Di sicuro non faremmo un gran servizio al lettore se ci mettessimo a raccontare per filo e per segno la trama di un'opera surreale come "Di polvere e di altre gioie"; e non tanto perché si svelerebbero il finale ed eventuali colpi di scena (a rigore ce ne sono), ma perché il libro di Giuseppe Truini vive innanzitutto di personaggi che, pur immersi fino al collo nello squallore contemporaneo, appaiono a dir poco fiabeschi. Il protagonista è Oscar Fiori, Os per gli amici, un "puro" che fa l'operatore sociale e si occupa di Edera, una ragazzina immobilizzata su una sedia a rotelle, che comunica mediante...CONTINUA...
Se provate a leggere un qualsiasi libro sul Caucaso e la sua storia è molto probabile che vi imbattiate in una buona quantità di nomi di etnie e popolazioni semisconosciute e di cui solo gli specialisti si occupano: tati, albani, tatari, circassi, udi, azeri, osseti, abkhazi, talysh e avari sono solo alcuni ma ce ne sono molti altri. D’altronde il Caucaso è da sempre conosciuto per il suo grandissimo patrimonio di popolazioni, culture, tradizioni e ovviamente lingue. Ci sono villaggi nelle montagne dell’Azerbaigian...CONTINUA...
Alberto Sebastiani su "Repubblica", riguardo "L'uomo che non riusciva a morire" ha giustamente evocato Dino Buzzati. Di sicuro nessuna intenzione di innalzare il pur bravo Laudadio ai vertici della letteratura italiana, ma è indubbio che la vicenda paradossale e l'incipit del raffreddore, del naso malato, inizialmente potranno far pensare al racconto "Sette piani" e poi al film di Tognazzi. Soltanto un'impressione perché, a nostro avviso, Laudadio ha sviluppato il suo racconto in maniera personale nonostante i precedenti illustri. Il reportage dal confine, come lo ha definito lo stesso autore, probabilmente prende il via un po' sottotono, forse in linea con la sottovalutazione del male da parte...CONTINUA...
Ci sono facce e persone che si riconoscono solo quando sono nel loro ambiente. Al di fuori del luogo in cui normalmente si vedono, sembrano diverse, lontane, estranee. Perché ci sono luoghi che sono intrinsecamente connessi con chi li frequenta e li abita. Questo sta a significare che, in generale, molte persone hanno senso solo se contestualizzate e collocate in un luogo preciso. Esattamente come accade a chi frequenta il Café Julien, il "Padiglione Scostumato" (dal titolo originale dell'opera), nella realtà, probabilmente, il celebre Lafayette Hotel di Manhattan. Nel 1948, quando il Café Julien è stato tirato giù per far posto ad un condominio come un altro, i suoi avventori si sono svuotati...CONTINUA...
Quanto leggiamo sulla collana "TransExPress", proprio in apertura del libro "Beslan nessun indagato", appare impegnativo: "contro la disinformazione, le falsità. Contro se stessi. Le presunzioni che ci caratterizzano sono l'indizio più evidente della nostra scarsa obiettività. Divisi in schieramenti siamo tutti accumunati dalla menzogna. La verità è sminuita, trascurata, quasi sempre distorta. I libri di questa collana cercano di ristabilire un equilibrio, e sono scritti da chi non ha interessi da difendere né ha bisogno di piegare i dati, falsandoli, a ragioni economiche o politiche". Di sicuro le verità di "Beslan nessun indagato" potranno infastidire molti dei nostri concittadini filorussi...CONTINUA...
27 marzo 2015 ore 21.53 Baku
Dopo pranzo Rufat ci mostra il resto di Barda, che in verità consiste quasi solo nel nuovissimo parco pubblico (ovviamente intitolato ad Heydar Aliyev). Il parco deve essere ancora inaugurato ufficialmente e per questo l’entrata è circondata da nastro segnaletico e sorvegliata dalla polizia. Tuttavia Rufat parla con uno dei poliziotti che ci lascia passare senza problemi. Il parco ha lo stesso stile di quelli che si possono vedere a Baku: pochi alberi, molte strade eleganti con...CONTINUA...
27 marzo 2015 ore 21.53 Baku
Ci svegliamo abbastanza di buon’ora dopo aver dormito saporitamente nei comodi letti dell’hotel. Ci vestiamo e scendiamo per la colazione, che viene servita in un salone con lo stesso stile ostentatamente elegante del resto dell’hotel. Pane fresco, burro, marmellata di vari gusti, un paio di tipi di salumi, latte e cereali accompagnati da tè o caffè solubile. Il piano della giornata prevede di lasciare Ganja e arrivare a Barda, un’altra cittadina vicina al confine, conosciuta...CONTINUA...
Sono passati oltre quarant'anni dal processo a carico dei rappresentanti della comunità dell'Isolotto, ma probabilmente il tempo trascorso non ha ancora permesso una valutazione serena dell'esperienza pastorale di Don Mazzi e c'è da pensare che rimangano tuttora intatti molti dei pregiudizi che hanno colpito la comunità nella controversia con la Curia di Firenze. Proprio per questa ragione, in qualche modo per permettere che i pregiudizi lascino il passo ai giudizi, Sergio Gomiti, uno dei preti protagonisti della vicenda, ha inteso proporci una cronistoria di quanto accadde tra il 1957 e il 1999, in particolare attraverso i materiali presenti nell'archivio della Comunità: documenti di pastorale...CONTINUA...
Quando è stata scoperchiata la fogna di Mafia Capitale nei comuni cittadini, a quanto pare, ha prevalso innanzitutto lo sconcerto. Poi, com'è normale, è seguita l'indignazione o, in alcuni casi, la difesa d'ufficio dei propri beniamini; ma c'è da credere che davvero molti siano stati presi in contropiede, ignari del cosiddetto "mondo di mezzo" e di tutti i parassiti che il sistema Carminati aveva generato. In realtà gli osservatori più attenti sono sempre stati ben consapevoli che a Roma, ormai da anni, o per meglio dire da decenni, c'è stata un'abnorme crescita del crimine organizzato. Da qui "cruente faide al suo interno, usura, riciclaggio, infiltrazioni di capitali di provenienza illecita...CONTINUA...
Antonio Franchini, autore dell'ampia postfazione alla nuova edizione di "Città amara", sembra suggerire che i critici letterari americani abbiano interpretato in maniera piuttosto contraddittoria il mondo raccontato da Leonard Gardner nel suo unico romanzo. Da un lato chi vi ha voluto vedere la rappresentazione dell'altra faccia del cosiddetto sogno americano e chi, invece, vi ha visto, in maniera più specifica, un racconto tutto interno al mondo della boxe, o almeno della boxe di terza categoria, a cavallo tra dilettantismo e professionismo. Comunque la si voglia vedere è un dato di fatto che la Stockton californiana, dove vivono e combattono i due protagonisti di "Fat city", ci appare lo scenario...CONTINUA...
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