Cicconi Ivan

La Storia del futuro di Tangentopoli

Ci sono libri che una limitata schiera di “illuminati”- forse davvero troppo limitata - ha considerato indispensabili per l’importanza dei loro contenuti, ma che non sono più stati ristampati e ormai sono diventati introvabili. Uno di questi misteri dell’editoria italiana è rappresentato da “La storia del futuro di tangentopoli”. Si racconta che non pochi magistrati abbiano da subito considerato questo libro di Cicconi come un testo indispensabile da consultare periodicamente, anche al solo fine di chiarirsi le idee sulle raffinatissime manovre che, finita la stagione di “mani pulite”, hanno perpetuato e potenziato il sistema di tangentopoli. Uno dei tanti paradossi italiani: l’opera di un ingegnere...CONTINUA...

Ramsay Lynne

…E ora parliamo di Kevin

A volte usiamo una terminologia impropria per definire fatti e circostanze che sembrano esulare dal logico e dal razionale, da ciò che la nostra mente è disposta a decifrare o sopportare. Lo stesso meccanismo è utilizzato sovente per giudicare le persone e i loro comportamenti. Cosicché quando dobbiamo spiegarci gesti orientati a un male particolarmente efferato e apparentemente immotivato, definiamo chi lo compie, più spesso di quanto è immaginabile, uomo senz’anima. Eh sì perché un po’ superficialmente consideriamo l’anima come una sostanza non sostanza, come qualcosa di sganciato totalmente dalla materia, dalla ragione e - nonostante il secolo della psicanalisi...CONTINUA...

Divertito Stefania

Amianto. Storia di un serial killer

"Secondo me, è un esempio d’inganno perpetrato da mestatori ai danni di una popolazione ignara. La gente scende in piazza se ha paura di morire, e ha paura perché qualcuno ha detto anche una sola fibra di amianto può ucciderti. Una bufala. Dichiaro di non essere minimamente preoccupato. Francamente, fa quasi ridere”. Così scrive Rosalino Sacchi, già ordinario di Geologia nell’Università di Torino e – guarda caso - già responsabile degli studi geologici per il progetto Tav, in merito al pericolo amianto conseguente ai tanto contestati lavori per l’alta velocità in quel della Val di Susa. Sappiamo cosa sta succedendo: gran parte dei media racconta di due gruppi che si fronteggiano. Da una parte...CONTINUA...

Greer James

Fallire

Quando mi propongono di leggere un autore americano vado nel panico, o quasi. Non ho grande affinità con questa letteratura. Colpa mia? Probabile. Ma non riesco proprio a reggere certa retorica, certe speculazioni e quel gusto tutto a stelle e strisce di gonfiare le pagine di parole fino a renderle indigeste. Gli americani esagerano spesso, anche nello scrivere. Una sorta di (pre)giudizio di massima che, nel caso di Greer, sono stata costretta a rivedere in toto. Finalmente un'opera genuina, luccicante, schietta e travolgente. Inaspettata, anche. La copertina (anche quella dell'edizione originale) è pacata e lieve: puro spazio e una violetta dipinta ad acquerello. Non leggo mai i risvolti...CONTINUA...

Donoso José

Lucertola senza coda

"Lucertola senza coda” è un romanzo di José Donoso pubblicato postumo nel 2007. Pilar, la figlia dello scrittore cileno, lo ha rinvenuto tra i documenti e i testi che suo padre, morto nel 1996, aveva ceduto all’Università di Princeton. Il critico e scrittore Julio Ortega lo ha rivisto e corretto fino a dargli l’impianto attuale. Il protagonista e voce narrante di “Lucertola senza coda” è un pittore: Armando Muñoz-Roa. Vive a Barcellona ed ha preso da tempo le distanze dal gruppo degli informalisti di cui è stato fondatore ed insigne rappresentante per diversi anni. Il decadimento umano dei suoi colleghi pittori, le leggi del denaro che hanno corrotto l’arte rendendola puro mercanteggio lo hanno...CONTINUA...

