Il sottotitolo “due terranauti in autobus tra saperi e gusto” poteva far pensare ad una sorta di evoluta guida slow food, magari con l’aggiunta di qualche consistente excursus culturale. In realtà “Dove comincia l’Abruzzo”, pur non estraneo alla filosofia di Carlo Petrini, è molto di più e lo capiamo da subito leggendo la breve e appassionata prefazione di Renzo Paris “Il viaggiatore incantato”, dove si evocano suggestioni letterarie da Antonio De Nino a Flaiano. Quindi parlare in questo caso di “letteratura di viaggio”, anche in presenza di diverse pagine dedicate all’enogastronomia abruzzese, non ritengo affatto sia una forzatura. Merlini (“esperto di vie traverse”) e Silvestri (critico enogastronomico)...CONTINUA...
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