Categoria: lankelot.eu

Brendel Alfred

Abbecedario di un pianista

La parola abbecedario evoca qualcosa di elementare ed anzi la definizione più corretta è “libro di istruzione per imparare a leggere e scrivere”. Discorso molto diverso invece per l’abbecedario di Alfred Brendel, dove l’abc, da “Accento” a “Zarzuela”, diventa semplicemente il pretesto per ordinare una serie di brani lunghi non più di una pagina: “è il distillato di quanto ho da dire, in età avanzata, sulla musica, sui musicisti e su questioni relative alla mia professione” (pag. 9). Argomenti che si potevano prestare ad un approccio accademico ed anche enfatico. Brendel invece non smentisce la...CONTINUA...

Carralero Carlos

Fidel Castro. L’abbraccio letale

C’è una domanda ricorrente che molti di noi si pongono riguardo Fidel Castro e i suoi tanti ammiratori: com’è possibile che persone che si professano democratiche, che hanno come feticcio la nostra Costituzione, caratterizzata da pluripartitismo e parlamentarismo, che qui in Italia temono per i diritti civili e politici, per i media in mano ad un solo uomo, quando si tratta di Cuba cambiano totalmente registro? Non abbiamo una risposta, salvo ripensare alle parole di Drieu La Rochelle, peraltro anche lui personaggio lontano anni luce da sentimenti democratici e significatamente citato dallo stesso...CONTINUA...

Gessen Masha

Putin. L’uomo senza volto

“Qualsiasi persona avrebbe visto in lui – in quel grigiore, in quell’essere ordinario – ciò che più desideravano vedere” (pag. 28). E’ con questa frase che si spiega “L’uomo senza volto” quale titolo della biografia non autorizzata di Vladimir Putin: la storia di un’incredibile ascesa, fuori da ogni logica apparente, ovvero come un anonimo ex agente del KGB sia riuscito a diventare leader incontrastato della Russia post-sovietica e come, grazie ad una politica autoritaria che tutto deve alla lezione comunista, abbia poi garantito il definitivo passaggio dalla disastrosa economia collettivista dell’Urss...CONTINUA...

Margolis-Edelman Alina

Una giovinezza nel ghetto di Varsavia

“Una giovinezza nel ghetto di Varsavia” di Alina Margolis-Edelman ci è stato presentato come un libro di memorie e sicuramente lo è. Ma se lo si volesse definire in altro modo, vuoi come un libro di racconti, in virtù della struttura narrativa caratterizzata dalla frequente sovrapposizione di un recente passato e del futuro dopoguerra, oppure proprio come un libro di argomento storico, probabilmente non si farebbe un torto all’autrice. Un’opera che al di là di ogni definizione è una bella pagina di letteratura; e tutto il resto viene di conseguenza. Pagine prive di particolari artifici linguistici...CONTINUA...

Jemisin Nora K.

I centomila regni

Leggiamo su wikipedia: “I romanzi dell'High Fantasy si differenziano dagli altri per la presenza di un mondo ben preciso, compreso di mappe e di date, che è caratterizzato da un'ambientazione medievale ed è proprio da questo periodo storico che il genere prende molto per quanto riguarda l'ambientazione”. E proprio da questa definizione potevamo iniziare un discorso articolato, non fosse altro che tempo addietro parte della critica aveva ricondotto anche il romanzo “I centomila regni” di Nora K. Jemisin al sottogenere “epic”. Potevamo appunto; ma siccome a volte siamo un po’ pedanti, malgrado non...CONTINUA...

Sturloni Giancarlo

L’atomo diviso. Storia, scienze e politica dell’energia nucleare

Meno di duecento pagine per un argomento sterminato come la scienza e la politica nucleare di primo acchito potrebbero apparire davvero poche anche agli occhi di un profano. Ma si tratterebbe soltanto di un’impressione perché Giancarlo Sturloni col suo piccolo libro ha raggiunto il suo obiettivo di divulgatore scientifico: dalla storia della scoperta dell’energia nucleare, ai suoi impieghi militari e civili, per giungere poi agli incidenti di Chernobyl, di Fukushima ed al conseguente dibattito sulla sicurezza e percezione pubblica del nucleare. L’intento divulgativo ha voluto dire innanzitutto...CONTINUA...

Mackay John Henry

Max Stirner. Vita e opere

Grazie alla prima traduzione italiana del “Max Stirner” di John Henry Mackay abbiamo potuto leggere non soltanto una biografia, da più parti considerata l’unica attendibile del filosofo tedesco, ma piuttosto un’opera che intende svelare la genialità di un autore colpevolmente dimenticato e sottovalutato. Mackay è ricordato anche come scrittore ma soprattutto nelle sue vesti di militante anarco-individualista e quindi è più che comprensibile sia stato conquistato dalla figura di uno Stirner, ammirato come coerente sostenitore di posizioni anti-stataliste, accompagnate da una particolare concezione...CONTINUA...

Fogliato Fabrizio

Italia: ultimo atto. Vol. 1: L’altro cinema italiano. Da Alessandro Blasetti a Massimo Pirri

Sono oltre cinquant'anni di cinema italiano, a partire da "Sole", il film d'esordio di Alessandro Blasetti (1928/'29) per approdare a "Meglio baciare un cobra" di Massimo Pirri (1986), ad essere stati presi in considerazione in "Italia: ultimo atto. Vol. 1". Fabrizio Fogliato, l'autore, non ha inteso scrivere una sorta di dizionario, seppur di opere cinematografiche dimenticate e misconosciute: l'opera rappresenta semmai una rivisitazione storica di un cinema rimasto ai margini della critica ufficiale e più paludata, a volte sbrigativamente derubricato in cinema di genere, spesso davvero indipendente...CONTINUA...

De Pascale Alessandro

La compravendita

Sappiamo che ormai nelle librerie più fornite esiste uno scaffale tutto dedicato a Berlusconi e al berlusconismo: c’è l’imbarazzo della scelta tra instant book sulle vicissitudini giudiziarie del nostro e studi che spaziano dalla sociologia alla psicologia sull’homo berluscones. Quello che era un rischio, e cioè la possibilità di  ritrovarci con libri che poco potevano aggiungere alle ben più sostanziose inchieste di Travaglio & C., è ormai diventato una realtà. Diverso discorso per il nuovissimo “La compravendita” di Alessandro De Pascale, edito da Castelvecchi (Collana Rx). Il processo a...CONTINUA...

Biondani Paolo, Porcedda Carlo

Il cavaliere nero

“Cavaliere nero”, visto l’argomento del libro, è forse un titolo un po’ fuorviante. Silvio Berlusconi, protagonista assoluto del saggio di Biondani e Porcedda, tra l’altro, è sempre stato un tale camaleonte che non potremo mai etichettarlo con facilità, tanto più se si parla di schieramenti politici ed ideologie sfruttate a proprio uso e consumo. Si poteva titolare tipo Cavaliere “al” nero, ma poi sappiamo che per molti italiani, quella stragrande maggioranza che ammira i furbi anche se poi la cosa va a loro danno, il “nero” così inteso non rappresenta affatto qualcosa di negativo. Quindi gli autori...CONTINUA...