Troisio Luciano

Intervista a Luciano Troisio – Locations, Impermanenza. L’amore al tempo del pc

“Locations, impermanenza l’Amore al tempo del pc” è l’ultima raccolta poetica di Luciano Troisio. Sono poesie nate spesso durante i suoi lunghi viaggi in Oriente, come ben indicano luogo e data (a volte ora addirittura) di composizione. Altre volte invece i versi sono nati a Padova, nel quartiere Arcella, dove l’Autore abita. Non si tratta però solo di bei quadri orientali, suggestivi e originali, il tessuto poetico è permeato d’interrogativi sul mondo, sul...CONTINUA...

Rodoreda Mercè

Via delle Camelie

"Via delle Camelie" è uno dei miei libri ad occhi chiusi. Ossia uno di quei libri che ho scelto ed acquistato senza sapere nulla. Mi ha colpito l'immagine di copertina. Mi ha colpito il nome di una scrittrice che non conoscevo. Mi ha colpito il titolo che porta con sé il nome di un fiore. Tutto qui. Una scatola chiusa ed intatta che, fortunatamente, racchiude interessanti sorprese. Perché la Rovereda, a me del tutto sconosciuta fino ad oggi, si è rivelata una scrittrice affascinante che non potrò non riprendere ed approfondire ulteriormente. Il suo scrivere spedito si concretizza nel monologo ininterrotto di Cecília, la protagonista di "Via delle Camelie". Una narrazione vorticosamente soggettiva...CONTINUA...

Waugh Evelyn

L’uomo che amava Dickens

Gli undici racconti di Evelyn Waugh tradotti da Mario Fortunato per Bompiani sono decisamente molto inglesi: ironici fino a sconfinare nella tragedia, ritmati da battute fulminanti, freddure, dialoghi serrati, che scoppiettano come fuochi d’artificio. Quando suscitano il riso non si tratta di una risata sguaiata, ma di un sorriso fine, di un incresparsi delle labbra, che sottende la consapevolezza delle miserie umane e del loro inesorabile ripetersi. Personaggio...CONTINUA...

Dal Bon Christine

L’uomo di nessun colore. La vera storia dello smemorato di Collegno

I nomi di Bruneri – Canella e dello Smemorato di Collegno sono convinto che tutt’ora rimangano famosi quale caso paradigmatico di giustizia spettacolarizzata. Il problema, se vogliamo considerarlo tale, è che semmai la storia dell’uomo affetto da amnesia, ritrovato e poi accusato di essere un impostore qualcuno la potrà ricordare per aver visto il film di Totò o qualche altra mediocre pellicola; e non per altre ragioni. Quindi il libro di Christine Dal Bon, volendo raccontare la “vera” storia di quanto accadde tra il 1928 e il 1933, potrà fare giustizia di molti pregiudizi. In questo senso il cinema, o un certo tipo di giornalismo che poi vedrà il culmine con i plastici di Bruno Vespa, non è...CONTINUA...

Cardoso Paulo, Pizarro Jerónimo

Fernando Pessoa l’astrologo

Wikipedia ci dice che l’astrologia è un complesso di credenze e tradizioni che ritiene che le posizioni e i movimenti dei corpi celesti rispetto alla Terra influiscano sugli eventi umani collettivi e individuali. E fin qui ci potevamo arrivare anche noi che di astri e ascendenti non capiamo nulla e abbiamo una passione per gli oroscopi pari a zero. Almeno per gli oroscopi di Branko, Paolo Fox e dei loro colleghi. Discorso ben diverso riguarda Fernando Pessoa, il poeta, saggista, narratore, drammaturgo, scrittore di gialli, filosofo, che grazie al libro a cura di Paulo Cardoso e di Jerónimo Pizarro, si è rivelato in una veste fino ad ora inedita; almeno per molti di noi che lo conoscevano come...CONTINUA...

