C’è da chiarire subito un equivoco. Sergio Rizzo e Gian Antonio Stella sono accreditati come gli “autori” di “Così parlò il Cavaliere”, versione più ampia di quel libro che accompagnava il DVD del documentario “Silvio Forever”. Ma la cosa appare una forzatura: se è vero che la firma dei due giornalisti la troviamo nella pur intelligente prefazione, “Lo Statista Guascone”, per il resto la parola passa totalmente al nostro ex premier e ai suoi servi, immortalati dai lanci dell’Ansa alle intercettazioni.
Così scrivono i due autori (della prefazione) dopo aver citato alcuni commenti inorriditi...CONTINUA...
«A casa di Caterina Caselli eravamo io, Craxi, Berlusconi e Montezemolo. Craxi era già potente e mi ricordo che Berlusconi, allora completamente fuori dalla politica, aveva appena ultimato Milano 2 e iniziava ad avere qualche timido interesse per la televisione. Il segretario socialista, che aveva voglia di scherzare, a un certo punto rivolgendosi a me, ma indicando il Cavaliere e Montezemolo, disse: “Senta Romiti, lei mi deve dire una cosa: ma tra questi due chi è il più bugiardo? Perchè che siano bugiardi si sa, ma lei che li conosce meglio di me forse può aiutarmi a risolvere il dubbio”. Mi...CONTINUA...
C’era bisogno di un libro come “Processo all’italiana”, che spiegasse davvero come funziona – male – la giustizia in Italia. Gli argomenti trattati da Piercamillo Davigo e Leo Sisti erano già stati affrontati in altre pubblicazioni tipo quelle dedicate alle intercettazioni, alle leggi ad personam; ma qui la visuale è forse più ampia e viene spiegato cosa vogliono dire concretamente parole come patteggiamento, rito abbreviato, udienza preliminare, depenalizzazione, prescrizione e via dicendo. In teoria nulla che un normale laureato in giurisprudenza già non sappia, salvo poi rendersi conto come...CONTINUA...
“Pronto, so’ Fabio de Roma e ve volevo dì che so’ un fascio da panico!”. Inizia così il libro “Ripuliti. Postfascisti durante e dopo Berlusconi”, con la frase di un finissimo ascoltatore di Radio Radicale che in quei giorni - era il 1993 al tempo del ballottaggio tra Rutelli e Fini - aveva lasciato aperti i microfoni e mandava nell’etere deliri di ogni risma. Già il titolo “Ripuliti” non presuppone una particolare benevolenza verso la destra dei neofascisti che, in parte diventati post-fascisti, hanno colto l’opportunità, dopo anni di ghetto, di arrivare nelle stanze del potere: sono frammenti...CONTINUA...
“Oltre che per le palle bisogna prenderlo per il cazzo. Domani se è aperto vado in un sexy shop e prendo un po’ di cose per me e per te: più troie siamo e più bene ci vorrà”. Così una ormai celebre consigliera regionale in un sms intercettato nel contesto di un’inchiesta per concussione e prostituzione minorile. La destinataria del messaggio era un’amica di cene eleganti e il tipo delle palle e della nerchia era un politico imprenditore venditore con il quale la consigliera, in altra occasione, disse di aver avuto una relazione sentimentale. C’è da chiedersi semmai cosa sarebbe venuto fuori se...CONTINUA...
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