Categoria: saggistica

Ognibene Salvo

Un uomo perbene

Attilio Bolzoni, nella sua prefazione a “Un uomo perbene”, scrive di “un giudice dimenticato un attimo dopo la sua morte violenta. Inghiottito da maldicenze e depistaggi, dall’omertà, dall’ignoranza. Inghiottito da una Sicilia che appena qualche giorno dopo stava piangendo il presidente dalla Corte d’assise Antonino Saetta e qualche giorno dopo ancora il giornalista Mauro Rostagno” (pp.9). Mesi che furono funestati da quelli che vengono detti “assassini eccellenti”; per non parlare di quanto avvenne da lì a poco, “un 1989 non meno agitato e spaventoso” (pp.10). È vero che Salvo Ognibene con questo...CONTINUA...

Mugno Salvatore

Mauro Rostagno story. Un’esistenza policroma

La casa editrice fondata da Roberto Massari alla fine degli anni ’80 si è subito contraddistinta per la pubblicazione di numerose opere di orientamento internazionalista. Una linea editoriale che non ha voluto dire soltanto libri e autori votati al rosso antico ed alla rivoluzione, altrimenti non si spiega la presenza in catalogo di “Mauro Rostagno story. Un’esistenza policroma”. Il giornalista e saggista Salvatore Mugno scrisse infatti questa approfondita biografia intellettuale in occasione del decennale della morte di Rostagno; ed il “policromo”, fin dal titolo, racconta di un’esistenza che...CONTINUA...

Gessen Masha

Perfect rigor

Leggendo il libro di Masha Gessen è possibile che, nonostante la distanza siderale tra la personalità di un celebre scrittore americano e quella di uno stupefacente matematico russo, possano venire alla mente le parole di Francis Scott Fitzgerald, pubblicate nel 1936 in “The Crack-Up”: “Il banco di prova di un’intelligenza di prim’ordine è la capacità di tenere due idee opposte in mente nello stesso tempo e, insieme, di conservare la capacità di funzionare”. Parole spesso citate ma che nel caso di Grigori Perel’man forse si adattano poco e che mettono in luce come genialità e intelligenza non abbiano...CONTINUA...

Gross Jan Tomasz, Grudzinska Gross Irena

Un raccolto d’oro. Il saccheggio dei beni ebraici

A prima vista sembra solo una vecchia foto: un gruppo di persone, forse contadini, con delle vanghe in mano in cima a un cumulo di terra sbiadita infestata dalle erbacce. Appena dopo si può notare la presenza di alcune donne col capo coperto da un fazzoletto. Poi, probabilmente, si rileva, alla sinistra del gruppo, la presenza di soldati armati. Solo alla fine ci si rende conto che, sul suolo, ai piedi della gente immortalata in questo scatto ci sono dei crani umani e delle ossa ricomposte in forma di croce. Dopo aver rilevato la presenza di tali raccapriccianti dettagli non si può non ravvisare...CONTINUA...

Stelladoro Maria

Vita di santa Marina, la monaca vestita da uomo

Conoscevo qualcosa della vita di santa Marina, sapevo che c’erano in realtà più sante con questo nome, ma non mi ero mai imbattuta in un saggio così dettagliato e preciso su questa figura, appartenente soprattutto alla Chiesa Orientale. Esistono due modelli agiografici di riferimento per santa Marina: quello della monaca travestita da uomo e quello della martire. Il primo è certamente il più intrigante e presenta diverse versioni, tra le quali due risultano maggiormente accreditate: Marina del Libano in Asia Occidentale, vissuta nei secc. V-VI, e Marina di Bitinia, in Asia Minore. La sua...CONTINUA...

Brioschi Carlo Alberto

La corruzione. Una storia culturale

Paolo Mieli – lo leggiamo nella quarta di copertina – ha scritto che il libro di Brioschi, nel soffermarsi su innumerevoli casi di mani sporche dall’antichità ai giorni nostri, impressiona per “la quantità di grandi personaggi ancora adesso rispettati e tenuti nel conto di benemeriti nella storia dell’umanità che non disdegnarono di barattare il loro rigore morale con denaro e potere”. Difficile che l’ex direttore del Corriere, storico navigato, non conoscesse molte delle disonestà attribuite a noti statisti del passato. Altro discorso – da qui “l’impressionante” - immergersi in una lettura tutta...CONTINUA...

Cardini Franco

L’ipocrisia dell’Occidente. Il Califfo, il terrore e la storia

Non esiste alcun motivo per giustificare il terrorismo islamico, ma un approccio manicheo – in particolare riferito all’idea che il bene sia la civiltà occidentale cristiana e il male tutto l’Islam, intrinsecamente fanatico ed estremista - non rappresenta il modo corretto per comprendere la genesi del fondamentalismo, la sua evoluzione fino all’idea del Califfato versione Isis. Questo l’argomento di fondo dello storico Franco Cardini, che da anni batte e ribatte sul tasto della compatibilità tra religioni – ricordiamo “Europa e Islam. Storia di un malinteso”, “Terrore e idiozia” – e di conseguenza...CONTINUA...

Grazioli Stefano

Putin 4.0

Quando si tratta di monografie su Putin e sulla democratura russa le vie di mezzo sono poche: da un lato le denunce giornalistiche sulla repressione del regime, sui diritti civili negati, sulla corruzione, sulle opacità di un sistema di potere condizionato dagli oligarchi e da una mentalità illiberale ereditata da decenni di autentica dittatura; dall’altro lato l’apologia del “presidente” da parte di chi apprezza “l’uomo forte”, la cosiddetta “democrazia sovrana”, a volte in odio a tutto quello che significa occidente e liberalismo, altre volte – vedi la destra berlusconiana e leghista – barcamenandosi...CONTINUA...

Florenskij Pavel A.

Le porte regali. Saggio sull’icona

Il filosofo e teologo russo Pavel Nikolaevič Evdokimov scrisse che “l’icona, punto materiale di questo mondo apre una breccia. Il Trascendente vi fa irruzione e le ondate successive della sua presenza trascendono ogni limite e riempiono l'universo”. Parole impegnative, tanto più enigmatiche per un occidentale che si trova di fronte a quelle conversazioni che Elémire Zolla – autore della prefazione a “Le porte regali” – definisce così incantate “che rapiscono nel mondo degli archetipi, fanno d’ogni cosa tangibile un riflesso sull’acqua” (pp.8). E’ stato infatti il filosofo e storico italiano a curare...CONTINUA...

Crowley Aleister

I Ching

Il mago inglese Aleister Crowley già in vita si è fregiato degli appellativi, tra i tanti, di “La Grande Bestia”, “uomo più infame del mondo”; e questo dovrebbe far capire che difficilmente si può fare a meno dell’aggettivo “controverso” quando si vuole raccontare la vita e l’opera di questo eclettico e inquietante personaggio. D’altra parte le biografie oscillano tra la descrizione di un poeta e filosofo anarchico, geniale nell’incorporare innumerevoli elementi e principi orientali nel pensiero occulto occidentale, icona della cultura hippie degli anni Settanta, e l’immagine di una persona gravemente...CONTINUA...