Scorsese Martin

Hugo Cabret

Potere dell’immaginazione, della sua intrinseca capacità di generare mondi diversi, strabilianti universi e nuove cosmogonie. Potere della fantasia, del suo manipolare la materia che costituisce i sogni e renderla sostanza materiale, tangibile. Potere del sogno, delle sue infinite dimensioni che si sovrappongono e che costituiscono una terra altra, un dominio protetto e inaccessibile di cui l’arte spesso si serve per mezzo del suo geniale medium: l’artista.  La settima arte, la fabbrica dei sogni in tutta la sua fascinosa luminescenza dei primordi vive in Hugo Cabret, ultimo grande film  di Martin Scorsese, recente vincitore di 5 premi Oscar nelle categorie...CONTINUA...

Scalzi John

Morire per vivere

Da un po’ di tempo si sentiva parlare della Gargoyle, casa editrice specializzata in horror, pronta ad aprirsi anche ad altri generi letterari. Uno dei primi titoli che non contemplano vampiri, lupi mannari e mostri di origine umana è “Morire per vivere” di John Scalzi; e come esordio di una collana “”extra” si è rivelato di tutto rispetto. L’autore, fino ad oggi praticamente sconosciuto in Italia, negli USA è invece noto per la sua attività di giornalista, blogger ed anche come scrittore di fantascienza a partire dal 2005, anno in cui diede alle stampe “Old Man’s War” (titolo originale del nostro romanzo e primo capitolo di una fortunata serie con protagonista il vecchietto John Perry). Romanzo...CONTINUA...

Mari Michele

Io venìa pien d’angoscia a rimirarti

Qualche anno fa, nel quartiere Testaccio a Roma, il nuovo spazio “Macro Future” venne inaugurato con una collettiva, “Into me, out of me”, proveniente dal PS1 di New York: centoquaranta artisti tra i più rinomati nel panorama internazionale (da Marina Abramovic ad Andrès Serrano, da Valie Export a Chris Burden, dagli azionisti viennesi a Nan Goldin) chiamati a illustrare, con foto, installazioni e videoarte, il tema del corpo e della fisicità, attraverso temi come la sessualità e la riproduzione, l’aggressione e la violenza, i processi metabolici e organici. In generale era il corpo la materia prima usata dagli artisti, spremuto, strizzato, munto, variamente martirizzato per cavarne fuori...CONTINUA...

Couto Mia

Terra sonnambula

La guerra può avere una sua poetica? Evidentemente sì: Mia Couto fa poesia anche quando racconta paure, orrori, devastazioni, morte e violenza. "Terra sonnambula", il suo primo romanzo, è apparso nel 1992, l'anno in cui la lunga guerra civile in Mozambico ha avuto fine, ed è l’ennesima prova di talento letterario da parte dello scrittore in lingua portoghese. "In quel luogo, la guerra aveva ucciso la strada. Lungo i sentieri, solo le iene si trascinavano, annusando ceneri e polvere. Il paesaggio si era imbastardito di sgomenti mai visti, con colori che impastavano la bocca. Erano colori sporchi, così sporchi che avevano perso tutta la loro leggerezza, dimentichi dell’audacia di spiegare...CONTINUA...

Casadio Nevio

Sergio ti mando il fax! Un reporter romagnolo per Il Mattino di Napoli

Qualcuno di voi ricorderà “Nel silenzio un canto”, dove le tante storie presenti, bagaglio professionale del giornalista Nevio Casadio, a buon titolo erano state definite “romanzo tenero e violento di vita reale”. Veramente un bel libro, scritto con stile appassionato e lirico, caratterizzato da una letterarietà piuttosto inusitata presso la categoria dei giornalisti. Stile che non si è rivelato soltanto in occasione del citato “Nel silenzio un canto”, ma altresì durante la sua normale attività di cronista. Ne è esempio “Sergio ti mando il fax”, libro edito nel 1997, raccolta di articoli pubblicati dall’agosto 1993 all’agosto 1994 sul Mattino di Napoli. Sergio Zavoli in quel periodo era direttore...CONTINUA...