Categoria: saggistica-trattatistica

Sapelli Giulio

L’inverno di Monti. Il bisogno della politica

I said to my soul, be still, and let the dark come upon you. Which shall be the darkness of God. T.S. Elliot “Ora è il più freddo degli inverni, quando si può piangere di sadica crudeltà allontanandosi sempre di più dalla giustizia comunicativa”(p.72) Che il governo Monti sia un’anomalia immagino risulti lampante anche agli occhi dei suoi più strenui sostenitori, non fosse altro per il modo in cui si è insediato, che definire inusuale è davvero un eufemismo. Però Monti serviva, serviva eccome, ci è stato detto da più parti: filosofi...CONTINUA...

Kapuściński Ryszard

L’altro

In questo breve libro di Kapuściński sono raccolti i testi di alcune conferenze che il giornalista e scrittore ha realizzato nel corso di tempi e luoghi diversi. Il tema principale, in ogni caso, è identico: l'altro. Avendo trascorso buona parte della sua vita in giro per il mondo, Kapuściński ha ben chiaro chi o cosa sia l'altro. Un po' perché ha visto e conosciuto persone che considerava “altri”, un po' perché è stato considerato “l'altro” in moltissime occasioni. “Ogni volta che l'uomo si è incontrato con l'altro, ha sempre avuto davanti a sé tre possibilità di scelta: fargli la...CONTINUA...

Cicconi Ivan

La Storia del futuro di Tangentopoli

Ci sono libri che una limitata schiera di “illuminati”- forse davvero troppo limitata - ha considerato indispensabili per l’importanza dei loro contenuti, ma che non sono più stati ristampati e ormai sono diventati introvabili. Uno di questi misteri dell’editoria italiana è rappresentato da “La storia del futuro di tangentopoli”. Si racconta che non pochi magistrati abbiano da subito considerato questo libro di Cicconi come un testo indispensabile da consultare periodicamente, anche al solo fine di chiarirsi le idee sulle raffinatissime manovre che, finita la stagione di “mani pulite”, hanno perpetuato...CONTINUA...

Divertito Stefania

Amianto. Storia di un serial killer

"Secondo me, è un esempio d’inganno perpetrato da mestatori ai danni di una popolazione ignara. La gente scende in piazza se ha paura di morire, e ha paura perché qualcuno ha detto anche una sola fibra di amianto può ucciderti. Una bufala. Dichiaro di non essere minimamente preoccupato. Francamente, fa quasi ridere”. Così scrive Rosalino Sacchi, già ordinario di Geologia nell’Università di Torino e – guarda caso - già responsabile degli studi geologici per il progetto Tav, in merito al pericolo amianto conseguente ai tanto contestati lavori per l’alta velocità in quel della Val di Susa. Sappiamo...CONTINUA...

Casadio Nevio

Sergio ti mando il fax! Un reporter romagnolo per Il Mattino di Napoli

Qualcuno di voi ricorderà “Nel silenzio un canto”, dove le tante storie presenti, bagaglio professionale del giornalista Nevio Casadio, a buon titolo erano state definite “romanzo tenero e violento di vita reale”. Veramente un bel libro, scritto con stile appassionato e lirico, caratterizzato da una letterarietà piuttosto inusitata presso la categoria dei giornalisti. Stile che non si è rivelato soltanto in occasione del citato “Nel silenzio un canto”, ma altresì durante la sua normale attività di cronista. Ne è esempio “Sergio ti mando il fax”, libro edito nel 1997, raccolta di articoli pubblicati...CONTINUA...

Griner Massimiliano

Piazza Fontana e il mito della strategia della tensione

Un titolo decisamente eloquente quello del libro di Massimiliano Griner. Parlare di “mito” chiarisce da subito come l’autore abbia voluto proporci una lettura eterodossa di quanto accaduto tra il 1969 e il 1974, periodo nel quale l’Italia è stata funestata da 4000 attentati e sei stragi: piazza Fontana, a Milano, presso la Banca dell’Agricoltura (12 dicembre 1969), la Freccia del Sud presso Gioia Tauro (22 luglio 1970),  Peteano (31 maggio 1972), la questura di Milano (17 maggio 1973), piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974), il treno Italicus (4 agosto 1974). Griner, con la sua opera edita...CONTINUA...

Nalbone Daniele, Russo Spena Giacomo

Ripuliti

“Pronto, so’ Fabio de Roma e  ve volevo dì che so’ un fascio da panico!”. Inizia così il libro  “Ripuliti. Postfascisti durante e dopo Berlusconi”, con la frase di un finissimo ascoltatore di Radio Radicale che in quei giorni -  era il 1993 al tempo del ballottaggio tra Rutelli e Fini -  aveva lasciato aperti i microfoni e mandava nell’etere deliri di ogni risma. Già il titolo “Ripuliti” non presuppone una particolare benevolenza verso la destra dei neofascisti che, in parte diventati post-fascisti, hanno colto l’opportunità, dopo anni di ghetto, di arrivare nelle stanze del potere: sono frammenti...CONTINUA...

Corrias Pino

Vita agra di un anarchico. Luciano Bianciardi a Milano

Non ricordo proprio dove avevo letto di “Vita agra di un anarchico” come del libro che meglio era riuscito a raccontare la vita di Luciano Bianciardi. Al di là di affermazioni con intenti promozionali, l’opera di Pino Corrias, che pare aver contribuito fin dalla sua prima edizione del 1993 alla progressiva riscoperta dell’autore grossetano, è un' autentica biografia con taglio giornalistico e quindi qualcosa di diverso rispetto gli interventi critici contenuti nei saggi di letteratura italiana. Le tre parti di “Vita agra di un anarchico”, Grosseto, Kansas, Milano e Uscita Rapallo, scandiscono la...CONTINUA...

Visca Lucia

Propaganda. L’origine della più potente loggia massonica

La bibliografia sulla P2 e sulla massoneria, deviata e non, è indubbiamente ampia, ricca di tomi approfonditi. Meno presente tra gli scaffali delle librerie semmai sono opere che, in attesa di ulteriori istant book che ci raccontino della P3, P4, Papa, Bisignani, Letta zio, sappiano offrirci una sintesi plausibile del malaffare e delle trame occulte connaturate alla nostra Italia gelatinosa. “Propaganda”, titolo che nasce da una semplice constatazione (“se è esistita la P2, se è vero che esistono le P3 e la P4, non può che esserci stata anche la P1”), non si propone come un compiuto libro di storia...CONTINUA...

Divertito Stefania

Toghe verdi

“Giornalismo è diffondere quello che qualcuno non vuole che si sappia, il resto è propaganda”. La citazione di Horacio Verbitsky è probabilmente una di quelle che meglio potevano funzionare  come premessa a “Toghe verdi”. L’editoria italiana, pur in una situazione nella quale i media generalisti, televisione e quotidiani, non brillano per indipendenza e per capacità di informare sui fatti per come sono realmente e non per come sono sbrigativamente raccontati nelle dichiarazioni dei soliti noti, sa proporci ogni tanto dei libri del tutto in linea col verbo di Verbitsky. Peccato che in Italia si...CONTINUA...