Come introdurre bambini e ragazzi molto giovani alla visita del sacro bosco di Bomarzo, diventato ormai noto come “Il parco dei mostri”? Un luogo che può dunque suscitare paura con tutte quelle statue stravaganti e quell’atmosfera cupa.
Questo bel libro sapientemente illustrato, edito da Scienze e Lettere, la casa editrice dell’Accademia dei Lincei, è il primo della collana “Terre Incantate”, che vuole far scoprire e rilanciare...CONTINUA...
Luisa Marinho Antunes, nell'ampia introduzione a "Profonda notte", ci ricorda come, all'indomani della sua pubblicazione (1932), l'opera ebbe un'accoglienza piuttosto contrastata, e come lo stesso Umberto Barbaro, esponente del movimento immaginista proprio come Dino Terra, scrisse di un romanzo ricco di espressioni stravaganti e di uno stile faticatissimo e stentato. C'è da pensare che anche il lettore contemporaneo possa trovarsi quanto meno spiazzato di fronte alle pagine sperimentali e provocatorie di "Profonda notte"; ed in tal senso diventa quindi imprescindibile conoscere la figura di Dino Terra nel contesto culturale del suo tempo e soprattutto la filosofia che lo animava. Come scrive...CONTINUA...
"Sula" è il secondo romanzo di Toni Morrison. Risale al 1973 ed ho trovato questa prima edizione italiana, Frassinelli 1991, nel solito negozio romano di libri usati. Probabilmente, prima di me, nessuno ha mai sfogliato questa copia di "Sula". La lettura è rapida e immediata perché Toni Morrison ha la capacità di attrarre ed inghiottire chiunque si avvicini alle sue storie senza lasciare spazio a nient'altro. La sua scrittura ha sempre qualcosa di possente, di magico. Non le serve spiegare ciò che non è spiegabile e io, da lettrice, non posso che attenermi alla plausibilità di quanto sfugge perché rientra in quel patto prodigioso che si instaura sempre tra chi scrive (e lo fa meravigliosamente...CONTINUA...
Dopo “Il berluschino” dedicato al Matteo di Rignano, Michele De Lucia è tornato in libreria con l’altro Matteo della politica nazionale: Salvini. Due pamphlet per due Matteo ufficialmente antagonisti, ma, come hanno capito tutte le persone di buon senso, anche capipopolo che avrebbero molto da perdere dall’assenza del proprio omonimo. Ambedue capaci di parlare alla pancia della gente - De Lucia, sapendo cosa ne esce, parla più schiettamente di intestino - hanno attinto voti, o comunque hanno ricevuto consensi, da un elettorato che sembrava precluso sia al Pd che alla Lega: il Matteo-premier, il “pacioccone mannaro” (cit. Andrea Scanzi), forte della sua (in)cultura berlusconiana e parolaia, ha...CONTINUA...
In una recente intervista a “L’Indro” Claudio Vergnani ha negato che il suo ultimo romanzo sia un vero e proprio horror e ha preferito definirlo una sorta di thriller. Probabile non sia nemmeno il caso di addentrarci in definizioni che, come sappiamo, lasciano spesso il tempo che trovano, ma è anche vero che la parola distopia nel caso della “Sentinella” ci sta bene, salvo dover fare una precisazione: Vergnani ha immaginato un mondo futuro in piena decomposizione fisica e morale che però non si è ridotto in quelle condizioni per opera di una consapevole malvagità. Dopo una crisi devastante, che ha messo in forse la sua stessa esistenza, l’umanità si è affidata anima e corpo – nel vero senso della...CONTINUA...
La cittadina di Shäki, situata nella parte nord occidentale dell’Azerbaigian, è una delle destinazioni più consigliate nelle guide turistiche e nei siti promozionali dedicati al paese. Per gli Azerbaigiani, e in particolare per gli abitanti di Baku, si tratta di una delle mete più comuni per le gite di fine settimana lontano dal caos cittadino, dev’essere per questo che spesso il solo nominare Shäki ad un abitante di Baku causa un sommesso sospiro di nostalgia, seguito da uno sguardo leggermente smarrito, che...CONTINUA...
Lucille Eichengreen in realtà si chiama Cecilia Landau. È nata ad Amburgo, in Germania, da genitori ebrei polacchi il 1° febbraio del 1925. Quindi quando Hitler conquistò il potere aveva appena otto anni. La Eichengreen ha cominciato a scrivere dei suoi ricordi e della sua terrificante esperienza nei Lager nazisti in età piuttosto avanzata. Il suo primo libro di memorie si intitola "Dalle ceneri alla vita" ed è uscito nel 1994. Mentre "Le donne e l'Olocausto. Ricordi dall'inferno dei Lager" è del 2011. Il titolo originale di questo libro, "Haunted Memories", è forse più essenziale di quello scelto per l'edizione italiana e, come accade spesso, è anche più preciso: in questo libro, infatti, si...CONTINUA...
Atto finale della trilogia dedicata allo spietato Francis Urquhart, “House of cards 3” ci ha confermato che la parola “ispirazione” può assumere molti significati. Difatti il serial televisivo prodotto da Beau Willimon, a sua volta adattamento dall’omonima miniserie della BBC, ha sicuramente a che fare con i romanzi di Michael Dobbs, ma non rappresenta certo una trasposizione fedele di quanto pubblicato a partire dai primi anni ’90. Oltretutto l’epilogo della trilogia letteraria appare incompatibile con l’annunciata quarta stagione del serial; per non parlare del fatto che la malefica creatura di Dobbs si chiama Francis Urquhart, sua moglie Elisabeth, e la scalata per il potere avviene in Gran...CONTINUA...
“Breaking Beppe”, il libro di Giuliano Santoro pubblicato all’indomani del successo elettorale di Renzi alle Europee, non si limita ad indagare vita e miracoli del movimento 5 stelle e dei suoi due guru, ma di fatto volge lo sguardo a tutta la politica italiana. La tesi di fondo è che la “storia di Beppe Grillo e del Movimento che ha fondato e che – tecnicamente - possiede è una storia che ne contiene molte altre” (pag. 8). Tesi che conduce ad una conclusione apparentemente provocatoria: se vero che i pentastellati nell’occasione delle ultime elezioni hanno sbagliato strategia politica e hanno impaurito un elettorato che di conseguenza si è riversato sul ducetto di Rignano, nel tempo stesso Grillo...CONTINUA...
Sof'ja Andrèevna Bers, detta Sonja, è stata la moglie di Lev Nikolàevič Tolstoj per circa quarantotto anni. A quanto pare rimanere accanto ad un uomo come Tolstoj non fu affatto semplice per Sof'ja che lo sposò quando aveva appena diciotto anni. Il grande scrittore russo, invece, al momento delle nozze, di anni ne aveva quasi trentacinque. La Tolstaja è stata una moglie gelosissima e possessiva, esattamente come suo marito. La gelosia ha caratterizzato ogni istante della loro vita di coppia ed è proprio questo sentimento potente, ma inevitabilmente distruttivo, che anima e trasporta i personaggi di "Amore colpevole", un romanzo scritto da Sof'ja Tolstaja tra il 1892 e il 1893 ma pubblicato una...CONTINUA...
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