Categoria: Friedrich Nietzsche

Bene Carmelo

Contro il cinema

Che cosa significa essere un uomo di spettacolo, che però aborre lo spettacolo? O un artista totale in mezzo al suo disfarsi di se stesso? Che cosa significa essere un pensatore acuto, un brillante affabulatore e al tempo stesso disprezzare il pensiero, quando si fa racconto e spiegazione? Che cosa significa fare film, e disprezzare il cinema? Troviamo la risposta a queste domande in questo libro d’interviste a Carmelo Bene,  uscito per Minimum fax nel 2011, Contro il cinema, e curato da Emiliano Morreale,  libro che ci dà un’ulteriore prova dell’estrema consapevolezza dell’artista...CONTINUA...

Young Damon

Filosofia in giardino

L'abbinamento di filosofia e giardini (non necessariamente giardinaggio) potrà apparire insolito, tutt'al più idea furba per un titolo ad effetto. In realtà Damon Young, con questo suo libro ci ha dimostrato che di insolito non c'è nulla ed anzi, proprio in virtù di un contesto che combina gli enigmi della natura e dell'umanità, "il discorso filosofico investe tanto sul giardino" (pp.13). Nel caso poi di "Filosofia in giardino" possiamo parlare di divulgazione nel senso più positivo del termine: l'autore ha scritto dei ritratti filosofici che, oltre a non risultare banali, procedono in maniera...CONTINUA...

Feliciani Giovanni

Vivere al ritmo della radicalità nella storia

Nell'introduzione al suo ultimo libro Giovanni Feliciani scrive che la sua vita "è una Filosofia", quindi un "voler vivere la filosofia", sottolineando inoltre che "un filosofo non solo vive per sé ma anche per gli altri" (pp. 9). Forse bisogna proprio partire da queste prime parole per azzardare una definizione di "Vivere al ritmo della radicalità nella storia", non soltanto un titolo ma anche rivendicato obiettivo della propria esistenza. Pagine che contengono molte esclamazioni, molto "io", ovvero quel tanto da far pensare subito ad una sorta di diario filosofico o biografia intellettuale con...CONTINUA...

Jünger Ernst

Trattato del ribelle

“Il Ribelle è il singolo, l’uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché sopravviva in lui qualche purezza, tutto diventa semplice.” (p. 114).   Venuto alla luce pochi anni dopo il secondo conflitto mondiale, nel momento in cui gli assetti del mondo si erano ristabiliti ed era chiaro a tutti quali fossero i nuovi equilibri e i nuovi...CONTINUA...