Risultati della Ricerca: Levi Primo

Schrader Paul

Mishima: Una vita in quattro capitoli

Questa splendida e a tratti frastornante opera di Paul Schrader, regista, sceneggiatore e critico cinematografico statunitense, purtroppo poco nota nonostante la produzione esecutiva di due colossi hollywoodiani quali Coppola e Lucas, è l’unica rappresentazione di celluloide che indaghi, sia pur nelle sue linee essenziali ma con indubbia maestria e spiccato senso della messa in scena, la vita e l’arte di uno dei maggiori letterati del Novecento. Yukio Mishima, controverso romanziere giapponese, artista a tutto tondo, ha attraversato con...CONTINUA...

Moretti Nanni

Sogni d’oro

Come l’illustre predecessore Françoise Truffaut, Nanni Moretti sviluppa, nella prima parte della sua carriera, un alter ego di celluloide, un personaggio che si evolve in più film, un ventenne nell’Italia del riflusso ideologico e della conseguente crisi morale e culturale. Siamo tra la fine dei Settanta e l’inizio degli Ottanta, tempi di grigiore assoluto anche per il cinema nostrano, che ebbe comunque modo di partorire nuovi autori comici in grado di imperversare sugli schermi per tutto il decennio con notevole successo di pubblico. Confuso erroneamente...CONTINUA...

Furuhashi Kazuhiro

Kenshin Samurai Vagabondo. Memorie dal passato

Kenshin Himura è un personaggio tratto dal famoso manga Kenshin Samurai Vagabondo, scritto da Nobuhiro Watsuki. In questa versione OAV uscita in 2 dvd, contenenti 2 episodi ciascuno, si racconta la genesi di questo inusuale samurai, il suo misterioso e doloroso passato, le cui gesta vanno a inquadrarsi nella seconda metà del diciannovesimo secolo, nell’epoca di grande decadenza del Giappone feudale, un periodo colmo di stravolgimenti e di sangue versato nelle lotte per la supremazia territoriale. La potenza degli shogun Togukawa, al potere da oltre due secoli...CONTINUA...

Pamuk Orhan

La nuova vita

E’ questo il primo libro di Pamuk che leggo. Non mi ha entusiasmato molto, ma ho voglia ed intenzione di leggere ancora questo autore. Ho trovato “La nuova vita” un’opera sconnessa e poco avvincente. La prolissità delle descrizioni, i giri inefficaci di parole, la retorica di alcune immagini trasformano questo libro in un affresco scolorito e caotico. Osman è il giovane protagonista e voce narrante del romanzo. La sua vita viene stravolta a seguito della lettura di un libro acquistato in una bancarella. Lo stesso libro ha trasformato anche l’esistenza di Canan, una bellissima studentessa di...CONTINUA...

Travaglio Marco, Gomez Peter

Se li conosci li eviti

C'è una palese inesattezza nell'ultima opera di Travaglio - Gomez: il titolo. "Se li conosci li eviti" è una sorta di continuazione ideale di "Onorevoli wanted" e prologo a quello che potrebbe presto essere un "Onorevoli wanted 2. Il ritorno". O meglio ancora "Onorevoli wanted 2" e basta, visto che non se ne è andato proprio nessuno. Qui sta l'inesattezza. Conosciuti e non evitati perché, come sappiamo, grazie al "porcellum" l'attuale legge elettorale, proporzionale senza preferenze, regalataci dall'On. Calderoli, l'elettorato sostanzialmente non fa che approvare le nomine effettuate dalle...CONTINUA...

Giordano Paolo

La solitudine dei numeri primi

“Alice gli sfiorò il mento con una mano e con delicatezza gli fece ruotare la testa. Fu solo un’ombra quella che Mattia vide protendersi verso di sé. D’istinto chiuse gli occhi e poi sentì la bocca calda di Alice sopra la sua, le sue lacrime sulle guance, o forse non erano le sue, e infine le mani, così leggere, che gli tenevano ferma la testa e riafferravano i suoi pensieri imprigionandoli tutti lì, nello spazio che ora mancava tra di loro” (p.154). Uno dei momenti più intensi della narrazione, di vicinanza laddove la distanza l’aveva fatta sempre da padrona, è questa breve descrizione...CONTINUA...

Mishima Yukio

La voce delle onde

“Il ragazzo sentì che esisteva un perfetto accordo fra lui e quell’opulenza della natura circostante. Trasse un profondo respiro e fu come se una parte di quell’invisibile che costituisce la natura avesse permeato l’intimità del suo essere. Sentiva il fragore delle onde che si frangevano sulla spiaggia ed era come se il battito del suo sangue giovane fosse sincronizzato col movimento delle grandi maree. Indubbiamente la natura stessa soddisfaceva le sue necessità, perché Shinji non sentiva particolarmente la mancanza di musica nella propria vita quotidiana”. (p...CONTINUA...

Allen Woody

Hannah e le sue sorelle

Hannah e le sue sorelle, datato 1986, è il film che, ad oggi, ha incassato più di ogni altro all’interno della oramai sterminata filmografia alleniana. Partorita subito dopo due lungometraggi assai differenti, Broadway Danny Rose (1984) e La rosa purpurea del Cairo (1986), è un’opera corale che consente al regista newyorkese di misurarsi sugli amati registri “bergmaniani”, pur sposati con tocco più lieve e con meno simbolismi rispetto al passato. Hannah e le sue sorelle non è, difatti, un film bergmaniano a tutto tondo come...CONTINUA...

Fini Massimo

Ragazzo. Storia di una vecchiaia

“Ora la vecchiaia è qui. Mi circonda. Mi assedia. Guardo la mia mano. Non ci sono ancora le macchie che deturpano la pelle dei vecchi. Il sangue pulsa generosamente nelle vene. Nulla di veramente essenziale mi è, per il momento, impedito. Ma come Antonius Blok, il Cavaliere del Settimo sigillo, io so che sto giocando a scacchi con la Morte. E che siamo alle ultime mosse”. (p.25). Sono parole di una lucidità e di una consapevolezza impressionante, queste che ci regala in una delle tante riflessioni autobiografiche, con valenza universale, il giornalista, saggista e scrittore Massimo...CONTINUA...

Arslan Antonia

La masseria delle allodole

“La masseria delle allodole” è un romanzo tragico e commovente, intriso di nostalgia e di dolore eppure dolce come il ricordo della Patria Perduta – l’Armenia – che risplende in un cielo di sogno, luogo smarrito per sempre, spazzato via dalla crudeltà e dal fanatismo. “La masseria delle allodole” è soprattutto un romanzo necessario non solo perché tratta letterariamente di un evento storico – il genocidio degli armeni nel 1915-16 ad opera dei turchi – che non ha mai avuto giustizia, ma perché...CONTINUA...