Categoria: nazismo

Lerchenwald Johann

H. Come Hitler vedeva i suoi tedeschi

Preceduto da un'acuta prefazione di Franco Cardini che pone l'accento sull'approccio del tutto nuovo che ci viene proposto, che mira ad offrirci l'immagine inusuale di un Hitler "umanamente comprensibile" e vero (che non vuol dire che vada assolto e perdonato per ciò che ha fatto ma che la forma narrativa può forse renderlo meglio decifrabile), questo breve romanzo di Johann Lerchenwald (J. Lerchenwald, H. Come Hitler vedeva i suoi tedeschi, pp. 245, Editoriale Jouvence, 2020) infrange a veder bene più di un tabù: innanzitutto...CONTINUA...

Barbarani Emilio

La via dei topi. Sulle tracce dei nazisti in Argentina

Devo anticipare che "La via dei topi. Sulle tracce dei nazisti in Argentina" non rientra esattamente nelle mie corde. Non amo questo genere di romanzi ma sono perfettamente consapevole che, al di là di me, ci siano moltissimi lettori interessati a una storia, complessa e ben costruita, che coinvolge consoli, servizi segreti, militari, massoni, personaggi in incognito, nazisti scampati alla loro stessa fine e altre strane figure storicamente esistite. Appena sotto il titolo, in copertina, è riportata la dicitura "romanzo storico". Sicuramente questo è...CONTINUA...

Bettauer Hugo

La città senza ebrei

"La città senza ebrei" è stato pubblicato, per la prima volta, nel 1922. Circa un secolo fa, per intenderci. Un secolo che somiglia a un giorno, più o meno. Perché se questo romanzo, con i dovuti adattamenti etnici, venisse pubblicato domani o "dopodomani", come dice il sottotitolo voluto da Bettauer, nessuno noterebbe la differenza. "La città senza ebrei", che l'autore austriaco racconta qui con sferzante arguzia, è Vienna. In molti definiscono profetico questo romanzo poiché Hugo Bettaeur, prima che la Storia arrivasse realmente a realizzarlo, aveva immaginato un tempo...CONTINUA...

Parisi Valentina

Una Mappa Per Kaliningrad

Se avete frequentato un qualsiasi tipo di liceo che tra le materie prevedeva filosofia, la città di Königsberg non vi sarà nuova. Un nome nascosto negli estremi meandri della vostra memoria, coperto di polvere e quasi illeggibile, ma non cancellato. Come mai? Semplicemente in quest’angolo di nord Europa, sulle sponde del freddo Mar Baltico, è nato e vissuto Immanuel Kant. Il grande filosofo che insieme al collega Hegel e a Manzoni con “I Promessi Sposi” occupa le prime posizioni nella classifica di autori che la scuola riesce a farci odiare maggiormente. Oggi la città ha ufficialmente cambiato...CONTINUA...

Grobéty Anne-Lise

Il tempo delle parole sottovoce

“Fu in una terra di colline perfette e di frutteti. In un borgo tranquillo, dove tutti si salutavano guardandosi dritto negli occhi. Fu tanto tempo fa: io ero ancora un bambino, e tutto mi sembrava irraggiungibilmente grande: il giardino di mio padre, il borgo, la scuola, il campo di calcio…” In uno sfondo sereno e tranquillo si svolge la vicenda di questo romanzo breve dalla prosa lirica e curata, dolcemente evocativa, permeata da un senso di nostalgia struggente. È...CONTINUA...

Di Cesare Donatella

Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo

Negare che le camere a gas siano mai esistite non è una semplice opinione. Così come non è una semplice opinione affermare che l'olocausto non ci sia mai stato. Confondere le opinioni e la libertà di espressione con la distorsione o la manipolazione di un fatto storico come la Shoah solo per difendere un'ideologia criminale è un errore pericolosissimo. Donatella Di Cesare, professoressa ordinaria di Filosofia teoretica alla Sapienza di Roma, attraverso il breve saggio "Se Auschwitz è nulla. Contro il negazionismo", pubblicato da Il Melangolo nel 2012, si addentra in una materia...CONTINUA...

Schneider Helga

Per un pugno di cioccolata e altri specchi rotti

Helga Schneider, notissima autrice de “Il rogo di Berlino" (Adelphi 1995) e “Lasciami andare, madre” (Adelphi 2001), ci presenta qui dieci racconti ambientati nella Germania degli anni Trenta e Quaranta, durante il nazismo e il terzo Reich e poi alla fine della guerra, quando Berlino è ridotta a un cumulo di macerie. Immagine emblematica che ben rappresenta la città è quella di un parco pubblico deserto...CONTINUA...

È morta Judith Kerr, la scrittrice sfuggita ai nazisti e autrice di libri per bambini

Aveva 95 anni Judith Kerr, scrittrice ebrea tedesca, naturalizzata britannica, sfuggita a soli undici anni dalle spire del nazismo e famosa soprattutto per i suoi libri per l'infanzia. Tra i suoi maggiori successi si possono ricordare "La tigre che venne per il tè" e la serie di fiabe illustrate sul gatto "Mog". La notizia della scomparsa...CONTINUA...

Schmitt Eric-Emmanuel

Il bambino di Noè

“Il bambino di Noè” è un racconto tenero e drammatico, commovente ed intenso come solo le esperienze e le sensazioni dell’infanzia e dell’adolescenza sanno essere. Joseph è un bambino ebreo di dieci anni che vive a Villa Gialla, in Belgio, e ogni domenica, col cuore in gola, partecipa a una specie di “sfilata” dei bambini sopravvissuti alla guerra e alla deportazione nazista e che ancora nessun genitore è venuto a prendere. Ogni domenica è per Joseph un’umiliazione, una preoccupazione e poi una delusione nell’attesa del beato...CONTINUA...

Dagerman Stig

Autunno tedesco

Germania, ottobre 1946, su incarico di un quotidiano di Stoccolma, un pressoché sconosciuto e giovane scrittore viene inviato a svolgere un reportage sulle condizioni di vita del popolo del paese sconfitto e ridotto a un cumulo di macerie. Il rapporto fra letteratura e sofferenza è sempre stato il punto focale dell’opera di Stig Dagerman, provetto genio della letteratura svedese degli anni a cavallo fra le due guerre precocemente scomparso, suicida a soli 31 anni. Dello strazio e la sofferenza per l’abbandono...CONTINUA...