Oshii Mamoru

The Sky Crawlers – I Cavalieri del Cielo

Che la guerra sia, da sempre, il più “grande spettacolo del mondo” in qualche modo lo si è tutti intuito, considerandosi calati nella realtà con spirito critico e sufficienti cognizioni a supporto, ma che ancora una volta fosse un anime, nemmeno edulcorato dal presunto candore di genere, a mostraci impietosamente futuri prossimi o presenti alternativi a cavallo tra distopia e fantascienza e sempre intrisi di materia filosofica distillata dallo spirito del tempo, è un’ulteriore conferma di come più la finzione ci appare a rigor di logica lontana e perversamente fantasiosa, più la si percepisce come terribilmente verosimile nella sua funzione, in qualche modo...CONTINUA...

Machado David

Che parlino le pietre

In Rete qualcuno sussurra che David Machado possa essere considerato una sorta di Paolo Giordano in versione portoghese. Ho letto, al tempo, la celeberrima opera prima di Giordano, "La solitudine dei numeri primi", ma non mi sembra che Machado sia poi così vicino a Paolo Giordano se non per qualche dettaglio di superficie: nel romanzo "Che parlino le pietre" Machado mette al centro della vicenda un ragazzo problematico, Valdemar, a cui si affianca la presenza di Alice, una ragazzina anoressica che è per lui un'amica speciale e una ragazza da amare. Le somiglianze tra i due scrittori, a mio avviso, finiscono qui. Perché la storia costruita da Machado è molto più complessa, i suoi personaggi sono...CONTINUA...

Vergnani Claudio

I Vivi, i Morti e gli Altri

Dopo la trilogia vampirica di “Il 18° vampiro”, “Il 36° Giusto” e “L’ora più buia”, Claudio Vergnani, rimanendo nei confini dell’horror ed anzi rilanciando con un argomento se possibile ancor più tenebroso, è tornato a pubblicare sempre per la Gargoyle, la casa editrice romana che lo ha scoperto e fatto conoscere al grande pubblico. E’ la volta di “I Vivi, i Morti e gli Altri”, dove gli “altri” – facile intuirlo – sono gli zombi, ma, come scopriremo alla fine del romanzo, forse non soltanto loro. L’horror di Vergnani vive di atmosfere vicine a noi ed anche questa storia è ambientata in un’Italia dove l’ex militare Oprandi, uomo più vicino ai cinquanta che ai quaranta, semi-alcolizzato, pieno...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

La storia della mafia

Leonardo Sciascia ha scritto "La storia della mafia" nel 1972. Nello stesso anno il breve saggio fu pubblicato nella rivista "Storia illustrata". E' stato ripresentato nel 1976 su "Libération" e, più tardi, nel 1986, è stato incluso nel libro di Fabrizio Calvi "La vita quotidiana della mafia dal 1950 ad oggi". Da quel momento de "La storia della mafia" non si hanno più notizie. Fino al 2013, almeno: la rediviva casa editrice Barion, marchio editoriale nato tra le due Guerre e rilevato, negli anni sessanta, da Ugo Mursia, ha recuperato l'interessante scritto di Sciascia e lo ha riportato alla luce in un volumetto di sole 67 pagine che comprendono, oltre al testo dello scrittore siciliano, anche...CONTINUA...

Carroll Rory

Storia segreta di Hugo Chávez. El comandante

“Quando si allontana rilassato insieme alla guardia del corpo costituita da ufficiali decorati e intimi amici, sono sopraffatto dalla sensazione di aver appena viaggiato e chiacchierato amabilmente con due uomini che sono l’uno l’opposto dell’altro. Uno a cui i capricci del destino hanno dato la possibilità di salvare il proprio paese. L’altro, un illusionista, che potrebbe passare alla storia semplicemente come l’ennesimo despota” (pag. 13). Così nel prologo vengono riportate le parole di García Márquez: il grande scrittore aveva incontrato Chávez nel 1999 durante un viaggio di ritorno da Cuba e poco dopo il successo elettorale che faceva del “El comandante” il più giovane leader della storia...CONTINUA...

Banti Anna

Artemisia

Il mio primo contatto con Artemisia Gentileschi è avvenuto poco tempo fa con "Artemisia" di Alexandra Lapierre. Ed "Artemisia" si intitola anche il romanzo di Anna Banti. Un libro che ha avuto un destino difficile, considerando che la prima stesura è andata distrutta nel 1944 durante un bombardamento su Firenze. La Banti recupera la memoria della sua Artemisia nell'estate del 1944 e ci lavora fino all'estate del 1947. Poi il libro viene finalmente pubblicato. L'Artemisia della Banti ha poco in comune con l'Artemisia della Lapierre. Forse perché gli occhi della Banti hanno voluto soffermarsi sugli aspetti più umani, femminei, dolorosi ed intimi della donna-Artemisia mentre quelli della Lapierre...CONTINUA...

Bertorelli Toni

L’effetto del jazz

Se ci fate caso non sono pochi i libri presenti nei cataloghi dove l’autore è un noto artista o attore. Facile che, con occhio attento al business, queste pubblicazioni risultino spesso specchietti per le allodole, soprattutto se si tratta di guide pratiche o autobiografie che di fatto sono biografie approvate. Ma non possiamo nemmeno generalizzare e può davvero capitare di imbatterci in qualcosa che si coglie essere frutto di un’autentica passione per la letteratura e non mero strumento pubblicitario e commerciale. E’ probabilmente il caso di Toni Bertorelli, abile attore cinematografico e teatrale; e del suo “L’effetto del jazz”, pubblicato per Iacobelli. Leggiamo in terza di copertina della...CONTINUA...

Hack Margherita

Hack! Come io vedo il mondo

Leggere questo libro è proprio come sentir parlare la Hack. Scorrendo le righe si ha quasi la sensazione di percepire il suo spiccato accento toscano, l'incedere della sua voce e persino l'accenno a qualche sorriso. Perché "Hack! Come io vedo il mondo" non ha alcuna velleità letteraria e sembra scritto di getto, mescolando appunti ed interviste, riflessioni e note personali. Qualcuno lo definisce un saggio, a me è sembrato più una sorta di zibaldone personale in cui Margherita Hack, nota in tutto il mondo per i suoi studi di astronomia, racconta di sé, della sua giovinezza, dei suoi studi, delle sue passioni e, ovviamente, delle sue stelle. Margherita, o Marga come la chiama suo marito Aldo...CONTINUA...

Verne Jules

Il castello in Transilvania

La biografia di Jules Verne ci racconta che dopo il 1886 il grande scrittore francese visse anni difficili, caratterizzati da lutti e da una serie infinita di problemi: amarezze che forse contribuirono alla stesura di romanzi con caratteristiche più cupe o quanto meno più “gotiche”. Di certo non così consigliabili ai giovani lettori come potevano essere le sue precedenti e più celebri opere tipo “Viaggio al centro della Terra”, “Dalla Terra alla Luna”, “Ventimila leghe sotto i mari”. Le edizioni Piano B di Prato hanno quindi pensato bene di andare a scovare un romanzo scritto in questo periodo poco felice per la vita privata dello scrittore, ma probabilmente non così disastroso per quella artistica...CONTINUA...

Rusconi Roberto

Il gran rifiuto. Perché un papa si dimette

"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell'animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere...CONTINUA...