Categoria:
letteratura americana
STORIA DEL RACCONTO
Il “Giro di vite” fu pubblicato a puntate sul Collier’s Weekly dal gennaio all’aprile 1898.
James ebbe il primo spunto per la storia nel 1895, quando, dopo il clamoroso insuccesso del suo dramma teatrale Guy Domville, andò a trovare il suo amico Edward White Bennett, arcivescovo...CONTINUA...
Nello splendido scenario di Venezia, uno studioso specializzato sul poeta americano Jeffrey Aspern affitta alcune stanze nel vasto e decadente palazzo in cui vivono le signorine Bordereau, zia e nipote, ormai anziane.
Egli spera in questo modo d’intrufolarsi nella loro vita, di carpire la loro fiducia e confida di mettere le mani su un prezioso carteggio – che ritiene in loro possesso – tra Aspern e Juliana, la decrepita zia in gioventù amata dal poeta.
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Un romanzo di formazione largamente autobiografico, quest’opera di Fante del 1939. Uno scrittore che ha avuto pieno riconoscimento solo dopo la sua morte, purtroppo.
Protagonista è Arturo Bandini, giovane ventenne, figlio d’immigrati italiani, che è riuscito a pubblicare un racconto e adesso sogna di diventare un grande scrittore. Sogna, perché non sa se riuscirà ancora a scrivere e soprattutto a pubblicare, per ora è poverissimo...CONTINUA...
Sorprende che il nome di Patricia Highsmith sia stato coinvolto in un'operazione editoriale dal sapore vagamente truffaldino; ma andiamo per ordine, non anticipiamo troppo, malgrado il rischio di svelare l'epilogo di un thriller non sussista affatto (proprio questa la fregatura cui è esposto l'ignaro lettore). La nostra scrittrice, a buon titolo autrice di culto, per usare un termine fin troppo abusato, nasce nel 1921 a Fort Worth, Texas, ma presto si trasferisce a New York. Una giovinezza difficile, con genitori divorziati, e che probabilmente influenzerà carattere e la sua predisposizione per...CONTINUA...
Avevamo lasciato Kay Scarpetta alle prese con un tipino parecchio inquietante: Jean-Baptiste Chandonne, il Lupo mannaro accusato dell’omicidio di nove donne. Aggredita dal peloso, a stento la medico legale è riuscita a salvare la pelle; ma le grane per lei non sono finite.
Chandonne continua a dichiararsi innocente e, malgrado l’aspetto e le poco rassicuranti pelosità, non risulta essere affatto un cavernicolo: il presunto lupo dimostra una sorprendente razionalità. Comincia a farsi largo in Kay una inquietudine: Chandonne è veramente il pazzo omicida autore degli efferati delitti a base di violente...CONTINUA...
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