Machado Ana Maria

Infamia

“Frammenti. Almeno, era quello che sembrava. E se così non fosse? La grafia non era nitida. Spazi, linee discontinue, caratteri poco chiari. Senza punteggiatura né accenti […] Riconosceva la grafia inclinata della figlia sull’etichetta che identificava la cartellina. Una forma concreta per confermare la sopravvivenza lì. Accanto a lui. Indizio fisico della sua presenza” (pag. 9). Così inizia “Infamia” di Ana Maria Machado: frasi frammentate che lasciano però subito spazio ad uno stile molto più articolato e dove le riflessioni in terza persona dei protagonisti rivestono un ruolo fondamentale. La scena si apre in una Rio de Janeiro dei giorni nostri con quella cartellina verde in mano a Manuel...CONTINUA...

Russo Pippo

Il tempo nuovo (?) di Matteo Renzi

Lo ricordiamo ancora una volta, anche se immagino molti se ne siano accorti: le librerie più fornite hanno uno scaffale tutto dedicato a Silvio Berlusconi. Sono pubblicazioni che per lo più si occupano di inchieste penali e di comportamenti politici (politici?) ai confini della realtà. Probabile quindi che l’ex premier badante rimanga ancora per lunghi anni recordman quanto a libri dedicati, ormai genere a cavallo tra sociologia e noir; ma intanto c’è un altro politico che si piazza stabile alle sue spalle, con tutta l’intenzione di superare il maestro: Matteo Renzi. Monografie dedicate al giovane premier, perfidamente ribattezzato Renzusconi a causa di qualche disdicevole vezzo, ne sono uscite...CONTINUA...

Jim Jarmush

Only lovers left alive

I vampiri indie rock di Jim Jarmusch, ultima incarnazione dei suoi personaggi marginali e alienati, sono creature fieramente snob. Leggono Shakespeare, Beckett e D. F. Wallace, collezionano dischi in vinile e chitarre elettriche vintage, e possiedono una cultura raffinata che spazia dalla botanica all’astronomia. Amano circondarsi di multiforme bellezza, per questo odiano il ventunesimo secolo, Los Angeles e l’intera stirpe degli uomini, che devastano la terra e ne perseguitano le menti migliori. E per evitare che il sangue umano corrotto li contamini, comprano sacche di sangue pulito da medici compiacenti, assaporandolo nei bicchieri da liquore o in forma di rinfrescanti ghiaccioli...CONTINUA...

Rinaldi Niccolò

Shoah, Ruanda. Due lezioni parallele

“Shoah, Ruanda” è un piccolo libro, dalle dimensioni quasi di un opuscolo, ma con contenuti tali da consentire qualche risposta ad interrogativi tutt’altro che retorici. Scriveva Primo Levi nel suo “I sommersi e i salvati”: “E’ avvenuto, quindi può accadere di nuovo: questo è il nocciolo di quanto abbiamo da dire. Può accadere, e dappertutto. Occorre quindi affinare i nostri sensi, diffidare degli incantatori, da quelli che dicono belle parole non sostenute da buone ragioni”. E difatti appena venti anni fa il “mai più”, monito del dopo Shoah, è stato messo pesantemente in discussione dall’ennesimo massacro di massa, quello del Ruanda. Intendiamoci: Niccolò Rinaldi, fin dalle prime righe del suo...CONTINUA...

Merlini Paolo, Silvestri Maurizio

Dove comincia l’Abruzzo

Il sottotitolo “due terranauti in autobus tra saperi e gusto” poteva far pensare ad una sorta di evoluta guida slow food, magari con l’aggiunta di qualche consistente excursus culturale. In realtà “Dove comincia l’Abruzzo”, pur non estraneo alla filosofia di Carlo Petrini, è molto di più e lo capiamo da subito leggendo la breve e appassionata prefazione di Renzo Paris “Il viaggiatore incantato”, dove si evocano suggestioni letterarie da Antonio De Nino a Flaiano. Quindi parlare in questo caso di “letteratura di viaggio”, anche in presenza di diverse pagine dedicate all’enogastronomia abruzzese, non ritengo affatto sia una forzatura. Merlini (“esperto di vie traverse”) e Silvestri (critico enogastronomico)...CONTINUA...

