Categoria: morte

Ermanno Olmi

È morto all'ospedale di Asiago lunedì 7 maggio il regista bergamasco Ermanno Olmi. Malato da tempo, era ricoverato da alcuni giorni nella struttura della cittadina veneta. Aveva 86 anni. Numerosi i documentari realizzati tra il 1953 e il 1961, anno del suo secondo film "Il posto" che ottiene il premio della critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Da quel momento si susseguono tantissimi film e altrettanti premi, dalla Palma d'Oro vinta con "L'albero degli zoccoli" nel 1978, considerato da molti il suo capolavoro, al Leone d'argento del 1987...CONTINUA...

Volodine Antoine

Angeli minori

Non avevo mai letto niente di Volodine, prima di questo Angeli minori uscito per L’Orma un paio di mesi fa. Perché? Soprattutto, per quale motivo ho smesso di studiare il francese alle medie? Se avessi proseguito lo studio della lingua avrei potuto leggere questo libro in lingua originale alla sua uscita, 17 anni fa. Per la prima domanda la risposta è che erano stati pubblicati solo altri due libri di questo...CONTINUA...

Libri su Muhammad Ali

Nella notte tra il 3 e il 4 giugno 2016, in un ospedale di Phoenix, Arizona, è morto Muhammad Ali. Aveva 74 anni ed era da tempo malato di Parkinson. Classius Clay, questo il suo nome prima della conversione alla religione musulmana avvenuta nel 1964, era nato il 17 gennaio del 1942 a Louisville, in Kentucky. Ha iniziato a boxare appena dodicenne e nel 1960, durante le Olimpiadi di Roma, ha mostrato al mondo intero il suo valore conquistando l'oro. Da quel momento il nome di Classius Clay è entrato nella storia del pugilato e dello sport. Memorabili i suoi incontri contro Sonny Liston, contro Joe...CONTINUA...

Moresco Antonio

L’addio

Ci sono due città: la città dei vivi, la città dei morti. C'è uno sbirro morto che si chiama D'Arco, ha gli occhi bianchi e mille cicatrici. È lui a narrarci questa storia. C'è un uomo misterioso, Lazlo, che gli affida un incarico, e lui non può che accettare. C'è un canto che si leva ogni notte dalla città dei morti: è il canto dei bambini uccisi. C'è un bambino che non canta: è la guida per risolvere il caso. C'è un passaggio, dalla città dei morti a quella dei vivi, così come c'è per il viaggio contrario. C'è un'organizzazione criminale che uccide i bambini, sempre di più. C'è un Uomo di luce...CONTINUA...

Varvello Elena

L’economia delle cose

L'economia delle cose è la prima opera narrativa di Elena Varvello, una raccolta di racconti uscita nel 2007 per Fandango, candidata al Premio Strega e vincitrice di premi come il Bagutta Opera Prima. L'autrice aveva già pubblicato due raccolte poetiche, Perseveranza è salutare (Portofranco 2002) e Atlanti (Canopo 2004), oltre a racconti e interventi su quotidiani e riviste. Da allora le sue pubblicazioni si sono arricchite comprendendo anche la forma romanzo, ma oggi facciamo questo tuffo nel passato...CONTINUA...

Balzoni Piero

Come uccidere le aragoste

È andata così: quando seppi che sarebbe uscito il secondo libro di Piero Balzoni sperai che si trattasse di una raccolta di racconti, dato che la sua prima, Animali migratori (Edizioni La Gru, 2011) l'avevo assai apprezzata; quando lessi che era un romanzo rimasi un po' deluso, ma il titolo, Come uccidere le aragoste, mi rincuorava perché nominava animali e dunque segnava una continuità con l'opera precedente. La lettura del testo ha poi rivelato come anche...CONTINUA...

Nuzzolo Massimiliano

La felicità è facile

“La felicità è facile / La gioia è scritta sulla terra”, sono i versi di una canzone dei Talk Talk che danno il titolo e aprono questa raccolta di racconti dell'autore veneto Massimiliano Nuzzolo. Si indirizza subito chi legge/ascolta verso una scrittura di cui la musica è uno dei pilastri fondamentali; musica sia citata, e si va dai Led Zeppelin a Stockhausen, sia intesa come ritmo dato alla narrazione. Altro pilastro è il dialogo costante con gli autori le cui frasi sono messe in esergo ad...CONTINUA...

Stanghellini Arturo

Introduzione alla vita mediocre

Da tempo aspettavo il momento giusto per leggere questo libro, anni ormai, e il momento è arrivato all'inizio di questa estate, quando ho voluto dedicarmi un po' a tre autori pistoiesi del passato: Francesco Andreini, Policarpo Petrocchi, Arturo Stanghellini (ordine alfabetico e cronologico). Tutti e tre hanno l'onore della toponomastica cittadina, in quei modi diversi dovuti al sentire di chi nel tempo dette i loro nomi alle varie strade. Potrebbe essere interessante soffermarsi su tali dati, curioso cercare di capire, risalire ai vari periodi, ma qui c'è un libro che chiama, di cui c'è da scrivere...CONTINUA...