Pomilio Mario

Il nuovo corso

Lungo via Monsignor Bagnoli, ad Avezzano, lì dove incrocia Corso della Libertà, c'è un piccolo slargo. Al centro di questo spazio un busto di bronzo ricorda Mario Pomilio a cui la città di Avezzano ha intitolato anche una delle sue scuole elementari. Non è molto, a dire il vero, considerata la valenza culturale e letteraria dello scrittore abruzzese. Eppure Mario Pomilio ad Avezzano ha vissuto a lungo. Qui ha frequentato il Liceo, qui si è diplomato nel 1939 e qui ha insegnato, nella seconda metà degli anni '40, dopo aver conseguito la laurea in Lettere presso la Normale di Pisa. Poi si trasferirà a Napoli, ma Avezzano ha rappresentato il luogo della sua giovinezza e della sua maturazione. Purtroppo...CONTINUA...

Beski Soheila

Particelle

Dopo aver letto il libro di Soheila Beski non ho potuto non sorridere. Perché "Particelle" è un libro maliziosamente divertente. Non so perché ma ho immaginato che la scrittrice ed intellettuale iraniana si sia sollazzata, persino con discreto godimento, nell'infierire sottilmente contro il genere maschile. Riconosco che, tutto sommato, non sia neppure troppo difficile. Basta osservare con un minimo di attenzione i comportamenti e gli atteggiamenti di un qualsiasi appartenente a tale gruppo umano per rilevare almeno qualche decina di punti deboli. Se poi si ha la possibilità di scavare un po' più a fondo nella loro mente e nelle loro emozioni il numero delle incrinature aumenta ulteriormente...CONTINUA...

Cargnelutti Raffaella

Il ritratto di Maria

Non c'è nulla che attiri seriamente la mia attenzione. Poi, alla bancarella dei libri usati, noto un libro ben stretto in un foglio di cellophane. Porta dentro il mio nome e, per curiosità, lo tiro fuori dal mucchio. "Il ritratto di Maria". Sottotitolo "Saga di una famiglia carnica al tempo dei cramars". In copertina osservo il dipinto di una donna anziana che solleva la mano destra sul cuore mentre con la sinistra regge un piccolo libro dalla copertina scura. Accanto a lei un tavolo con un altro libro, un calamaio ed un pennino. Questa donna deve essere Maria, mi dico. Non so nulla della Carnia e non ho la più pallida idea di chi siano...CONTINUA...

Ricapito Francesco

Reportage dall’Azerbaigian: la Metropolitana di Baku

Questo è il primo di una serie di miei reportage da Baku, capitale dell'Azerbaigian, nella quale ho trascorso nove mesi da studente universitario, grazie a un Erasmus. Si tratta di un paese del Caucaso ancora poco conosciuto in Italia e che spero possa incuriosire più di qualcuno. La metropolitana di Baku non ha né l’estensione né la complessità delle metropolitane di grandi città come Parigi o Londra. Pur trattandosi della più grande città del Caucaso, Baku ha comunque poco più di due milioni di abitanti...CONTINUA...

Bellezza Simone Attilio

Ucraina. Insorgere per la democrazia

Non devono meravigliare le reazioni furiose all’articolo di Roberta Zunini, “L’internazionale fascio-comunista di Putin”, pubblicato sul Fattoquotidiano del 2 settembre 2014. Leggiamo qualche passaggio: “A Yalta, il fine settimana scorso, è avvenuto un piccolo ma intenso capovolgimento della storia, passato inosservato a molti media occidentali. Proprio per il suo valore simbolico, il Cremlino, anche se non direttamente, bensì ‘attraverso strutture parastatali’ – come ha spiegato il leader di Forza Nuova Roberto Fiore, unico italiano invitato – ha organizzato qui una due giorni intitolata ‘Russia, Ucraina, Nuova Russia: problemi e sfide globali’. Nonostante i numerosi ammiratori di sinistra,...CONTINUA...

