Poco più di cento pagine sono state sufficienti ad Ilvo Diamanti, col suo stile un po’ rap e totalmente privo di fronzoli, per rispondere a una domanda per niente banale ma che molti di noi in questi anni si sono fatti: perché i cosiddetti esperti sbagliano le previsioni politiche? Finalmente il politologo che, con una punta di necessaria perfidia, ha indagato i motivi per cui tanti suoi stimati colleghi non ne azzeccano una. In questi anni di “Seconda Repubblica”, nei quali, tra i cosiddetti esperti, sembrava questione prioritaria se il centrosinistra dovesse avere il trattino o meno, onestamente qualche risposta ce la siamo dati da soli; anche soltanto a vedere in faccia e ad ascoltare i professori...CONTINUA...
Al centro della candida copertina de "L'antologista", dello scrittore statunitense Nicholson Baker, c'è una prugna. A primo impatto ho pensato fosse un dettaglio divertente, poi mi sono chiesta che senso avesse. La risposta l'ho trovata a pagina 67: "Così chiamo una poesia che non rima: una prugna. Noi che scriviamo e pubblichiamo le nostre prugne senza rime non siamo poeti, siamo pruni. O prugnai. E alcune prugne possono essere ottime - migliori di qualsiasi cosa vi possa capitare di leggere, ovunque. La poesia di James Wright disteso sull'amaca nella fattoria Duffy è una prugna, e lui è un genio. Lo stesso vale per Il pesce di Elizabeth Bishop, naturalmente. "Ho preso un pesce tremendo"...CONTINUA...
E’ probabile che la lettura di “The Gemini Virus” non abbia aggiunto molto al mio bagaglio di conoscenze in letteratura. Ho però scoperto che il “thriller apocalittico”, da sottogenere poco frequentato, negli anni, soprattutto negli Stati Uniti, ha conosciuto un crescente successo. A quanto pare anche grazie al contributo di Wil Mara che appunto, a cominciare dal suo “Wawe” (ancora inedito in Italia), si è specializzato in “disaster fiction. Ora la Gargoyle, ben intenzionata a diversificare l’offerta (e i generi) della sua collana “Extra”, ha scelto Mara, qui al suo primo libro in lingua italiana, per una storia dedicata al catastrofico. La vicenda si apre quando un certo Bob Easton, salutista...CONTINUA...
Bene ha fatto la Rubbettino a riproporre quattro scritti di Rosario Romeo, studioso prestigioso ed esponente di una cultura liberale in Italia, anche e soprattutto nel campo accademico, emarginata da quelli che un noto giornalista – oggi purtroppo privo di lucidità - ha definito “i gendarmi della memoria”. I quattro saggi (“Italia mille anni”, “Idea e coscienza di nazione fino alla Prima guerra mondiale”, Nazione e nazionalismo dopo la Seconda guerra mondiale”, Croce e l’Europa”), hanno visto la luce grazie alle sollecitazioni di Giovanni Spadolini che nel 1981 era curatore della collana Quaderni di Storia per la editrice Le Monnier e che, con “Italia mille anni. Dall’età feudale all’Italia...CONTINUA...
Mi è successo, parlando di questo romanzo una volta terminata la lettura, di dire: È un libro che si divora. La prosa veloce e scorrevole, i capitoli brevi, le azioni che si susseguono velocemente, tutto contribuisce a che il lettore si immerga nelle trame e sottotrame, con una pagina che tira l'altra come fossero ciliegie, e intorrempere diventa non scontato, sei lì che volti pagina e magari ti dici: Ora smetto, ora devo andare, ora devo dormire, ora faccio altro. Ti ritrovi invece con gli occhi ancora piantati sulle lettere, sulle parole, sulle frasi, e il rischio diventa di farne indigestione, di non riuscire a metabolizzare tutto quanto è scritto, di non cogliere le sfumature di un narrato...CONTINUA...
Il 15 novembre 2012 ricorrono esattamente settanta anni dalla morte di Annemarie Schwarzenbach. Mi è venuto in mente nel momento in cui ho terminato la lettura di "Lei così amata" di Melania Gaia Mazzucco. Mi fa piacere essere arrivata ad Annemarie Schwarzenbach e parlare di lei proprio in corrispondenza di questa data. Un puro caso, è vero, ma pur sempre sorprendente e gradevole. Il nome della Schwarzenbach aveva attirato la mia attenzione durante la lettura di "Vita", altro romanzo della Mazzucco, all'interno del quale l'autrice fa brevi accenni alle ricerche "americane" relative alla vita e alle opere di questa misconosciuta...CONTINUA...
Il titolo “Il mito di Che Guevara e il futuro della libertà” non deve trarre in inganno. Alvaro Vargas Llosa ha voluto dire la sua sul rivoluzionario argentino, regalandoci un necessario pamphlet, chiaramente senza pretese di completezza storica, ma prendendo spunto dall’analisi di certi miti fasulli per poi ampliare le sue riflessioni sulla sorte dei principi di libertà politica ed economica presenti nell’America latina
Sono tre i saggi presenti nel libro, dai titoli molto eloquenti: “La macchina assassina. Che Guevara: da campione del comunismo a gadget del capitalismo”; “Il liberalismo dell’America latina: un miraggio?”; “Il retaggio dell’individualismo in America latina”. Sappiamo bene...CONTINUA...
I tempi di “Roma ladrona” non sono lontani, eppure in pochi mesi, in quelle vallate del nord dove era tutto un inneggiare alla purezza della razza padana (forse si riferivano a dei bovini?), molto è cambiato. Bossi, che già sapevamo parecchio rincoglionito, è stato ufficialmente pensionato, il suo cerchio magico si è rivelato piuttosto come una banda di allegri magnaccioni, le urla belluine rivolte ai ladri sudisti si sono attenuate non poco di fronte alla scoperta che i meridionali ‘ndranghetisti avevano colonizzato la Padania col pieno assenso di alcuni storici esponenti della Lega. Insomma uno spettacolo grottesco, in piena sintonia con un certo costume nazionale che in qualche modo rassicura...CONTINUA...
"Il libro fu scritto di gusto e, se possibile, bisognerebbe leggerlo nello stesso umore. E' un romanzo comico che tratta di un cristiano suo malgrado e, in quanto tale, serissimo, perché tutti i romanzi comici d'un qualche valore debbono trattare questioni di vita e di morte". Con questa "avvertenza", in nota alla seconda edizione, Flannery O'Connor accoglie chiunque legga "La saggezza nel sangue", il suo primo romanzo. Un libro edito per la prima volta nel 1952 grazie al quale la scrittrice americana riuscì a conquistare moltissimi lettori ma anche a suscitare polemiche e critiche. Perché "Wise blood" (letteralmente "Sangue saggio") è un testo che racchiude un'ironia atroce e tagliente...CONTINUA...
La fascetta applicata sul libro “L’oro dell’Imperatore” di certo non lesina elogi: “Appassionante come O’Brian, emozionante come Cussler: suspence, azione e avventura sui mari in un unico romanzo”. Soltanto una trovata pubblicitaria o davvero la sviolinata risponde a verità? Al termine della lettura viene da pensare che le parole “suspence, azione, avventura” siano proprio quelle più azzeccate, a differenza dei riferimenti a O’ Brian e Cussler. L’esordio nel romanzo storico, o d’avventura che dir di voglia, da parte di un saggista come Robert Wilton – diciamolo subito - non ci lascia affatto delusi e ci fa pensare ad una futura e felice carriera come autore di best seller: pur in un’opera di...CONTINUA...
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