Categoria: scrittrici

Pieri Lorenza

Isole minori

"Isole minori" è il romanzo d'esordio di Lorenza Pieri. Per diversi anni la scrittrice ha lavorato nel mondo dell'editoria per poi decidere di mutare dimensione ed impegno. Un debutto più che dignitoso, non v'è dubbio. Un romanzo dall'architettura piuttosto complessa e all'interno del quale vengono condensati i primi quaranta anni di vita di Teresa, la protagonista oltre che probabilissimo alter ego della stessa autrice. L'isola minore del titolo corrisponde ad un'entità geografica definita, l'Isola del Giglio, ma simboleggia anche un'entità umana, Teresa, per l'appunto. Una duplice valenza che...CONTINUA...

Women’s Fiction Festival 2017 – Festival Internazionale di narrativa femminile

Il Women’s Fiction Festival, che si volge a Matera dal 24 al 27 settembre 2017, nasce da un'idea di Elizabeth Jennings, Maria Paola Romeo, Mariateresa Cascino e Giovanni Moliterni. Si tratta di un evento unico in Europa perché interamente dedicato alla narrativa femminile, con la particolare...CONTINUA...

inQuiete 2017 festival di scrittrici a Roma

inQuiete, festival di scrittrici a Roma, si svolge dal 22 al 24 settembre lungo l’isola pedonale del Pigneto. Il programma prevede tre giorni, quaranta autrici, quattro reading, cinque incontri, sei laboratori per adulti e bambini, sedici presentazioni di libri, cinque ritratti di signora, sette fra colazioni pranzi e cene, cinque eventi, proiezioni, teatro, musica. Il festival inQuiete nasce per dare...CONTINUA...

Torregrossa Giuseppina

Cortile nostalgia

A Palermo, al centro dell'Albergheria, tra le abbanniate dei mercanti di Ballarò e il campanile di Santa Chiara, c'è la piazzetta delle Sette Fate. Tutti conoscono la leggenda: "la notti cci vinìanu sette donni di fora, tutti una cchiu bedda di 'n'àutra. 'Sti donni si purtavanu quarchi omu o puramenti quarchi fimmina chi cci parìa a iddi, e cci facianu vidiri cosi mai visti: balli, sònura, cummiti, cosi granni. E vonnu diri puru ca si li purtavanu supra mari, fora fora, e li facianu caminari supra l'acqua senza vagnàrisi. Ogni notti faciànu 'stu magisteriu, e poi la matina spiriànu...CONTINUA...

Pariani Laura

La valle delle donne lupo

L'espediente narrativo scelto dalla Pariani ha del verosimile: una ricercatrice milanese sale nelle remote valli del Piemonte e, armata di registratore vocale, intervista la vecchia Fenisia. L'intento possiede anche valenza etno-antropologica visto che Fenisia è una delle poche donne rimaste legate a leggende, tradizioni e tempi ormai sorpassati dall'agilità di telefonini e computer. Fenisia non s'è mai mossa dalla sua valle. Fenisia è nata nel novembre 1928 in una famiglia di sotterramorti ed è vissuta per lo più accanto al camposanto del Paese Piccolo: "…la Fenísia viene grande tra le lapidi...CONTINUA...

Greco Maria

Il signor F. è morto in treno e altri racconti

Qualche giorno fa ho visto, probabilmente per la trentesima volta, "Bianco rosso e Verdone". Nella parte finale del film, i protagonisti arrivano, dopo una esilarante sequela di peripezie, a votare presso il seggio d'appartenenza. Nell'episodio che vede come personaggi principali Mimmo (Carlo Verdone) e sua nonna (Sora Lella - Elena Fabrizi), l'anziana entra nella cabina ma non si decide ad uscirne. A breve si scoprirà che la nonna è morta e mentre il presidente di seggio, il segretario e gli scrutinatori iniziano a litigare tra di loro per decidere se il voto della donna appena morta è da considerare...CONTINUA...

Ernaux Annie

Memoria di ragazza

Di Annie Ernaux, in Italia, grazie a L'Orma Editore, sono stati tradotti e pubblicati "Il posto", "Gli anni" e "L'altra figlia". Letti tutti. Ora è la volta di "Memoria di ragazza". Le aspettative, di fronte ad un'opera di Annie Ernaux, sono sempre elevatissime. Sarà questo il problema? Non lo escludo. Se non avessi letto altro dell'acclamata scrittrice francese, sarei forse stata ammirata da "Memoria di ragazza". Avendo letto tutto il resto, sento di poter affermare con discreta onestà che "Memoria di ragazza" non è affatto il testo che mi aspettavo. È un già letto, un già sentito, un già sperimentato...CONTINUA...

Di Pietrantonio Donatella

L’Arminuta

C'è "mia madre" e c'è "la madre". Esistono contemporaneamente e convivono dolorosamente. Siamo negli anni Settanta, in Abruzzo. Una tredicenne, protagonista senza nome dell'ultimo romanzo di Donatella Di Pietrantonio, si ritrova a vivere tra due madri. Meglio: per tredici anni la ragazzina ha vissuto con una madre (mia madre) ed un padre in una città della costa, in una deliziosa casa a pochi passi dal mare, figlia amata e coccolata. Di colpo, però, si ritrova catapultata al cospetto di un'altra madre (la madre) che non ha mai visto né conosciuto. Viene restituita alla sua famiglia biologica...CONTINUA...

Caminito Giulia

La grande A

"La grande A", romanzo d'esordio di Giulia Caminito, affonda la propria essenza direttamente nelle pieghe e nelle memorie familiari dell'autrice. Non furono pochi gli italiani che, tra gli anni quaranta e cinquanta nel 900, tentarono la fortuna nelle colonie d'Africa. Tra di essi anche la nonna della Caminito e, prima ancora, la sua bisnonna. Una pura storia di donne, dunque, trasmessa necessariamente a parole, immagini e altri racconti da una nonna a sua nipote. Materia umana ed emozionale che è poi confluita, con il dovuto supporto della "fiaba" letteraria, in...CONTINUA...

Lo Iacono Simona

Il morso

"Dovrebbe arrivare da Siracusa anche quella nuova domestica, gli hanno riferito, che chiamano "la sciocca", o meglio "‘a babba", e dicono corta di pensiero ma fresca di cosce e di petto". Nel 1847 Lucia Salvo ha sedici anni, due occhi come "mandorle dure" e vive con sua madre a Siracusa dove tutti sanno che è pazza. La chiamano "babba", infatti. "Babba" perché certe volte il suo corpo cade e si contorce, perché schiuma bava e rivolta gli occhi e nessuno sa spiegarselo. Nemmeno lei stessa. Lucia sa che il "fatto", quel "fatto", è meglio non nominarlo nemmeno tanto cure...CONTINUA...