Categoria: Carbonio

Jacobsen Jens Peter

Marie Grubbe

Interni del diciassettesimo secolo Jens Peter Jacobsen è considerato uno dei massimi autori della letteratura danese. Decisamente poco noto al grande pubblico, le sue opere furono tradotte per la prima volta in Italia dal germanista Giuseppe Gabetti tra il 1929 e il 1935. In seguito ebbero una certa importanza nel corso del Novecento, ma molte risultano pubblicate tra gli anni Trenta e Cinquanta, quando i criteri filologici erano diversi. La casa...CONTINUA...

Orlov Vladimir

Danilov, Il Violista

Bisogna stare a tenti a leggere bene il titolo di questo libro, non è “Il Violinista”, come pure io ho pensato finché non l’ho iniziato, bensì il “Il Violista”. Non di violini, bensì di viole infatti si occupa il protagonista, Danilov, musicista di professione e demone a contratto basato sulla Terra. Madre umana, padre demone, il nostro appartiene ad entrambi i mondi e a nessuno di questi. Ecco perché la comunità demoniaca ha deciso di lasciarlo sulla...CONTINUA...

Mischel Walter

Il test del marshmallow

Walter Mischel, lo psicologo austriaco recentemente scomparso, ci ha ricordato che l’impulso a scrivere il suo libro di maggior successo, autentica summa di ricerche ed esperimenti durati decenni, probabilmente ha avuto origine dalla lettura di uno slogan ispirato proprio ai suoi studi: “Il tuo futuro in un marshmallow”. Detto così – il marshmallow altro non è che un dolcetto pieno di zucchero, diffusissimo negli Stati Uniti – sembrerebbe qualcosa di molto banale e privo di senso. La realtà infatti è ben diversa, come ancora ci ricorda Mischel, perché il libro va ben oltre il dolcetto e il  semplice...CONTINUA...

Fagan Jenni

Panopticon

Il titolo sembra promettere una sorta di saga fantascientifica, avventure tra galassie, astronavi e pianeti, eroi ed eroine, cattivi da combattere e colpi di scena. Niente di più sbagliato: questo libro è ambientato sulla nostra Terra, e lo è talmente a fondo da esplorarne i lati più spiacevoli e scuri. Facendo una rapida ricerca su Google si scopre che in verità Panopticon è il progetto di un carcere ideale disegnato nel 1791 dal giurista CONTINUA...

Whiteley Aliya

La Bellezza

Penso si possa andare abbastanza sul sicuro dicendo che il tema alla base di questo libro sia il ruolo che uomini e donne hanno nella società e come questo venga percepito. La vicenda si svolge in una sorta di futuro distopico dove un gruppo di persone ha deciso di isolarsi e abbandonare lo stile di vita industrializzato per tornare ad uno più a contatto con la natura. Per questo si trasferiscono tutti a vivere in quella che chiamano “La Valle Delle Rocce”. Purtroppo però una malattia sconosciuta uccide tutte le donne del gruppo, e forse anche del mondo, e così gli uomini si ritrovano da soli...CONTINUA...

Whiteley Aliya

L’Arrivo Delle Missive

Si tratta senza dubbio di un bel libro, senza tante pretese, semplicemente una storia interessante, scritta bene e di facile lettura, con personaggi ben costruiti e situazioni intriganti. Ci troviamo nella campagna inglese del primo Dopoguerra, Westerbridge è un sonnacchioso villaggio abitato soprattutto da contadini dove il pettegolezzo è lo sport principale e la vita prosegue immutata stagione dopo stagione. Protagonista è la diciassettenne Shriley Fern, che narra in prima persona la vicenda. Shirley sta per finire la scuola, è una delle allieve più brillanti della sua classe e vorrebbe...CONTINUA...

Wilson Colin

La gabbia di vetro

La definizione di “libro di culto” è stata spesso attribuita ad opere davvero trascurabili – probabilmente un mero espediente pubblicitario – ma quando si parla di un libro di Colin Wilson il “culto” è quasi d’obbligo, soprattutto se inteso come riscoperta di un autore anticonformista ingiustamente oscurato. “La gabbia di vetro” – romanzo pubblicato nel 1966 con il titolo “The Glass Cage: An Unconventional Detective Story” – risponde in pieno a questi canoni (“unconventional”...CONTINUA...

Benatar David

Meglio non essere mai nati

Il saggio di David Benatar, filosofo sudafricano, è stato generalmente definito come provocatorio; ma forse non è l’aggettivo più adatto per un’opera come “Better Never to Have Been: The Harm of Coming into Existence”. La provocazione il più delle volte non fa tanto il paio con una reale convinzione quanto con l’aggressività e col desiderio di scandalizzare. Di primo acchito l’approccio di Benatar sembra appunto di tutt’altro tenore: il “male di venire al mondo” viene trattato con grande scrupolo analitico, evitando toni particolarmente bellicosi, avvalendosi sia di criteri psicologici sia di criteri...CONTINUA...

Libri per l’inverno (e non solo)

Eccoci alle festività natalizie e al solstizio d'inverno, quale migliore occasione per una lista di libri tra cui scegliere le prossime letture? C'è solo l'imbarazzo della scelta, tra romanzi, racconti, saggi storici, graphic novel, poesia, classici e uscite recenti: lasciatevi andare alla curiosità. Maria Tortora: 1. Evgenija Jaroslavskaja-Markon, “La ribelle”, Traduzione di S. Sichel. Guanda...CONTINUA...

Dawson Jill

Il talento del crimine

Ad un certo punto la Patricia Highsmith di “The Crime Writer” ("Il talento del crimine" nella versione italiana del romanzo) se ne esce con un’affermazione  che ci dice qualcosa sia di come effettivamente la scrittrice americana intendeva la sua opera, sia dello stesso romanzo di Jill Dawson: “Uno dei libri che sto scrivendo s’intitola proprio ‘Teoria e pratica della suspense’. Non del giallo, non del poliziesco. Come le ho detto quando abbiamo parlato al telefono, non amo il termine ‘giallista’. Dostoevskij ha scritto storie di suspense – vale a dire storie in cui è tangibile un senso di minaccia...CONTINUA...