Abdolah Kader

Scrittura cuneiforme

"Scrittura cuneiforme" è un libro bellissimo. Lo riconosco: questo è un incipit piuttosto banale per una recensione. Eppure non c'è nulla di più sincero di un'affermazione tanto elementare: "Scrittura cuneiforme", ribadisco, è un libro bellissimo. Un romanzo affascinante che può contare su una scrittura lieve, essenziale, fluida che scorre leggera e penetrante pagina dopo pagina. Kader Abdolah è ormai riconosciuto da più parti come uno degli scrittori contemporanei più interessanti e dotati. Scrive in olandese anche se questa non è la sua lingua madre perché Kader Abdolah, pseudonimo di Hossein Sadjadi Ghaemmaghami Farahani, è nato in Iran e dall'Iran è stato costretto a fuggire nel 1985 poiché...CONTINUA...

Ben Jelloun Tahar

Fuoco

Il 17 dicembre 2010 Mohamed Bouazizi, un trentenne tunisino, si è dato fuoco di fronte alla sede del municipio della sua città. Un gesto estremo ed esasperato che ha una valenza simbolica, umana e storica particolarmente rilevante visto che a seguito del suicidio di Mohamed ha preso il via la cosiddetta "Rivoluzione dei gelsomini" che ha rappresentato uno dei momenti fondamentali del più ampio movimento di protesta della "Primavera Araba". Ed è proprio la vicenda di Mohamed Bouazizi che Tahar...CONTINUA...

Marrone Gianfranco

Stupidità

La quarta di copertina o il cosiddetto “piatto” in genere è la carta d’identità di un libro, a volte pretesto per eccedere in elogi. Nel caso dell’opera di Gianfranco Marrone temo però che sia stato evidenziato un aspetto forse secondario, che non assimila affatto “Stupidità” ad alcuni noti best seller. Leggiamo: “l’autore conduce una riflessione sul senso della stupidità, sullo spazio che ha nella vita di ognuno, sulle ambiguità di cui si nutre, proponendone una piccola fenomenologia sociale. Antidoti? Qualcuno sicuramente sì. Prima regola: non sentirsi troppo intelligenti”. In realtà il libro di Marrone è incentrato soprattutto sulla ricerca delle radici filosofiche e letterarie della cosiddetta...CONTINUA...

Fonseca Rubem

E nel mezzo del mondo prostituto, solo amore pel mio sigaro ho tenuto

Prima di avere tra le mani il libro di Rubem Fonseca “E nel mezzo del mondo prostituto, solo amore pel mio sigaro ho tenuto” ignoravo esistesse un genere letterario autonomo detto “brutalismo”, inaugurato proprio dallo scrittore brasiliano. Conoscevo semmai lo stile architettonico “brutalista”, ovvero qualcosa di volutamente grezzo, robusto, vigoroso. In attesa di capire meglio la genesi letteraria di questo termine, al momento il “brutalista” Rubem Fonseca, quanto meno leggendo il suo noir edito dalle Edizioni dell’urogallo, non mi è sembrato affatto voler riprodurre sulla carta stampata quel grezzo e quel “brutale” attributo a certe opere architettoniche. Altro discorso semmai è la rappresentazione...CONTINUA...

Gianotti Maurizio

La Tv al tempo del web 2.0

Maurizio Gianotti, a leggere bene il suo curriculum, è uno che di televisione ne capisce, non fosse altro che, dopo essere stato autore di noti programmi, adesso è pure impegnato ad insegnare teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo. Il suo “La Tv al tempo del web 2.0”, immagino senza pretese di particolare completezza, è quindi frutto di un’osservazione non meramente accademica ma nata proprio all’interno degli studi televisivi e in quelle stanze dove si inventavano i futuri grandi successi televisivi. E spesso le grandi oscenità che hanno mandato definitivamente in pappa il cervello dei telespettatori. In merito c’è da dire che Gianotti, malgrado sia stato tra gli autori di “Forum”,...CONTINUA...