Categoria: castelvecchi

Stefan Paul

Arturo Toscanini

Quando nel 1935 Paul Stefan pubblicò il suo libro, Arturo Toscanini, pur alle soglie dei settant'anni, era ancora in piena attività. Due anni dopo avrebbe iniziato a dirigere la NBC Orchestra e si sarebbe ritirato soltanto nel 1954. Potremmo quindi pensare ad una biografia incompiuta e in un certo senso è così; ma appare evidente che il musicologo austriaco ha voluto privilegiare il ritratto dell'uomo Toscanini, una sorta di profilo artistico e la descrizione di un modello di moralità che poteva prescindere da una precisa cronologia di avvenimenti e di dati biografici. Del resto lo stesso Stefan...CONTINUA...

Santoro Giuliano

Breaking Beppe. Dal Grillo qualunque alla guerra civile simulata

“Breaking Beppe”, il libro di Giuliano Santoro pubblicato all’indomani del successo elettorale di Renzi alle Europee, non si limita ad indagare vita e miracoli del movimento 5 stelle e dei suoi due guru, ma di fatto volge lo sguardo a tutta la politica italiana. La tesi di fondo è che la “storia di Beppe Grillo e del Movimento che ha fondato e che – tecnicamente - possiede è una storia che ne contiene molte altre” (pag. 8). Tesi che conduce ad una conclusione apparentemente provocatoria: se vero che i pentastellati nell’occasione delle ultime elezioni hanno sbagliato strategia politica e hanno...CONTINUA...

Zweig Stefan

Dostoevskij

Ho letto "Magellano". Ho letto "Erasmo da Rotterdam". Ho letto "Maria Stuarda". Tre delle numerose biografie scritte da Zweig. Lavori complessi, affascinanti, storicamente dettagliati in cui la vita, le gesta e le opere di ogni personaggio vengono celebrate, analizzate e raccontate con la maestria che solo un autore acuto e penetrante come Stefan Zweig possiede. Eppure devo ammettere che con "Dostoevskij" lo scrittore austriaco è andato oltre. Questo libro, infatti, non è propriamente una biografia ma un vero e proprio studio delle vicende esistenziali, e per questo anche artistiche, di Fëdor Michajlovič...CONTINUA...

Dècina Maurizio Matteo

Goodbye Telecom

“Goodbye Telecom” non è soltanto un pamphlet ma piuttosto il racconto di vicende viste molto da vicino. E non potrebbe non essere così se pensiamo che Maurizio Matteo Dècina è vicepresidente dell’Associazione degli azionisti di Telecom Italia, referente dei tanti piccoli investitori concretamente truffati da una banda di capitalisti all’italiana. In altri termini la storia di come dei predatori travestiti da “capitani coraggiosi” abbiano spolpato un’azienda con grandi potenzialità, danneggiando circa 600mila piccoli azionisti che pure detengono oltre il 50% del capitale, ma che a causa della normativa...CONTINUA...

Marchetti Matteo, Sappino Luca

Le potenti intese. Enrico e Gianni Letta, una famiglia bipartisan

C’è una parola ricorrente nel libro “Le potenti intese. Enrico e Gianni Letta”, nella brillante presentazione di Alessandro Gilioli, e quindi nelle relative recensioni fino ad ora pubblicate: democristiano. Anzi, ci permettiamo di riportare proprio un passaggio tratto dalla prefazione che spiega molto bene cosa stia a significare il riferimento alla Democrazia Cristiana, ufficialmente morta ma tutt’ora madre prolifica: “Intendendo per democristiano, più che un partito, un metodo: un insieme di prassi basate sull’inclusione, la spartizione, l’arrotondamento degli spigoli, la coltivazione dei rapporti...CONTINUA...

Tronci Duccio

Chi comanda Firenze

Devo ammettere che leggere fin dalla prima pagina di “Chi comanda Firenze” le parole “poteri forti” inizialmente non mi ha ben disposto: ho sempre pensato sia un’espressione per lo più imprecisa, usata spesso da personaggi in vena di fisime cospirative; e quindi non certo l’esordio più gradito per poi immergersi nelle trame opache della politica fiorentina e nazionale. In realtà bisogna dare atto all’autore, il giornalista Duccio Tronci, di aver poi spiegato con precisione quali sono questi poteri e soprattutto come si sono mossi o sono stati mossi all’interno del cosiddetto palazzo. L’inchiesta...CONTINUA...

Nalbone Daniele, Russo Spena Giacomo

Ripuliti

“Pronto, so’ Fabio de Roma e  ve volevo dì che so’ un fascio da panico!”. Inizia così il libro  “Ripuliti. Postfascisti durante e dopo Berlusconi”, con la frase di un finissimo ascoltatore di Radio Radicale che in quei giorni -  era il 1993 al tempo del ballottaggio tra Rutelli e Fini -  aveva lasciato aperti i microfoni e mandava nell’etere deliri di ogni risma. Già il titolo “Ripuliti” non presuppone una particolare benevolenza verso la destra dei neofascisti che, in parte diventati post-fascisti, hanno colto l’opportunità, dopo anni di ghetto, di arrivare nelle stanze del potere: sono frammenti...CONTINUA...

Cazzato Giampiero

Il custode

Prima di aver letto “Il custode” non conoscevo il giornalista e scrittore Giampiero Cazzato e quindi davvero non saprei dire se la sua recente collaborazione a quotidiani e periodici dell’area di sinistra antagonista, ora extraparlamentare, risponda in pieno alle sue idee politiche e i suoi articoli abbiano o non abbiano mostrato una particolare ortodossia falce e martello. Certo è che questa ortodossia non appare presente nel “Custode”, il libro che è biografia politica di Giorgio Napolitano ed anche sintesi, fino al novembre 2011, dell’attività di Presidente della Repubblica alle prese con la...CONTINUA...

Visca Lucia

Propaganda. L’origine della più potente loggia massonica

La bibliografia sulla P2 e sulla massoneria, deviata e non, è indubbiamente ampia, ricca di tomi approfonditi. Meno presente tra gli scaffali delle librerie semmai sono opere che, in attesa di ulteriori istant book che ci raccontino della P3, P4, Papa, Bisignani, Letta zio, sappiano offrirci una sintesi plausibile del malaffare e delle trame occulte connaturate alla nostra Italia gelatinosa. “Propaganda”, titolo che nasce da una semplice constatazione (“se è esistita la P2, se è vero che esistono le P3 e la P4, non può che esserci stata anche la P1”), non si propone come un compiuto libro di storia...CONTINUA...

Franchi Gianfranco

Trilogia dell’identità (Disorder-Pagano-Monteverde)

Dopo vari anni Franchi porta a compimento la sua “Trilogia dell'identità”, comprendente "Disorder. Unknown pleasures", "Pagano" (editi da Il Foglio, di Piombino) e "Monteverde" (il cui titolo in bozze era "New Order", edito da Castelvecchi). “Trilogia dell'identità”, definizione che mi era rimasta impressa, senza sapere dove l'avessi letta, poi lo stesso autore mi ha detto che era stato lui a coniarla, in “una qualche intervista”: qui. (aggiornamento 2019: ora non più disponibile) I tre romanzi si possono leggere come un unico viaggio del/i protagonista/i...CONTINUA...