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Friedrich Nietzsche
Sarà banale dirlo ma il rapporto con un libro comincia dal titolo. Esso sintetizza l’opera, ne rappresenta l’ingresso, permette un primo contatto. Così questo libro di poesie di Luigi Siviero ha un titolo che condensa la visione del suo autore, ne fonda l’operazione come esito che definirei concettuale, “Un’astrazione linguistica dai toni freddi”, edito dalle Edizioni Montag nel febbraio del 2019.
Potrebbe essere una definizione di questa poesia, che, se tende all’astrazione, ci restituisce con freddezza una sorta di reportage del caos linguistico operante nel nostro tempo. Questo libro si rivela...CONTINUA...
Nell’analizzare un poeta come Rimbaud, il compito del critico è più che mai arduo e non si tratta solo di una questione legata all’ermeneutica dei testi. Bonnefoy lo sa bene, in questo libro "Rimbaud. Speranza e lucidità", che raccoglie quasi mezzo secolo di studi da lui dedicati a colui che Verlaine ribattezzò “l’uomo dalle suole di vento”. Troppa mitologia...CONTINUA...
Che cosa significa essere un uomo di spettacolo, che però aborre lo spettacolo? O un artista totale in mezzo al suo disfarsi di se stesso? Che cosa significa essere un pensatore acuto, un brillante affabulatore e al tempo stesso disprezzare il pensiero, quando si fa racconto e spiegazione?
Che cosa significa fare film, e disprezzare il cinema?
Troviamo la risposta a queste domande in questo libro d’interviste a Carmelo Bene, uscito per Minimum fax nel 2011, Contro il cinema, e curato da Emiliano Morreale, libro che ci dà un’ulteriore prova dell’estrema consapevolezza dell’artista...CONTINUA...
L'abbinamento di filosofia e giardini (non necessariamente giardinaggio) potrà apparire insolito, tutt'al più idea furba per un titolo ad effetto. In realtà Damon Young, con questo suo libro ci ha dimostrato che di insolito non c'è nulla ed anzi, proprio in virtù di un contesto che combina gli enigmi della natura e dell'umanità, "il discorso filosofico investe tanto sul giardino" (pp.13). Nel caso poi di "Filosofia in giardino" possiamo parlare di divulgazione nel senso più positivo del termine: l'autore ha scritto dei ritratti filosofici che, oltre a non risultare banali, procedono in maniera...CONTINUA...
Nell'introduzione al suo ultimo libro Giovanni Feliciani scrive che la sua vita "è una Filosofia", quindi un "voler vivere la filosofia", sottolineando inoltre che "un filosofo non solo vive per sé ma anche per gli altri" (pp. 9). Forse bisogna proprio partire da queste prime parole per azzardare una definizione di "Vivere al ritmo della radicalità nella storia", non soltanto un titolo ma anche rivendicato obiettivo della propria esistenza. Pagine che contengono molte esclamazioni, molto "io", ovvero quel tanto da far pensare subito ad una sorta di diario filosofico o biografia intellettuale con...CONTINUA...
“Il Ribelle è il singolo, l’uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché sopravviva in lui qualche purezza, tutto diventa semplice.” (p. 114).
Venuto alla luce pochi anni dopo il secondo conflitto mondiale, nel momento in cui gli assetti del mondo si erano ristabiliti ed era chiaro a tutti quali fossero i nuovi equilibri e i nuovi...CONTINUA...
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