ha preso il via la cosiddetta "Rivoluzione dei gelsomini" che ha rappresentato uno dei momenti fondamentali del più ampio movimento di protesta della "CONTINUA...

Steinke René

Sante gonne. La vita della baronessa Elsa

"Sante gonne è una ricostruzione romanzesca della vita della Baronessa Elsa von Freytag-Loringhoven. Il personaggio della baronessa e la maggior parte degli avvenimenti del romanzo sono basati su fonti originali, ma a causa delle enormi lacune in ciò che si sa della vita della baronessa, e delle esigenze narrative, certi eventi e fatti sono stati cambiati". Preso atto dell'avvertenza che René Steinke scrive in nota al suo libro, si può passare alla lettura della sua bellissima biografia romanzata. Protagonista, come annunciato, Elsa Hildegard Plötz divenuta famosa, durante la prima parte...CONTINUA...

Mazzucco Melania G.

Vita

"Vita" è un romanzo complesso e bellissimo, scritto col cuore e la penna di chi scava nel passato di un padre e del padre di un padre. Persone che, in vita, hanno raccontato tanto senza voler dire quasi nulla di sé. A narrare il passato ci sono però lettere, ricordi, fotografie sbiadite e il desiderio della Mazzucco di non dimenticare. "Vita" naviga nel tempo e nello spazio, apparentemente senza ordine anche se la casualità, in un'opera di questo calibro, non può esserci. Il lettore più pigro potrebbe trovarsi spaesato, quello più acuto, invece, non potrà che apprezzare il gioco tutto letterario...CONTINUA...

Nissim Gabriele

Il tribunale del bene

Sottotitolo: "La storia di Moshe Bejski, l'uomo che creò il Giardino dei giusti". Nei pressi di Gerusalemme c'è un luogo molto speciale che si chiama Yad Vashem, noto mausoleo commemorativo della Shoah. Lì si trova anche il Giardino dei Giusti nel quale, dal 1962 (anno della fondazione), si è deciso di piantare un albero di carrubo in ricordo di ogni giusto che ha rischiato la propria vita per aiutare gli ebrei. Il compito di scegliere le persone a cui attribuire tale riconoscimento è affidato...CONTINUA...

Loewenthal Elena

Lo strappo nell’anima

Un giorno potrebbe capitarvi di andare nel Ghetto di Roma. Una volta giunti, camminerete verso il Portico di Ottavia, un luogo che personalmente amo molto. A pochi passi dal Portico di Ottavia, sulla facciata della Biblioteca di Archeologia e Storia dell'Arte, troverete affissa su un muro una targa in marmo bianco che riporta una data: 16 ottobre 1943. Quel giorno, a partire dalle cinque e mezzo del mattino, iniziava...CONTINUA...

Otsuka Julie

Venivamo tutte per mare

"Sulla nave eravamo quasi tutte vergini. Avevamo i capelli lunghi e neri e i piedi piatti e larghi, e non eravamo molto alte. Alcune di noi erano cresciute solo a pappa di riso e avevano le gambe un po' storte, e alcune di noi avevano appena quattordici anni ed erano ancora bambine. Alcune di noi venivano dalla città e portavano abiti cittadini all'ultima moda, ma molte di più venivano dalla campagna, e sulla nave portavano gli stessi vecchi kimono che avevano portato per anni - indumenti sbiaditi smessi dalle nostre sorelle, rammendati e tinti più volte. Alcune di noi venivano dalle montagne...CONTINUA...

Kasoruho Amik

Un incubo di mezzo secolo. L’Albania di Enver Hoxha

Il nome di Amik Kasoruho, intellettuale albanese perseguitato dal regime nazional-comunista di Enver Hoxha, poteva far pensare a un libro ricco di riferimenti biografici, oltre che ad un racconto puntuale delle vessazioni subite da un popolo ridotto in miseria a causa di un’ideologia sanguinaria e di un brutale approfittatore travestito da padre della patria. Non è proprio così. “Un incubo di mezzo secolo”, con le sue centocinquanta pagine, non rappresenta un autentico testo di storia ma un dignitosa opera divulgativa, anche ben scritta, che, per le dimensioni limitate, è giusto considerarla semmai...CONTINUA...

Schneider Helga

La baracca dei tristi piaceri

Ne "La baracca dei tristi piaceri" Helga Schneider ha centrato alla perfezione titolo ed argomento. Peccato che, a mio avviso, abbia sbagliato tutto il resto. Il romanzo, uscito per Salani nel 2009 e ripubblicato da TEA nel 2012, si sofferma su uno degli aspetti più inquietanti e meno noti dei campi di sterminio nazisti: la presenza di bordelli. I nazisti, per motivi di igiene razziale, consideravano la prostituzione un reato punibile con la reclusione eppure "Nel 1943 Himmler prese la fulminante decisione di far allestire dei bordelli nei più grandi campi di concentramento. Quello di Buchenwald...CONTINUA...