Riba Raffaele

Un giorno per disfare

Il 12 aprile 2004, dodicesimo anniversario di Disneyland Paris, tra la folla delle migliori occasioni, Pluto compie un gesto inconsulto: "Si libera della testa mostrando scandalosamente che nell'animale c'è l'uomo. E l'uomo sfila la sua mano dal guanto di peluche, si apre il torace con la precisione di un tassidermista ed estrae una bottiglietta di Evian. Se la vuota addosso, prende un cerino e si dà fuoco mentre guarda tutti gli altri tra cui ci sono io che lo fotografo come un giapponese davanti a un'opera d'arte". L'io, per inciso, è Jacques Vian, inviato di "Le Monde", e voce narrante di "Un giorno per disfare", romanzo d'esordio di Raffaele Riba. In cinque scatti Jacques immortala...CONTINUA...

Barison Iacopo

Stalin + Bianca

Stalin lo chiamano Stalin per via dei baffi che porta. Ha appena compiuto 18 anni e deve gestire la rabbia, il suo disturbo di sempre. Bianca, invece, è una ragazza coi capelli lunghi e sottili, bellissima e cieca. Entrambi recepiscono il mondo come possono: Stalin lo raccoglie con la sua immancabile videocamera, Bianca lo racconta con poesie che detta ad un registratore. La loro città non ha nome, così come resta anonimo tutto lo spazio in cui i due protagonisti del secondo romanzo di Iacopo Barison si muovono. Non ci sono mai coordinate precise perché, in fin dei conti, non servono. Il mondo sembra appiattito e muto sotto la neve o la nebbia o il ghiaccio, i luoghi sono disseminati di rovine...CONTINUA...

Estleman Loren D.

I pericoli di Sherlock Holmes

“Questa avventurosa collezione di misteri, scritta dall’unico autore che ha ricevuto il benestare della Fondazione Conan Doyle, raccoglie alcuni dei migliori e più intriganti apocrifi holmesiani”. Probabilmente è questa l’affermazione, contenuta in quarta di copertina, che più potrà sorprendere chi fosse intenzionato a leggere i racconti di Loren D. Estleman: di cosiddetti “pastiches” con protagonista Sherlock Holmes e il suo fido Watson ne sono stati prodotti innumerevoli, ma il nostro autore ha voluto ricordare: “di aver fatto piacere alla defunta Dame Jane Doyle Bromet, figlia di Sir Arthur, la quale riconobbe l’ammirazione che avevo per l’originale e per me fece un’eccezione al divieto che...CONTINUA...

Szabó Magda

Ditelo a Sofia

"Ditelo a Sofia", queste le ultime parole del dottor Nagy. Il messaggio che l'uomo desidera lasciare alla figlia, però, rimane sospeso sulle sue labbra perché la morte lo porta via con sé in maniera repentina e brutale. Sofia ha solo undici anni ma sa che se riuscisse a rintracciare l'ultimo paziente di suo padre, l'unico ad aver ascoltato e visto tutto, potrebbe capire il senso di quelle parole e conoscere l'ultima frase pronunciata da suo padre. Sofia è una bambina impacciata, timida e molto introversa. Sua madre la considera poco intelligente e poco capace anche alla luce del fatto che a scuola ottiene costantemente risultati mediocri. Eppure Judit Papp, la vedova Nagy, da quella figlia si...CONTINUA...

Congiu Massimo

L’Ungheria di Orbán

Sappiamo bene che euroscetticismo e crisi della democrazia - o almeno di quella democrazia che abbiamo pensato di conoscere dal dopoguerra in poi - sono due fenomeni di stretta attualità e con i quali ogni nazione del vecchio continente, a seconda della sua storia e sistema sociale, probabilmente ha già avuto a che fare. Uno degli esempi più eclatanti è quello dell’Ungheria di Orbán, il premier conservatore al potere dal 2010. Esempio eclatante di cui si è letto molto sui quotidiani italiani, almeno nei giorni caldi delle polemiche tra il governo magiaro e le istituzioni europee, mentre sul versante editoria, a parte un paio di testi...CONTINUA...