Hanno fatto presto quelli delle Edizioni Missionarie Italiane: appena quindici giorni dopo l’ascesa di Jorge Mario Bergoglio al soglio pontificio ecco che sono riusciti a pubblicare “Guarire dalla corruzione”, un articolo dell’allora arcivescovo di Buenos Aires, scritto nel 1991 e poi riproposto in Argentina nel 2005. Se non articolo possiamo pure chiamarlo saggio breve che si traduce comunque in un libretto (appena 64 pagine) non a caso integrato da una postfazione di Pietro Grasso, adesso Presidente del Senato e già Procuratore Nazionale Antimafia. Conosciamo un po’ tutti le reazioni scaturite dall’elezione di Papa Francesco e probabilmente non è questa la sede per discuterne. Certo è che l’elezione...CONTINUA...
Hinrich Schepp percepisce uno strano odore in casa. "Forse Doro aveva dimenticato di cambiar l'acqua ai fiori, forse gli steli durante la notte avevano cominciato a marcire e ora appestavano l'aria con una sorta d'aroma agrodolce". In ogni caso il professor Shepp, talentuoso sinologo e libero docente alla Freie Universität di Berlino, si rende conto che "qualcosa di discretamente altro lo stava aspettando al centro della consuetudine facendo prendere una brutta china alla mattinata". E quel "qualcosa di discretamente altro" è a pochi passi da lui, nella luce autunnale che riempie la stanza, tra gli ornamenti di stucco, i rivestimenti di seta e le pareti di libri, proprio...CONTINUA...
Abbandonati dopo tre film violenti, scioccanti e perversamente affascinanti i sentieri dell’irrinunciabile vendetta, e dopo Thirst, inconsueto thriller sentimentale e vampiresco tratto liberamente da Zola, l’ispirato regista sudcoreano Park Chan-wook si trasferisce artisticamente nella landa hollywoodiana per immaginare il suo primo film (teoricamente) mainstream. Grazie a una interessante sceneggiatura di Wentworth Miller ecco che viene fuori Stoker, thriller psicologico dalle venature orrorifiche e omaggio indiretto, ma dal titolo quanto mai emblematico, al capolavoro gotico Dracula, scritto come noto (fuori dall’ambito...CONTINUA...
Resistenza e polemiche sul revisionismo sono un binomio che pare davvero inscindibile, e anche nel 2013 non ci siamo fatti mancare nulla. Questa volta pietra dello scandalo un libro di Sergio Luzzato, “Partigia”: il racconto di una vicenda, fino ad ora poco nota, che vide coinvolto il giovane Primo Levi. La sua attività di partigiano si interruppe presto, precisamente nella notte tra il 12 e il 13 dicembre del 1943, quando venne arrestato, in località Amay (Valle d'Aosta), durante un rastrellamento della milizia fascista. Con lui finirono in manette anche Luciana Nissim e Vanda Maestro, Aldo Piacenza e Guido Bachi che, da qualche settimana, avevano dato vita a una banda di ribelli affiliata a...CONTINUA...
Ritorno con piacere a Birgit Vanderbeke. Del Vecchio ha pubblicato "Si può fare". Un libro relativamente breve, una copertina divertente e un titolo che, fin da subito, trasmette una sensazione positiva o propositiva, dettaglio che, considerati i tempi, non è propriamente trascurabile. E di propositivo, dentro "Si può fare", c'è parecchio. Perché questo libro non fa che presentare un'alternativa esistenziale, seppur meramente letteraria. E chi dice che, alla fine, non si possa fare? Appunto.
La voce femminile narrante rimane una voce anonima. Un nome però ce l'ha Adam Czupek. "Adam era sempre stato fuori. Stare fuori è pericoloso, ma Adam non aveva altro modo, e io non avevo idea di essere...CONTINUA...
"Il primo degli ippopotami, un maschio color delle perle nere, una tonnellata e mezzo di peso, venne abbattuto a metà del 2009. Era scappato due anni addietro dall'ex giardino zoologico di Pablo Escobar nella valle del Magdalena … Io ero nel mio appartamento di Bogotà, all'incirca duecentocinquanta chilometri più a sud, quando vidi per la prima volta la foto, che occupava mezza pagina di una rivista importante. […] Nelle settimane a seguire, il ricordo di Ricardo Laverde che all'inizio era stato un fatto incidentale, uno di quei brutti scherzi che ci gioca la memoria, divenne un fantasma fedele e assiduo, sempre presente … Poco a poco mi resi conto, con un certo sbalordimento, che la morte...CONTINUA...
Paolo Sorrentino non è il primo e non sarà certo l’ultimo, tra gli artisti d’ogni genere ed epoca, a voler cantare Roma nella sua ambigua e cocente bellezza e nelle sue contraddizioni che sembrano ancorarla ad uno spazio che da sempre sopravvive e che anzi si rigenera, da che storia è storia, in un territorio immaginato al di là del bene e del male. Col suo ultimo film, La grande bellezza, si è lanciato dunque in un’impresa ardua, ovvero quella di voler seguire, di là dal tempo passato e consumato dai decenni di distanza trascorsi nel secolo breve e nel nuovo millennio, le tracce del capolavoro di Federico Fellini tanto amato e celebrato, La...CONTINUA...
Le tante donne famose e meno famose, tra le quali molte scrittrici, che troviamo citate nell’ultima opera di Maria Pia Ercolini, non devono far pensare ad un’operazione che prenda spunto magari da un’analisi letteraria per poi approdare a luoghi, strade e a una sorta di topografia dell’immaginario. Equivoco possibile se solo pensiamo che recentemente per i tipi di Guerini e Associati è stato pubblicato “Da Pietroburgo a Mosca. Le due capitali in Dostoevskij, Belyj, Bulgakov” di Gian Piero Piretto, dove la geografia viene raccontata proprio in funzione dei romanzi analizzati; ovvero un itinerario che parte dalla letteratura per poi incontrare le atmosfere reali e l’urbanistica delle capitali russe...CONTINUA...
La storia di Attilio e di Milli somiglia a tante storie italiane. Persino a quella dei miei nonni. Storia di persone che restano nella memoria dei figli che hanno generato. Storia di decenni che sono scivolati tra un matrimonio, una guerra, una famiglia e il tentativo di una rinascita necessaria. Anna Mainardi in "Ballata per violino e pianoforte", il suo primo romanzo, racconta semplicemente la storia dei suoi genitori. Una semplicità che tracima da ogni pagina. Una semplicità che, purtroppo, si traduce in una narrazione incolore, prevedibile, ordinaria. La sensazione è che questa scrittrice non fosse ancora pronta per elaborare un romanzo, che è e rimane tra le forme letterarie più complesse...CONTINUA...
Il diciannove maggio 2013 muore a Firenze l’attore Carlo Monni e pochi giorni dopo esce nelle librerie il libro “Baciami francese. Le avventure del giovane Carlo Monni”. Una tempestività che probabilmente avrà fatto pensare a qualcosa di imbastito in fretta e furia come a sfruttare l’effetto vendite per una scomparsa che in Toscana non è passata certo inosservata. In realtà questo piccolo libro di Sandro Bartolini – e credo sia andata proprio così – aveva avuto una genesi lunga ed era in dirittura d’arrivo, mancando proprio poco all’uscita ufficiale, quando il Monni se n’è andato. Del resto il “Baciami francese” di Bartolini non poteva prescindere dal Monni che non sarebbe uno scandalo definirlo...CONTINUA...
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