Categoria: corruzione

Alberti Vittorio V.

Pane sporco

“Pane sporco” segue a ruota “Il papa gesuita”, “Corrosione” – opere sempre di Vittorio V. Alberti - e, sotto una prospettiva parzialmente diversa e tutta italiana, torna su una piaga che da tempo immemorabile infetta la nostra società: l’espressione l’ha infatti usata papa Francesco “riferendosi alla corruzione, ovunque essa si trovi, in tutte le istituzioni, compresa la sua […] Questo pane sporco porta dritto al rafforzamento delle mafie: è, insomma, il punto di raccordo perfetto tra corruzione e mafia” (pp.54). Non certamente un’analisi limitata alla sfera penalistica e agli art.318-322 del codice...CONTINUA...

Ponti Marco

Sola andata. Trasporti, grandi opere e spese pubbliche senza ritorno

Qui in Italia, quando si azzarda qualche critica alle “Grandi opere”, bisogna spesso mettere le mani avanti e precisare che non siamo estremisti di sinistra, che non siamo simpatizzanti degli anarcoinsurrezionalisti e via dicendo. Quindi, anche nel presentare “Solo andata”, ci viene naturale ricordare che l’autore, Marco Ponti, già professore ordinario al Politecnico di Milano, è uno stimato studioso di economia del trasporti, oltretutto già collaboratore dell’Istituto Bruno Leoni (“Tav: Le ragioni liberali del no”), non propriamente un ricettacolo di sovversivi. Concetto simile lo possiamo  leggere...CONTINUA...

Turkson Peter K.A., Alberti V. Vittorio

Corrosione

È molto probabile che il titolo “Corrosione” invece di “Corruzione” sia stato  frutto di una scelta meditata. Se è vero che il dialogo tra Vittorio V. Alberti e il cardinale Turkson, oggi alla guida del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale, affronta proprio il tema della corruzione, l’ottica della Chiesa infatti non è limitata alle premesse e alle conseguenze di un reato, ma si apre a prospettive molto più ampie, coinvolgendo anche i sistemi della legislazione, del governo, della finanza, dei servizi pubblici e i sistemi di valori che li ispirano: coerente uno sviluppo dell’argomento che,...CONTINUA...

Lillo Marco

Di padre in figlio. Le carte inedite del caso Consip e il familismo renziano

Forse potrà sorprendere qualche lettore ma uno dei primi politici a finire sotto il tritacarne di Marco Lillo, col suo “Di padre in figlio”, è proprio Beppe Grillo, artefice poco accorto – come spesso gli capita – di una sparata contro la stampa e contro un Renzi, a suo dire, poco solidale con babbo Tiziano. Mentre “chiude gli occhi di fronte lo scandalo Consip” (pp.31). Del Bomba, qualcuno avrà colto, abbiamo una pessima opinione e quindi lungi da noi volerlo difendere dalle critiche di Beppe Grillo. Nel caso specifico però Marco Lillo, che pure ha investigato in profondità nelle magagne del cosiddetto...CONTINUA...

Davigo Piercamillo

Il sistema della corruzione

Piercamillo Davigo, al momento di lasciare l’incarico di Presidente dell’ANM, ha affermato che negli ultimi dodici mesi “un capitolo drammatico è stata l’interlocuzione con la politica, per la loro totale inaffidabilità: sono arrivati a stracciare un accordo scritto senza rendersi conto che così stracciavano la loro credibilità. Discutere con interlocutori inaffidabili è difficile. Non sanno quello che fanno”. Di questa inaffidabilità, ed anche di una crassa ignoranza e di una protervia che sfiora il ridicolo, possiamo leggere nell’ultimo libro del magistrato, riflessione puntuale su un sistema...CONTINUA...

Autori Vari

UBS-Lugano. 633369 “Protezione”

Non sappiamo se andrà a buon fine la proposta di dedicare una via milanese a Bettino Craxi. In ogni caso l’iniziativa del sindaco Sala ci ha ricordato quanto sia ancora controversa la figura del leader socialista morto latitante ad Hammamet; nonostante le sue responsabilità legate al sistema tangentizio e le condanne passate in giudicato per corruzione e finanziamento illecito di partito. Va detto che da tempo molte pubblicazioni storico-politiche, o presunte tali, tendono a celebrare le virtù di Craxi presentandolo come statista di grande intuito e di solido riformismo. Dovremmo sapere che la...CONTINUA...

Abbate Lirio, Lillo Marco

I Re di Roma. Destra e sinistra agli ordini di mafia capitale

Giuliano Ferrara all’indomani dell’arresto del Cecato aveva dato subito la sua interpretazione di Mafia Capitale: “Dove sono i morti? Se c’è la mafia, voglio i morti sul selciato. Sennò che mafia è?”. Concetto ribadito poche settimane dopo proprio durante una trasmissione radiofonica dedicata al nuovo libro inchiesta di Marco Lillo e Lirio Abbate: “Non ho voglia di partecipare a una trasmissione stercoraria. Ciò che ha detto adesso Marco Lillo è rovistare nella merda, le destinazioni d’uso, il piccolo appalto. Non mi piacciono queste cose qui. La mafia a Roma non esiste e questo lo hanno capito...CONTINUA...

Autori Vari

Dossier don Verzé

I funerali rappresentano spesso l’occasione per magnificare oppure per edulcorare quanto combinato in vita dal defunto; e a quanto pare anche nel caso di Don Verzé la prassi è stata rispettata. Così si è espresso, il 2 gennaio 2012, il vescovo di Verona, mons. Zenti, in occasione del funerale del discusso prete: “In lui un eccesso di amore per i malati”. Vittorio Sgarbi, in vena di difendere i sacerdoti alla sua maniera e che poco prima si era lasciato andare ad una sua performance (“Erano i ragazzini a farsi toccare da Don Gelmini”), su Don Verzé ha aggiunto: “ha sempre fatto del bene e chi gli...CONTINUA...

Autori Vari

Dossier Craxi

“Io non ci sto, sono pronto a morire per Berlusconi e per questo ho firmato le mie dimissioni, come sono già morto una volta per Craxi”: così l’On. Sergio Pizzolante al momento di transitare nel “nuovo” centrodestra di Alfano (Fonte: Corriere della sera del 29 settembre 2013). Facile intuire che un “Dossier Craxi” al morituro in questione possa risultare indigesto, magari non da farlo morire per una terza volta ma di sicuro tale da fargli girare parecchio i coglioni. Difatti il dossier dedicato a Benedetto Craxi, detto Bettino, rispecchia in pieno le scelte editoriali della Kaos, già rilevate con...CONTINUA...

Barbacetto Gianni, Maroni Marco

Excelsior. Il gran ballo dell’Expo

Dopo i fatti del primo maggio 2015 - la devastazione di Milano ad opera del black bloc – parte della stampa e dei media ci hanno informato che le critiche all’Expo vogliono dire foraggiare il teppismo. Insomma un po’ quello che succedeva e succede per la Tav Torino – Lione. Sei contrario all’opera? Allora vuol dire che sei un cavernicolo e di fatto sostieni il terrorismo dei No-Tav. Ugualmente – dicono sempre questi organi di stampa e chi ci crede o fa finta di crederci - se hai criticato e critichi la kermesse milanese, non importa per quale motivo, ti devi assumere la responsabilità morale di...CONTINUA...