Categoria: Cinema

Abrams J.J.

Super 8

Tornano le suggestioni della fantascienza d’annata, quella a misura d’uomo se è consentito usare un’immagine che cozza a prima impressione con alieno, automa futuribile o qualsiasi altra creatura, al di là della sua sostanza, che susciti mistero, inconoscibilità, terrore, paura, diversità. Diversità, forse questo è il termine che facilita la lettura più idonea a decifrare la fantascienza degli anni Settanta-Ottanta fino ai primi Novanta, quella tipicamente spielberghiana o anche - perché no – di Ridley Scott (i replicanti di Blade Runner) o James Cameron...CONTINUA...

Sang-soo Im

The Housemaid

Sempre presente nelle rassegne festivaliere degli ultimi anni, il cinema coreano sembra essersi specializzato in storie di vendetta, sovente truce ed efferata, generata da ingiustizie palesi perpetrate ai danni di chi è apparentemente destinato a non potersi difendere in alcun modo. Anche The Housemaid, di Im Sang-soo, presentato a Cannes e vincitore del Premio Speciale della Giuria al Courmayeur Noir in Festival, remake di uno dei film coreani più celebrati della storia, considerato dai critici un capolavoro della cinematografia orientale (l’omonimo The...CONTINUA...

Lee Chang-dong

Poetry

Che senso ha oggi la poesia, in un mondo che ha progressivamente perso i significati reali delle parole e che non è più abituato a guardare veramente le persone, la natura e le cose? In questo tempo che va veloce e che fagocita fatti, parole ed emozioni con impressionante e noncurante rapidità c’è un regista coreano, Lee Chang-dong, che rivendica il diritto di interrogarsi ancora sul termine poesia, sul suo significato più profondo e recondito, sulla possibilità di guardare oltre la cosa in sé, di penetrarla per recuperare un orizzonte di senso certamente più prossimo...CONTINUA...

Romanek Mark

Non lasciarmi

Nel 2005 lo scrittore nippo-britannico Kazuo Ishiguro, già autore dell’indimenticabile Quel che resta del giorno, diede alle stampe Non lasciarmi, un’opera sconvolgente e distopica ambientata nel Regno Unito in un recente passato alternativo. Un romanzo potente, angoscioso e visionario, che pone inquietanti interrogativi al lettore in merito a temi come l’anima e la natura umana, l’amore e la possibilità di corrispondersi anche a dispetto di un destino ingiusto e feroce, l’arte e il suo essere specchio dell’interiorità...CONTINUA...

Aronofsky Darren

Il cigno nero

Quando esco dal cinema dove siamo stati a vedere Il cigno nero ho tutto il film, dentro, che rimescola le viscere. Per qualche secondo, nell'intervallo, è scesa la pace, il tempo necessario a prepararmi per il secondo tempo. Non lascia scampo, questo film. Si odia, si ama. Eccessivo, forse, ma non più della realtà, se ci si ferma un attimo a pensare. A riflettere...CONTINUA...

Coen Joel, Coen Ethan

Il Grinta

 Erano anni che gli appassionati li attendevano su questi sentieri mitici e polverosi, là dove finisce la frontiera e comincia il nuovo mondo, nel tempo in cui l’America puritana comincia a respirare lo spirito libertario e i cavalieri senza nome, vecchi e stanchi dopo le tante battaglie sostenute, si dileguano all’orizzonte lasciando che si disperda l’eco delle loro imprese avventurose. Al western mancavano i Coen, e ai Coen mancava il western. Ecco allora che arriva Il Grinta, rilettura molto fedele del romanzo True Grit, di Charles Portis...CONTINUA...

Eastwood Clint

Hereafter

In fondo la morte è stata sempre una inseparabile compagna di viaggio dei personaggi dei film di Clint Eastwood, se si vuol ripercorrere brevemente anche solo a fuggevole memoria la carriera dell’ottantenne regista statunitense. Una morte non da temere né da scansare, quella evocata più volte dal cantore crepuscolare delle contraddizioni d’America, e tanto meno è mai stata quell’innominabile ingombro che è nei fatti divenuta per la società occidentale di massa che insegue, più o meno consapevolmente, lo spettro - quello sì, ben più mortifero e pericoloso - di un benessere...CONTINUA...

Bier Susanne

In un mondo migliore

Dopo la poco convincente parentesi americana con Noi due sconosciuti, la cinquantenne regista e sceneggiatrice danese Susanne Bier torna a dirigere in patria un film pensato e costruito appositamente per concorrere nelle rassegne festivaliere. In un mondo migliore è, in effetti, il classico film a cui la critica non rimane insensibile, sia per i temi trattati che per il ritorno a un cinema indipendente che porta ancora con sé qualche traccia del Dogma e del maestro Lars von Trier. È un film a tesi, peraltro ben strutturate, sull’inevitabilità...CONTINUA...

Allen Woody

Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni

Torna Woody Allen, con una commedia sentimentale che riprende alcune tematiche a lui care, sviluppate attraverso diversi registri narrativi del suo cinema più recente. E sorprendentemente - ma non poi tanto, a ben guardare - torna proprio a Londra, abbandonata da due film a questa parte e protagonista del filone più glaciale e pessimista (la trilogia Match Point, Scoop, Sogni e delitti) del regista newyorchese. Incontrerai l’uomo dei tuoi sogni, titolo volutamente beffardo e fuorviante - ancorché l’originale...CONTINUA...

Ozon François

Potiche. La bella statuina

Ispirata alla pièce teatrale di Pierre Barillet e Jean-Pierre Grédy, la nuova commedia del regista francese François Ozon, Potiche – La bella statuina, arriva in sala dopo aver incontrato il consenso sia di pubblico che di critica nella sua passerella al Festival di Venezia. Ambientata nel 1977, ma pensata con un occhio all’attualità politica di molti paesi occidentali nei quali le donne al potere cominciano a farsi largo (Hilary Clinton e Sarah Palin negli States, Angela Merkel in Germania, tanto per fare alcuni nomi)...CONTINUA...