Pásztor Susann

Un favoloso bugiardo

Ecco come sdrammatizzare una visita a Buchenwald che, in linea di massima, non dev'essere propriamente uno spasso. Basta andarci con un gruppetto sguarnito e borbottante di familiari scelti possibilmente per festeggiare il centesimo compleanno di un presunto sopravvissuto che, oltre a aver raccontato la propria vita in versioni contraddittorie e fantastiche, ha pure lasciato nel mondo cinque figli avuto da donne diverse. Il "favoloso bugiardo" contenuto nel titolo del libro d'esordio della non proprio giovanissima scrittrice in lingua tedesca (ma d'origine ungherese) Susann Pásztor risponde al nome di József detto Joschi Molnár. Il suo suicidio, durante "un'assolata mattina d'autunno, nel...CONTINUA...

Glaser Paul

Ballando ad Auschwitz

Paul Glaser non è uno scrittore di professione. Eppure, come fanno in tanti, ha scritto un libro: "Tante Roosje" tradotto in Italia con "Ballando ad Auschwitz". Un libro che è, nel contempo, un diario, un romanzo, una biografia e un memoriale. Al centro di "Ballando ad Auschwitz" c'è il racconto in prima persona di zia Rosie, sorella di suo padre, ma c'è anche la scoperta del misterioso passato personale e familiare di Paul Glaser. Un segreto in cui Paul è inciampato quasi per caso quando qualcuno gli ha fatto notare che il suo cognome non era tipico dell'Olanda, il suo Paese natale, ma ebreo e particolarmente diffuso a Vienna prima della seconda guerra mondiale. Cresciuto secondo la cultura...CONTINUA...

Cantarella Eva

Ippopotami e sirene. I viaggi di Omero e di Erodoto

Un confronto tra l’Odissea di Omero e le Storie di Erodoto potrebbe far pensare a qualcosa di particolarmente impegnativo, forse inavvicinabile per un lettore non specialista in letteratura e storia antica. In realtà Eva Cantarella, con “Ippopotami e sirene”, ha affrontato l’argomento in maniera molto intelligente: la chiarezza e il linguaggio divulgativo di questo saggio breve non fanno venire meno profondità di pensiero e contenuti. Giusto sottolinearlo da subito perché non capita spesso, anche se si parla di docenti universitari di fama internazionale. Non che Omero ed Erodoto qui ci vengano svelati in tutto e per tutto – sarebbe impossibile – ma le tesi della professoressa Cantarella ci sono...CONTINUA...

von Trier Lars

Nymphomaniac vol.2

E dunque si arriva alla seconda e ultima parte dell’opera che chiude la “trilogia della depressione”. Se era la depressione che doveva trasparire, a conclusione della vicenda, possiamo dire senza ombra di dubbio che traspare pure, ma quella dello spettatore pagante. Non tanto o non solo quella di personaggi davvero poco sfaccettati e ripetitivi, perché Lars von Trier dopo una prima parte che quantomeno incuriosisce, prosegue il racconto attraverso i più banali e prevedibili clichè del sesso e delle sue possibili varianti, anche quelle più pericolose e perverse, palesando una piattezza narrativa che porta più di una volta alla parodia involontaria e complessivamente alla noia. Questa seconda...CONTINUA...

Bernardini Giorgio

Chen contro Chen. La guerra che cambierà Prato

Avevamo già letto molte inchieste su Prato e sulla Chinatown italiana, quella che per intenderci parte da San Donnino e arriva sulle rive del Bisenzio. Tutte più o meno evocavano lo sfruttamento dei cinesi da parte della Triade oppure pratiche misteriose tipo le sepolture clandestine e conseguente immortalità formale di altri connazionali d’oriente. Diverso approccio col libro di Giorgio Bernardini, giornalista del Corriere Fiorentino e laureato in sociologia. Il retaggio accademico avrà avuto forse il suo peso, tant’è che “Chen contro Chen” si presenta, malgrado lo stile estremamente scorrevole, come “un racconto fatto di testimonianze reali, un’inchiesta sociale, una narrazione sul presente...CONTINUA...