Categoria: Marcos y Marcos

Caponetti Giorgio

La carta della regina

La regina del titolo è una regina vera. Si chiama Adelasia o Adelaide o Azalaïs o Adelasia Incisa del Vasto. E' vissuta tra la fine dell'XI e gli inizi del XII secolo. Una figura un po' lontana e dimenticata anche se il suo ruolo, nella storia, è stato quanto meno rilevante. Fu la terza moglie di Ruggero I d'Altavilla, gran conte di Sicilia e Calabria, madre di Ruggero II e quindi bisnonna del celeberrimo Federico II. Sposando Ruggero I, Adelasia lasciò la sua terra d'origine, il Monferrato, e come molti settentrionali del tempo, giunse nella ricca ed ospitale Sicilia. Aiutata dal destino e possedendo...CONTINUA...

Günday Hakan

A con Zeta

"A con Zeta" (titolo originale "AZ") è un romanzo inconsueto. L'ho trovato stupefacente ma anche grottesco, sproporzionato ma anche cinico, impertinente ma anche molto amaro. In certe scene mi è sembrato di ritrovare tracce di Tarantino, in certe altre un fumettone a tinte forti, in altre ancora è quasi trash. Insomma una mescolanza sicuramente molto stravagante ma, tutto sommato, ben concepita capace di lasciare il lettore costantemente in bilico tra l'ammirazione e il raccapriccio. Alla fine, comunque, penso che Hakan Günday, scrittore di sangue turco nato a Rodi nel 1976, si possa leggere con...CONTINUA...

Caponetti Giorgio

Due belle sfere di vetro ambrato

"Due belle sfere di vetro ambrato" è sicuramente un romanzo piacevole. Ed è anche un romanzo molto accessibile perché si legge con una certa leggerezza e rapidità. La sensazione è che non solo il libro in sé sia divertente ma che anche il suo autore, il professor Caponetti, si sia divertito a scriverlo. La storia prevede che il lettore viaggi nel tempo: si va dall'anno 2010 agli anni che vanno dal 1457 al 1496. Il legame che unisce il presente al passato potrebbe sintetizzarsi in quelle "due belle sfere di vetro ambrato" che, secondo quanto narra la leggenda della famiglia Pàvari, conterebbero...CONTINUA...

Toews Miriam

Mi chiamo Irma Voth

Nel 2007 Miriam Toews ha debuttato come attrice nel film messicano "Luz silenziosa", diretto da Carlo Reygadas. La pellicola è stata girata a Cuauhtémoc, città del Chihuahua, una regione nel nord del Messico, e racconta le vicende di una comunità menonnita del luogo. La lingua parlata nel film è il Plattdeutsch o basso tedesco, l'idioma utilizzato abitualmente dai menonniti. Evidentemente non è proprio un caso che "Mi chiamo Irma Voth" sia ambientato...CONTINUA...

Menéndez Salmón Ricardo

Derrumbe

Il Male ha una sua logica. Orribile e spesso inspiegabile, ma concreta e tangibile. Soprattutto quando viene incarnato da esseri umani che agiscono per distruggere e terrorizzare. La letteratura ha generato i suoi mostri, gli incubi umani ne partoriscono altri eppure, sempre più spesso, la realtà sa essere più spaventosa e crudele di quanto possa concepire la nostra immaginazione. Siamo quasi "abituati" a convivere con il terrore ma aver terminato la lettura di "Derrumbe", il romanzo di Ricardo Menéndez Salmón che esplora nel profondo alcune forme di terrore, proprio nel giorno in cui a...CONTINUA...

Cavina Cristiano

Nel paese di Tolintesàc

La mitologia non è sempre e non è necessariamente legata a divinità e creature affini. La mitologia, qualche volta, nasce dalla mente e dai ricordi di una nonna che irriga l'infanzia del nipote con racconti e personaggi incredibili. E così basta poco al nipote per immaginare e trasferire tante e tali figure ed accadimenti in un cosmo fatto di eroi, avventure e sogni. Ed è per questo che leggere "Nel paese di Tolintesàc" ha significato tornare nel paese di Cavina e nella casa della sua infanzia. Un viaggio spazio-temporale tra facce che ho potuto facilmente immaginare e vite che sanno fondare...CONTINUA...

Cavina Cristiano

I frutti dimenticati

A Casola Valsenio, il paese di Cavina, ogni anno, durante il terzo fine settimana di ottobre, viene organizzata la Festa dei Frutti Dimenticati. Lì è possibile trovare dei prodotti, al naturale o lavorati, che il mercato tradizionale ha scelto di bypassare per comodità o convenienza. Sono frutti antichi, preziosi, rari, faticosi da coltivare e poco remunerativi. Per questo è facile perderne le tracce: azzeruole, giuggiole, pere volpine, cotogne, mele della rosa, sorbe, corbezzoli, nespole. Con un parallelismo semplice ed efficace Cavina si associa ai frutti dimenticati. Lui, nato da un padre...CONTINUA...

Cavina Cristiano

Un’ultima stagione da esordienti

Anche per il suo terzo romanzo Cristiano Cavina resta a Casola Valsenio, il piccolo paese in provincia di Ravenna dove è nato e vive. Credo che la maggior parte degli uomini italiani (e non solo) si ritroverebbero perfettamente in ogni frase, in ogni espressione e in ogni passaggio del romanzo. Perché la maggior parte degli uomini italiani (e non solo), come Cavina, da ragazzini hanno giocato partite di calcio lunghe una giornata, di quegli incontri mitici ed irripetibili tanto simili, ai loro occhi, alle partite più importanti del campionato, coi tiri e i goal proprio uguali a quelli del calciatore...CONTINUA...

Cavina Cristiano

Alla grande

Cristiano Cavina è nato a Casola Valsenio. Ed è proprio a Casola Valsenio che è nato (esattamente il 29 maggio 1974 come Cavina) anche Bastiano Casaccia, detto Bla, l'eroe undicenne protagonista principale ed io narrante di “Alla grande”, romanzo d'esordio di Cavina. Un libro brillante, colorato, divertente. Pieno di super eroi, di avventure, di sogni ad occhi aperti e di una miriade di storie fantastiche, infarcite di invenzioni di ogni genere. Perché, come spiega Bla: “Una qualunque storiella, se la raccontavo bene, era quasi vera. Ma se la gonfiavo a dovere nei punti giusti, allora...CONTINUA...

Cavina Cristiano

Scavare una buca

“Nessun lavoro ammazza la gente. Ci sono le persone a farlo. E se non sono gli altri, lo fanno da sole. Questo mestiere non è peggio di un altro. E nemmeno meglio. Ma certi lavori sono diversi. Scavare una buca dentro una montagna è diverso”. Coltivare una cava. Sembra un paradosso in termini. Eppure è così. La cava di gesso si coltiva come un pezzo di terra. Non ci sono aratri a scavare ma enormi perforatrici che penetrano in profondità e portano alla luce materiale sepolto da millenni. E' questo il lavoro che svolge il protagonista del quinto romanzo...CONTINUA...