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Internet
Poco più di due anni fa, all’indomani della pubblicazione del romanzo “La casa degli anonimi”, scrivevamo di un’opera che si prestava a più livelli di lettura, “difficilmente assimilabile ad un genere letterario definito” e “con un finale del tutto aperto”. Premessa appunto a “L’ultimo...CONTINUA...
“«Ascoltate! Anche adesso la stoltezza vi serra le palpebre, mentre desiderate secondo il dettame della merce! Ma è la città stessa che soccombe al Sommo Tempio, convinta che saranno sempre altri a cadere nell’abisso, e folle concima la Nepente, fino algiorno in cui ne sarà divorata. In verità vi dico: chi vive da insetto morirà da insetto»” (pag. 25)
I giorni della nepente è l'opera d'esordio di Matteo Pascoletti...CONTINUA...
Di questi tempi si fa un gran parlare dell’uso sconsiderato della rete, dei cosiddetti “webeti”, con tutte le diffamazioni che ne conseguono, di proposte di censura governativa più o meno mascherata. In proposito il prof. Gustavo Zagrebelsky, intervistato per il Fattoquotidiano, ha ricordato proprio le cosiddette fake news: “Le bufale del Web sono così dozzinali che chi ha un minimo di conoscenza può facilmente respingerle, perché quella è una comunicazione orizzontale: verità e bugie, spesso anonime o firmate da ignoti, non hanno autorevolezza e si elidono reciprocamente. Invece la somma delle...CONTINUA...
Nonostante sia una lettura piacevole e anche istruttiva ho il sospetto che quest’ultimo saggio di Umberto Eco, “Pape Satàn Aleppe”, edito dalla nuova casa editrice La nave di Teseo, all’indomani della sua morte, non verrà annoverato fra le opere più importanti del grande intellettuale. Ho detto saggio ma si tratta di una raccolta di scritti giornalistici, pubblicati sull’Espresso nella sua famosa rubrica “La Bustina di Minerva”. Gli scritti non sono ordinati cronologicamente ma per tematiche.
Raccolta ponderosa, forse persino troppo...CONTINUA...
Una delle chiavi di lettura del romanzo “La casa degli anonimi” la possiamo trovare subito nella dedica “Al connettivismo”. Dedica ad un movimento letterario nato ufficialmente da poco più di dieci anni e che – leggiamo da wikipedia – “sulla scia del cyberpunk, si propone di coniugare estrapolazione scientifica e speculazione sociale in una sintesi che non disdegna le sperimentazioni tipiche dell'avanguardia”: in altri termini una letteratura che sappia mettere in relazione l’universo scientifico e quello umanistico. E’ probabile che Giovanni Agnoloni non abbia inteso scrivere il romanzo con lo...CONTINUA...
Maurizio Gianotti, a leggere bene il suo curriculum, è uno che di televisione ne capisce, non fosse altro che, dopo essere stato autore di noti programmi, adesso è pure impegnato ad insegnare teoria e tecnica del linguaggio radiotelevisivo. Il suo “La Tv al tempo del web 2.0”, immagino senza pretese di particolare completezza, è quindi frutto di un’osservazione non meramente accademica ma nata proprio all’interno degli studi televisivi e in quelle stanze dove si inventavano i futuri grandi successi televisivi. E spesso le grandi oscenità che hanno mandato definitivamente in pappa il cervello dei...CONTINUA...
Celebre per Ringu e Dark Water, due horror che hanno trovato fortuna (e conseguenti remake in salsa americana) ben oltre i confini del Giappone, il regista nipponico Hideo Nakata torna a dirigere un film di produzione occidentale dopo la poco fortunata esperienza di The Ring 2. I segreti della mente, titolo fantasiosamente adattato dall’originale e ben più calzante Chatroom, si discosta un pochino dal genere orrorifico privilegiato da Nakata, per andare a solcare i territori del thriller psicologico che sfocia...CONTINUA...
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