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Trieste
Prima di entrare nella Risiera di S. Sabba sono stata costretta a fermarmi. In alto, a destra e a sinistra, i due alti muri grigi in cemento armato. Non potevo accedere a quel luogo come in qualsiasi altro. No. Ho dovuto rallentare e respirare e pensare. Stavo per entrare nell'unico campo di sterminio esistente in Italia. Stavo per guardare ciò che resta di un mondo che per diverse migliaia di persone ha rappresentato la distruzione allo stato puro. Ed è in quel cortile, tra quelle mura nude e rossicce, in quell'enorme spazio che è chiamato "La sala...CONTINUA...
“Parole parole parole. Sempre queste fottute parole, parole di cortesia, parole di convenienza, parole opportune o opportunistiche, parole che si inchinano o che impongono. Parole che cercano di trasmettere la polpa di noi e dicono solo la buccia. E io sempre a dirle, queste parole dannate.
A scuola ai ragazzi a mia madre a tutti”. CONTINUA...
Dopo vari anni Franchi porta a compimento la sua “Trilogia dell'identità”, comprendente "Disorder. Unknown pleasures", "Pagano" (editi da Il Foglio, di Piombino) e "Monteverde" (il cui titolo in bozze era "New Order", edito da Castelvecchi). “Trilogia dell'identità”, definizione che mi era rimasta impressa, senza sapere dove l'avessi letta, poi lo stesso autore mi ha detto che era stato lui a coniarla, in “una qualche intervista”: qui. (aggiornamento 2019: ora non più disponibile)
I tre romanzi si possono leggere come un unico viaggio del/i protagonista/i...CONTINUA...
Dopo la lettura di Monteverde mi sono sorte alcune domande, che ho puntualmente rivolto all’Autore e che adesso condivido con voi.
MM: Riguardo la struttura di Monteverde, io ho definito gli Interludi una sorta di “basso continuo”, non una vera cornice, ma certamente un buon accompagnamento per i racconti. Con questa struttura volevi in qualche modo riaccostarti alla tradizione letteraria italiana della novella?
GF: Decisamente. Ideando l’opera - la struttura dell’opera - avevo in mente di restituire...CONTINUA...
Una raccolta poetica che si snoda lungo l’arco di dieci anni non è solo esperienza estetica, ma diviene anche percorso esistenziale, presa di coscienza di sé e delle proprie capacità.
La poesia di Gianfranco Franchi è figlia di centinaia di influssi diversi, all’insegna dell’eclettismo,della sperimentazione e di una straordinaria capacità d’interiorizzare gli autori: dai grandi classici antichi e moderni (Ungaretti, Campana, Gozzano solo per citarne alcuni) agli artisti rock, soprattutto Ian Curtis.
La cultura di Franchi è vastissima...CONTINUA...
CAVALIERE D’ARTE E D’AMORE.
Frecce scoccate da un unico arco che si dirigono in tante, diverse direzioni.
A sperimentare, sondare, ricercare: questa la prima riflessione che suscita la raccolta di poesie “Ombra della fontana” di G.Franchi.
Una ricerca poetica - “arte...CONTINUA...
Un unico libro raccoglie due testi apparentemente molto diversi, in realtà legati da una sottile trama di richiami reciproci: costituiscono buona parte della produzione letteraria di Marisa Madieri, autrice dalla scrittura densa, concentrata, fine ed elegante, piena di grazia e d’umanità.
VERDE ACQUA
“Verde Acqua” è un diario racchiuso tra 1981 e 1984 nel quale la Madieri ricorda – ora che ha raggiunto...CONTINUA...
"A quasi sessant'anni dagli avvenimenti, le foibe e gli infoibati restano ancora una strage negata, esclusa dalla coscienza collettiva della nazione, una tragedia che emerge di quando in quando per essere oggetto assai più di polemiche e di contrapposte strumentalizzazione che di ricerca scientifica e di memoria comune". Così Gianni Oliva nell'introduzione al suo libro "Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell'Istria": l'autore, malgrado l'estrema complessità delle vicende e dei drammi che si sono sviluppati nel XX secolo al confine orientale dell'Italia, in meno di 200...CONTINUA...
Postnovecento. Svoltato il millennio, all’inizio di un’epoca che si colloca oltre il Postmoderno, nasce questa raffinata raccolta di poesie e prose di Patrick Karlsen.
Siamo in un’età proiettata verso un futuro incerto, che potrebbe contenere sia i germi dell’estrema disumanizzazione, sia evolvere, grazie alle tecnologie e alla scienza, verso l’universale benessere.
Coloro che vivono il Postnovecento sono da un lato gli epigoni di un secolo complesso, dall’altro...CONTINUA...
PREMESSA AL TESTO
“Il mio Carso” è un’opera assai frammentaria e dalla genesi piuttosto complessa, è utile quindi ripercorrerne le tappe.
La primissima idea di ambientare nel Carso un’opera venne a Slataper nel 1908-09, ma è solo nel 1910 che l’idea assume contorni più precisi e concreti.
Il primo brano che...CONTINUA...
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