Categoria: saggistica

Appolonia Giorgio

Il tenore rossiniano

“Il tenore rossiniano” di Giorgio Appolonia non è una monografia, nemmeno un esaustivo dizionario ma viene presentato esplicitamente come “studio sui generis” e in particolare “capace di accattivare il semplice curioso, di rispondere ai molti interrogativi del professionista, di fornire allo studioso dati indispensabili”. Potremmo semmai definirlo come saggio che, proponendo un parallelo tra interpreti del passato, interpreti contemporanei e senza insistere troppo in dettagli specialistici, ha l’ambizione di chiarire le peculiarità di un canto che per lunghi anni, almeno...CONTINUA...

Benatar David

Meglio non essere mai nati

Il saggio di David Benatar, filosofo sudafricano, è stato generalmente definito come provocatorio; ma forse non è l’aggettivo più adatto per un’opera come “Better Never to Have Been: The Harm of Coming into Existence”. La provocazione il più delle volte non fa tanto il paio con una reale convinzione quanto con l’aggressività e col desiderio di scandalizzare. Di primo acchito l’approccio di Benatar sembra appunto di tutt’altro tenore: il “male di venire al mondo” viene trattato con grande scrupolo analitico, evitando toni particolarmente bellicosi, avvalendosi sia di criteri psicologici sia di criteri...CONTINUA...

Aime Marco

Fuori dal tunnel. Viaggio antropologico nella Val di Susa

Da molti anni la cosiddetta “grande stampa” dipinge i “No Tav” della Val di Susa come una banda di cavernicoli pecorai, affetti da evidente sindrome Nimby: in altri termini personaggi ingenui, associati ad estremisti violenti che non sanno cosa vuol dire progresso e modernità. Un’immagine che la santificazione mediatica delle “madamine” ha rilanciato prepotentemente. Ben diverso quanto emerge invece in “Fuori dal tunnel” dell’antropologo Marco Aime: una ricerca, che tra l’altro si legge speditamente e risulta ben strutturata, “per capire meglio i difficili cambiamenti di una valle che ha deciso...CONTINUA...

Terragni Marina

Gli uomini ci rubano tutto. Riprendersi il corpo, il femminismo, il mondo: un manifesto

“Gli uomini ci rubano tutto: il nostro tempo, i nostri soldi, il nostro spazio, le nostre idee. Il nostro corpo”.  Se questa vi sembra un’affermazione forte, dovete sapere che non è la più radicale nel campionario di idee radicali che costellano il libro di Marina Terragni, intitolato — per l’appunto — Gli uomini ci rubano tutto e edito da Sonzogno. Gli uomini ci rubano tutto, dunque, e si prendono anche il femminismo...CONTINUA...

Dalena Matteo

Puttane antifasciste nelle carte di polizia

Non sono partigiane, non fanno resistenza, non minacciano la vita di nessuno. Sono donne che praticano il meretricio, donne per lo più poco istruite e poco fortunate. Donne che la storia avrebbe serenamente perso per strada se non fosse stato per le registrazioni di solerti funzionari dello Stato fascista pronti a segnalarle, fotografarle e schedarle. Sono tracce minime, segni comunque rintracciabili di esistenze passate, testimonianze reali di un pezzo di storia italiana che in tanti ritengono quanto meno trascurabile. Non Matteo Dalena, evidentemente. Il giornalista e storico calabrese, infatti...CONTINUA...

Fuks Julián

Storie di letteratura e cecità

Uno dei pregi delle edizioni Wordbridge – edizioni digitali e non solo – è quello di aver sdoganato per il lettore italiano questa piccola/grande perla ch’è Storie di letteratura e cecità. Il suo autore, Julián Fuks, è uno dei più celebri scrittori brasiliani della nuova generazione, ahimé ancora poco noto in Italia. L’ultimo dei suoi quattro romanzi pubblicati, A resistência, sulla dittatura militare in Argentina e la fuga di molti intellettuali...CONTINUA...

Grossi Paolo

Una Costituzione da vivere

Le prime pagine dei più noti manuali di diritto costituzionale e di diritto pubblico difficilmente si caratterizzano per originalità: le vicende del costituzionalismo moderno, il significato di costituzione rigida e non “ottriata” sono per lo più trattate in maniera molto schematica, il necessario sguardo d’insieme, che contempli diritto, storia e società, spesso risulta carente e tutto scorre via frettolosamente, magari con qualche breve accenno alle prospettive politiche ed economiche del secondo dopoguerra. Decisamente altro approccio quello di Paolo Grossi, presidente emerito della Corte costituzionale...CONTINUA...

Bruto Lucio Giunio

Banda Etruria. Massoni, politicanti e affaristi: la grande truffa della bancarotta Etruria

In questi giorni – novembre 2018 – i media italiani si occupano delle assunzioni in nero del padre di Di Maio e, col consueto sprezzo del ridicolo, l’ex ministra Maria Elena Boschi ha preso la palla al balzo lamentandosi di quel destino cinico e baro che tanto l’ha fatta soffrire: “Mio padre è stato tirato in mezzo ad una vicenda più grande di lui per il cognome che porta e trascinato nel fango da una campagna di odio - attacca la Boschi -: caro signor Di Maio, il fango fa schifo",  dice riferendosi a Banca Etruria. "Le auguro di dormire sonni tranquilli, e di non sapere mai cos'è il sentimento...CONTINUA...

Gabrieli Francesco

Lineamenti Della Civiltà Arabo-Islamica

Basta dare un’occhiata alla breve biografia dell’autore per avere un’idea del contenuto di questo libricino. Francesco Gabrieli, morto ormai nel 1996, è stato uno dei maggiori arabisti della storia accademica italiana, molte delle sue opere sono state tradotte in altre lingue e ovviamente ha vinto un gran numero di premi sulla quale però non mi dilungherò. Questo testo viene oggi ripubblicato grazie al rilancio di una storica casa editrice, la Marietti 1820, nata appunto nel 1820 a Torino. La nuova linea editoriale prevede, tra le altre cose, di recuperare alcuni vecchi titoli del loro catalogo...CONTINUA...

Ponti Marco, Moroni Stefano, Ramella Francesco

L’arbitrio del principe. Sperperi e abusi nel settore dei trasporti. Che fare?

In questi giorni le “madamine” del Si-Tav – autentiche eroine per gran parte della grande stampa italiana - hanno ammesso di portare avanti la loro battaglia di principio pur non conoscendo molto bene i dettagli tecnici e finanziari del progetto del Tav in Val di Susa. E, mostrando una certa coerenza di stile e di pensiero, non si sono risparmiate l’invito esplicito, rivolto ai cosiddetti “No-Tav”, di decrescere felicemente per i fatti loro, in compagnia di una pecora magari, e di lasciare in pace tutti coloro che vogliono invece crescere nel progresso. L’idea di fondo, comune alla maggior parte...CONTINUA...