Categoria: Cinema

Audiard Jacques

Il profeta

Gran Premio al Festival di Cannes, miglior film non anglofono ai Bafta 2010, candidato all’Oscar come miglior film straniero e vincitore di ben 9 Premi César, tra i quali film, regia, sceneggiatura e attori maschili. Non solo premi ma anche un' ottima accoglienza di pubblico per l’opera quinta di un regista, Jacques Audiard, amato e sovente premiato dalla critica (Sulle mie labbra, Tutti i battiti del mio cuore), a cui piace definirsi artigiano ma che anche in questo suo ultimo, intenso lungometraggio dimostra di essere un autore capace...CONTINUA...

Scorsese Martin

Shutter Island

A quattro anni di distanza dal premiato ma non del tutto convincente The Departed, Scorsese torna nelle sale con Shutter island, thriller dalle atmosfere cupe e tenebrose tratto dal romanzo L’isola della paura, del sempre più “saccheggiato” Dennis Lehane (lo splendido Mystic River di Clint Eastwood, e il meno noto ma non trascurabile Gone baby gone, di Ben Affleck). Storia inusuale per le corde di Scorsese, che ha sempre rifuggito il genere per mantenere una piena autonomia narrativa...CONTINUA...

Avati Pupi

Balsamus, l’uomo di Satana

L’esordio cinematografico di Pupi Avati, datato 1968, lo vide cimentarsi in una sorta di horror grottesco dal titolo già ampiamente emblematico: Balsamus, l’uomo di Satana. L’opera contiene, senza ombra di dubbio, molte tracce del suo cinema successivo, soprattutto quello dei Settanta, periodo in cui gotico, fiabesco, grottesco e orrorifico si mescolarono sovente senza soluzione di continuità nei suoi lungometraggi. Si evidenziano, comunque, una riconoscibile cifra autoriale e un’estetica ben delineata, oltre ché la scelta di una connotazione geografica ben...CONTINUA...

Chiarini Marco

L’uomo fiammifero

A volte un film da ricordare nasce anche così, grazie alla perseveranza di chi l’ha immaginato, di chi ha fortemente creduto che il suo progetto avesse qualcosa di importante da raccontare. E qui ci sono ben due storie da raccontare: la prima riguarda il sorprendente esordio alla regia del teramano Marco Chiarini, una vicenda di impegno, passione, fiducia e intelligenza, di ostinazione e lungimiranza. La seconda, la più importante, è la splendida fiaba che ne deriva. Senza esagerare, L’uomo fiammifero è una pellicola che rigenera lo stanco e provinciale...CONTINUA...

Avati Pupi

Tutti defunti… tranne i morti

A un anno di distanza dal terrificante La casa dalle finestre che ridono, uno dei migliori thriller-horror italiani dei prolifici - per il genere - anni Settanta, Pupi Avati torna a ripercorrere i sentieri del giallo gotico ma in chiave quasi totalmente parodistica. E in quel quasi, che chi ha un vago ricordo del film può imputarmi di usare a sproposito, c’è tutta la bravura di Avati nell’accostarsi a un genere che, pur estremamente diluito dal regista nel successivo trentennio, è rimasto sempre, decisamente nelle sue corde. Basta pensare a...CONTINUA...

Jackson Peter

Amabili resti

Peter Jackson è l’uomo delle imprese impossibili, o meglio, il regista degli adattamenti impossibili o quanto meno improbabili, visto che dopo aver tentato – riuscendo a convincere e a tratti a strabiliare, sia pur rileggendo la fiaba in modo personalissimo – l’impresa di adattare cinematograficamente il maestoso capolavoro fantasy di J.R.R. Tolkien, Il signore degli anelli, si è lanciato in un’altra complicata rivisitazione di uno dei maggiori successi letterari degli ultimi anni, Amabili resti della scrittrice statunitense Alice Sebold...CONTINUA...

Reitman Jason

Tra le nuvole

Valigie leggere, il più leggere possibile, dopo aver bruciato il passato per riaggiornare un presente che guardi a un futuro più lieve, senza vincoli strutturali e aperto alla spensieratezza e alla possibilità. È un inganno, palese quanto occultato prima di tutto a sé stesso che ai tanti volti tutti uguali a cui indorare la pillola di un infausto evento: il licenziamento. Questo il ruolo – l’unico, ancorché redditizio – che ricopre nella vita l’affascinante Ryan Bingham, un moderno “tagliatore di teste” che passa le giornate in volo, che vive senza legami e che trascorre...CONTINUA...

Murase Shuko

Ergo Proxy

Una delle più interessanti e originali serie anime proposte negli ultimi tempi sui canali satellitari è sicuramente Ergo Proxy. Il filone è quello fantascientifico, ma la fantascienza è solo una semplice cornice per catapultare lo spettatore negli angosciosi meandri della psiche dei protagonisti, calati dal regista Shuko Murase e dallo sceneggiatore Dai Sato in un universo cupo e straniante dove vincono penombra, chiaroscuri, colori tetri e scenografie allucinogeno-ossessive. Siamo nella città-cupola di Rom-Do, in un futuro remoto indecifrabile, luogo in cui...CONTINUA...

Cameron James

Avatar

In principio era Terminator (1984), incubo futuribile che immaginava un uomo tornare indietro nel tempo per difendere il leader, ancora bambino, della resistenza a un mondo dominato dalle macchine. Poi fu Aliens – scontro finale (1986), brillante sequel del capolavoro fantascientifico di Ridley Scott, ambientato su un pianeta in cui si risveglia un pericolosissimo predatore assetato di sangue. Successivamente venne The Abyss (1989), fantascienza calata nelle profondità del mare, attraverso la quale i potenti...CONTINUA...

Birkin Andrew

Il giardino di cemento

Trasposizione abbastanza fedele dell’omonimo romanzo di Ian McEwan, Il giardino di cemento è il terzo film diretto dal regista e sceneggiatore Andrew Birkin, fratello della bellissima Jane Birkin, mito e icona artistica dei Settanta, e pertanto zio dell’affascinante Charlotte Gainsbourg, non a caso protagonista femminile della pellicola. Di non semplice adattamento, viste le tematiche e l’essenzialità narrativa di McEwan, l’opera venne ospitata in concorso a Berlino nel 1993 e vinse un meritato Orso d’argento. I temi proposti dallo scrittore inglese...CONTINUA...