Categoria: romanzo d’esordio

Uguccioni Claudio

Il purgatorio non è eterno

“Il saio aveva lo stesso odore del fieno che l’aveva protetto dallo sguardo delle belve […] Doveva soltanto aspettare, proprio come aveva fatto nei giorni scorsi in quella povera stalla, nutrire il corpo con l’odio verso i nemici del suo popolo e dissetarlo con la preghiera rivolta a Dio” (pp.7). Questo un breve estratto dall’altrettanto breve premessa al libro “Il purgatorio non è eterno” su cui campeggia “Montagne dell’Erzegovina, 10 febbraio 1945”. Giusto un indizio...CONTINUA...

Colombani Laetitia

La treccia

Non importa quale sia il continente in cui certe donne vivano. Non importa nemmeno quale sia il loro mestiere. Non conta la lingua che parlano o quanto guadagnino. Il coraggio di certe donne rimane identico a prescindere da tutto. E pure la loro caparbietà nel cercare una qualche forma di salvezza per sé, per i propri figli, per la propria famiglia, per la propria coscienza. Certe donne conoscono i miracoli e sanno come ottenerli, costi quel che costi. Ed è un po' questo il senso de "La treccia", romanzo d'esordio della regista e attrice francese Laetitia...CONTINUA...

Zandomeneghi Andrea

Il giorno della nutria

La nutria è un roditore originario del Sud America, introdotto in Europa e nel nostro paese per allevamenti da pelliccia. Essendo una specie piuttosto invasiva si è comportata come tale, e per questo ne vediamo oggi spesso esemplari lungo corsi d’acqua più o meno grandi. Il mio primo incontro con le nutrie fu a metà anni ‘90, a Firenze. Un piccolo gruppo nuotava placido nell’Arno e noi adolescenti ci chiedemmo cosa mai fossero, senza avere una risposta subitanea come può accadere oggi tirando fuori uno smartphone e premendo qualche tasto. La nutria, si diceva, è un roditore che...CONTINUA...

Cecconi Arianna

Teresa degli oracoli

C'è qualcosa di debole in questo romanzo. Qualcosa di troppo acerbo, forse. Qualcosa che attende di essere messo a fuoco in maniera più profonda e viscerale. D'altro canto siamo di fronte ad un'opera prima, almeno in senso letterario, visto che "Teresa degli oracoli" è il primo romanzo dell'antropologa Arianna Cecconi che, in precedenza, ha scritto per lo più testi legati alla disciplina che studia e che insegna. In verità evidenti segni di natura antropologica sono presenti anche in "Teresa degli oracoli", soprattutto nella dimensione legata ai sogni...CONTINUA...

Rossetti Alessandra

… Una donna… una vita

“Solo quando una persona è morta, si sa cosa realmente è stata”, così recita una frase di Pier Paolo Pasolini. Alessandra Rossetti è stata soprattutto una pittrice, una ceramista, un’insegnante d’arte e negli ultimi anni della sua vita una scrittrice. Per farvi capire la portata del personaggio in questione è sufficiente forse ricordare che il suo primo romanzo, autobiografico, questo “… Una donna… una vita”, edito da Montedit nel 2015, è stato pubblicato quando la sua autrice aveva già 89 anni. Una forza indomita e una necessità ferrea l’hanno animata fino all’ultimo, una forza straordinaria che...CONTINUA...

Trevisani Matteo

Libro dei fulmini

Il protagonista del romanzo di esordio di Matteo Trevisani (Libro dei fulmini, Atlantide 2017, Euro 20,00) è uno studioso di magia ed esoterismo e fa il giornalista culturale per una rivista per la quale si occupa di “musei abbandonati, chiese senza più storia, templi romani obliati”. Anche lui si chiama Matteo come l’autore, il quale egli stesso da sempre si occupa di esoterismo, scienze occulte e filosofia, forse più di un sospetto sulla nascita di un nuovo...CONTINUA...

Adler Katharina

Ida

La descrizione ufficiale dell'editore Sellerio relativa a "Ida" è la seguente: "Ida è Dora. La Dora di quello che è forse il più famoso caso clinico di Freud, fondamento della psicoanalisi e, in se stesso, testo narrativo eccelso, che segnò un fallimento che il dottore di Vienna non dimenticherà. Perché Ida dopo qualche mese aveva interrotto la terapia, rifiutando radicalmente la spiegazione fornita della sua «isteria»". Ida contro Freud, dunque. Chi si avvicina a questo libro si aspetta di conoscere e leggere il tormentato e fallimentare percorso di analisi clinica che...CONTINUA...

Bertocchi Carlo

Mezza luce mezzo buio, quasi adulti

“Sollevammo lo sguardo e con studiata lentezza lo volgemmo verso di lei. Era immobile con il gomito alzato appoggiato alla spalla di Billy, in quella posa sembrava una modella: la canottiera bianca, le gambe atletiche nude sotto gli shorts e le All Star rosse ai piedi che si accavallavano. A me pareva la versione romagnola di Daisy Duke. Sentii con chiarezza due potenti battiti. Uno era sicuramente il cuore. L’altro era molto più in basso. Si girò con lentezza molto più studiata della nostra e lasciò che i suoi occhi grigioverdi si prendessero le mie pupille, e anche tutto il resto. Un...CONTINUA...

Bonazzi Stefano

A bocca chiusa

“A quell’età, un ragazzino, dimentica presto tutto o quasi tutto, specialmente le cose spiacevoli” (pp.63). Questa la voce narrante presente nella prima parte del romanzo “A bocca chiusa”, che probabilmente, nel linguaggio di un’autentica critica letteraria, potrebbe venire ricondotta alla categoria di un narratore “interno non onnisciente”. Una prima persona non onnisciente e, nel caso specifico, ignara del futuro. Da lì a poco al ragazzino narratore e...CONTINUA...

Schoenewaldt Pamela

Straniera

Opi è un comune marsicano. Io sono marsicana. Molti non sanno nemmeno cosa sia e dove sia la Marsica, segno evidente che la mia terra sia sconosciuta ai più. Lo è da secoli, d'altro canto. Opi è un paese piccolissimo, abitato da quattrocento persone, più o meno. Un borgo molto caratteristico incluso nell'area protetta del parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Se dovessi immaginare Opi nella...CONTINUA...