"Un testo in elegante e acrobatico equilibrio tra finzione e saggio, per l'abilità e l'originalità dimostrate - seguendo il trend di scritture che si sono messe sulle tracce di personaggi reali - nel ricostruire, secondo molteplici registri narrativi e con scrittura impeccabile e compatta, la vicenda umana e artistica del pittore Osvaldo Licini compenetrandola, in studiata sinergia, con la vicenda esistenziale del narratore, e per l'ardimento mostrato nel raccontare una storia "ai margini" che ci interroga sulla precarietà della memoria e sulla misteriosa eclissi degli individui dalla storia collettiva". Con questa motivazione la Giuria assegna il Premio Calvino 2014 a "L'Amalassunta"...CONTINUA...
Diego Mariottini è autore di libri come “Ultraviolenza. Storie di sangue del tifo italiano” e di “Il girone di non-ritorno”, opere che hanno indagato il marcio del sistema calcistico, a cui non sono certo estranei i media addomesticati e tanto meno le società multimilionarie. Con “Outsider” viene nuovamente affrontato l’argomento calcio, ed ancora senza dimenticare il contesto affaristico che ha mercificato lo sport internazionale ed italiano in particolare: “Il sistema affaristico del mondo del pallone, almeno in Italia, non presenta particolari sfumature, né sensibili differenziazioni al suo interno. Più che altro sembra esistere una differenza tra chi la fa franca e chi no” (pag. 73). Questa...CONTINUA...
All’indomani della tragica scomparsa di William Klinger, molti di coloro che conoscevano le ricerche e l’opera dello storico italo-croato, hanno messo in conto una qualche relazione tra l’omicidio e l’OZNA, la polizia politica di Tito. Un’idea del tutto legittima perché se è vero che Klinger proprio con “Il terrore del popolo” si era fatto conoscere ed apprezzare, nel contempo si era fatto anche non pochi nemici: di sicuro i nostalgici e gli storici affezionati alle letali ideologie del XX secolo non hanno minimamente gradito i suoi studi sui servizi segreti jugoslavi. I motivi di questa ostilità sono evidenti. Nelle pagine del “Terrore del popolo” la figura di Tito viene ridimensionata e ricondotta...CONTINUA...
Probabilmente presto torneremo a vedere sugli scaffali delle librerie diversi titoli sulla Lega di Salvini; e del resto possiamo già leggere “Il nero e il verde” di Antonio Rapisarda. C’è da credere che saranno opere per lo più scritte da giornalisti, racconti di ordinarie bestialità, a volte mero gossip che poco potrà aggiungere ad una conoscenza approfondita del fenomeno leghista; oppure saranno inchieste sulla nascente alleanza verde-nera, che già Flavia Perina ha bollato come abdicazione degli antichi valori di destra; inchieste sui nuovi miti padani, dal furore anti U.E., alla liason con il Front National e con Putin; e non ultima la constatazione che Salvini, nelle vesti di quinta colonna...CONTINUA...
Non è il caso di lasciarsi ingannare dalle biografie in rete di Ondjaki, al secolo Ndalu de Almeida, soprattutto dove si legge che lo scrittore angolano è uno specialista di letteratura per l’infanzia. Sarà sicuramente vero, ma un’opera come “Nonnadiciannove e il segreto del sovietico” l’abbiamo assimilata divertiti e incuriositi dal mondo povero e colorato di Luanda, scordandoci subito che forse poteva essere stata scritta per un pubblico di bambini. La verità probabilmente sta nel mezzo, nel senso che i bambini sicuramente sono i protagonisti principali del romanzo, come una sorta di peanuts di terra d’Africa, ma nel contempo rappresentano anche lo sguardo di coloro che, in tutta naturalezza...CONTINUA...
Yardimli, giovedì 29 gennaio 2015
Quando mi sveglio sento subito una strana sensazione: sono girato su un fianco, la coperta elettrica è ancora regolata al massimo per cui metà del mio corpo è bollente mentre l’altra è più fredda di almeno cinque o sei gradi. Mi giro dall’altro lato ma subito comincio a risentire quella strana sensazione, Natasha invece dorme saporitamente. In bocca sento la caratteristica sete bruciante indicante il fatto che la sera prima si è bevuto un po’ troppo. Impiego un paio di minuti...CONTINUA...
E’ apparso sul “Il Fatto Quotidiano” dell’11 marzo 2015 il durissimo editoriale “La minoranza Dem: gente senza dignità”, a firma di Maurizio Viroli, che così si rivolge ai dirigenti politici transitati “dalle Frattocchie ai talk show”: “Persone senza dignità, senza intelligenza politica, senza senso di responsabilità repubblicana: questa è la minoranza del Pd (della maggioranza non merita neppure discorrere). Senza dignità perché dignità impone coerenza fra pensiero e azione, e dunque se avete dichiarato, come avete dichiarato, (vero Bersani?) che la riforma renziana della Costituzione, accompagnata dalla nuova legge elettorale rompe l’equilibrio democratico e poi votate l’una e l’altra siete...CONTINUA...
La scelta di William Klinger di votarsi alla ricerca storica, dedicandosi soprattutto a tematiche controverse in merito ai Balcani e all’ex Yugoslavia comunista, non deve essere stata presa a cuor leggero e sicuramente con piena consapevolezza delle ostilità cui sarebbe andato incontro. Basti pensare cosa scrivevano di lui negazionisti delle foibe come Claudia Cernogoi, e, appena pochi giorni dopo la sua morte, fogli come Nuova Alabarda, intenti a infamarlo sia dal lato umano sia come studioso. Un esempio su tutti: se i negazionisti hanno sempre raccontato di una netta contrapposizione tra fascisti e antifascisti, questi ultimi seguaci fedeli di Tito, William Klinger la pensava diversamente,...CONTINUA...
Il titolo “satanico” non deve far pensare che il libro postumo di Costanzo Costantini sia tutto incentrato su Satana e satanismo, oppure, come leggiamo da qualche anticipazione, che Roma sia rappresentata semplicemente come “la nuova Babilonia”. “Roma città satanica” è piuttosto una sorta di zibaldone di pensieri, di storie, di idiosincrasie, che forse Costanzo Costantini avrebbe ulteriormente revisionato prima della sua pubblicazione. Forse anche materiale scritto diversi anni fa e fino ad ora inedito. Qualche indizio l’abbiamo trovato ad esempio leggendo della vicenda del delitto Casati Stampa, avvenuto nel 1970: “[ndr: Il marchese Camillo Casati] aveva sposato in prime nozze la soubrette Lidia...CONTINUA...
Ormai è mattina inoltrata e decidiamo che è meglio informarsi se c’è un modo per arrivare a Lerik. Ripercorriamo il ponte pericolante e dopo venti minuti di cammino arriviamo al bazar centrale, che funge pure da stazione per le marshrutke. Si tratta di pulmini condivisi che gli abitanti usano per spostarsi. Non essendoci un sistema di trasporto pubblico le marshrutke e i taxi sono gli unici modi per viaggiare quando ci si trova fuori dai principali centri urbani. Il bazar centrale a Lankaran non è altro che...CONTINUA...
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