Büscher Wolfgang

Assenze asiatiche

I sei reportages asiatici del giornalista tedesco Wolfgang Büscher sono di piacevole lettura non solo per l’ambientazione, che ci conduce verso paesi lontani e culture diverse dalla nostra, ma per il modo di viaggiare. Büscher infatti predilige la lentezza ed è in controtendenza in quest’epoca di viaggi-flash e di turismo, pilotato dai tour operator. Il nostro Autore si sposta a piedi, in barca sul fiume, in auto con i ritmi orientali e su strade pessime, a bordo di una petroliera. CONTINUA...

Alfredson Tomas

La talpa

Le spy story, nel cinema, tutto sommato reggono al tempo che passa, ancorché le mirabolanti e pirotecniche imprese del Tom Cruise di Mission Impossible siano lontane anni luce dal fascino dello spionaggio anni Sessanta e Settanta, e non solo da quello incarnato da James Bond. Ma oltre a Tom Cruise, Sean Connery e Roger Moore, alle loro arcinote pellicole che si sono succedute nel tempo, il cinema internazionale ricorda un filone ben più serioso e verosimile, soprattutto nei Settanta. Come dimenticare, ad esempio, un capolavoro di genere come I tre giorni del condor (1975), diretto da Sidney Pollack e interpretato da Robert Redford...CONTINUA...

Griner Massimiliano

Piazza Fontana e il mito della strategia della tensione

Un titolo decisamente eloquente quello del libro di Massimiliano Griner. Parlare di “mito” chiarisce da subito come l’autore abbia voluto proporci una lettura eterodossa di quanto accaduto tra il 1969 e il 1974, periodo nel quale l’Italia è stata funestata da 4000 attentati e sei stragi: piazza Fontana, a Milano, presso la Banca dell’Agricoltura (12 dicembre 1969), la Freccia del Sud presso Gioia Tauro (22 luglio 1970),  Peteano (31 maggio 1972), la questura di Milano (17 maggio 1973), piazza della Loggia a Brescia (28 maggio 1974), il treno Italicus (4 agosto 1974). Griner, con la sua opera edita da Lindau, non si è limitato ad una contabilità dei morti e a riprodurre pari pari le opinioni prevalenti...CONTINUA...

Sepetys Ruta

Avevano spento anche la luna

"Avevano spento anche la luna" è il romanzo d'esordio di Ruta Sepetys. La scrittrice è nata negli Stati Uniti ma ha origini lituane. Come capita a molti autori, di recente, anche la Sepetys deve aver deciso, un bel giorno, di mettersi a scavare nel passato della sua famiglia, probabilmente alla ricerca di quelle radici che, prima o poi, chiunque vuole recuperare e comprendere. Ebbene, dalla storia della sua famiglia, Ruta ha recuperato la vicenda si suo nonno, il padre di suo padre. Un soldato dell'esercito lituano che, quando l'URSS di Stalin invase la Lituania nel 1940, fu costretto a fuggire dal suo Paese natale e a cercare scampo in Germania. Il regime, infatti, aveva deciso di dare la...CONTINUA...

Clooney George

Le idi di marzo

Che la politica non fosse rose e fiori, che fosse il luogo principe di compromessi, mediazioni e piccoli grandi ricatti; che in un grande partito convivano diverse anime e diversi interessi, che la concorrenza interna ad esso sia spietata, dal vertice alla base, non ce lo doveva certo spiegare George Clooney, il quale al suo quarto lungometraggio dietro la macchina da presa sceglie un thriller politico dal taglio esplicitamente morale per convincere il pubblico e i membri dell’Academy che si possono fare film che coniugano impegno civile e intrattenimento. Con un occhio al botteghino e uno ai premi che contano (già 4 candidature al Golden Globe nelle categorie maggiori)...CONTINUA...

Couto Mia

Veleni di Dio, medicine del diavolo

Un libro che sia un buon libro, a mio avviso, deve contenere una storia interessante ma deve anche essere stato scritto in maniera brillante, densa e seducente. Ecco, "Veleni di Dio, medicine del diavolo" è proprio così. Attrae ed affascina come tutti i buoni libri. Di Mia Couto non avevo mai sentito parlare. Scopro che si tratta di uno dei migliori scrittori contemporanei in lingua portoghese. E' nato in Mozambico, una ex colonia africana del Portogallo, ed è per questo che, probabilmente, nel suo libro ha sapientemente iniettato un po' d'Europa e un po' di Africa attraverso frasi fulminee e scarne che tratteggiano figure ammalianti, frammentate di ironia, tragedia, magia ed inganno. Ad...CONTINUA...

Nalbone Daniele, Russo Spena Giacomo

Ripuliti

“Pronto, so’ Fabio de Roma e  ve volevo dì che so’ un fascio da panico!”. Inizia così il libro  “Ripuliti. Postfascisti durante e dopo Berlusconi”, con la frase di un finissimo ascoltatore di Radio Radicale che in quei giorni -  era il 1993 al tempo del ballottaggio tra Rutelli e Fini -  aveva lasciato aperti i microfoni e mandava nell’etere deliri di ogni risma. Già il titolo “Ripuliti” non presuppone una particolare benevolenza verso la destra dei neofascisti che, in parte diventati post-fascisti, hanno colto l’opportunità, dopo anni di ghetto, di arrivare nelle stanze del potere: sono frammenti del complicato percorso che, dopo Tangentopoli e in collaborazione con Silvio Berlusconi, ha portato...CONTINUA...

Améris Jean-Pierre

Emotivi anonimi

Una delle tendenze intime più occultate o dissimulate, per uomini e donne di qualsiasi d’età, è quella di agire preoccupandosi del giudizio altrui. Cercare un modo, il più possibile accettato dall’altro, di modificare in maniera socialmente più giustificabile i propri comportamenti pubblici, fino a nascondere del tutto i più imbarazzanti tic, le più ingombranti manie. Anche l’essere umano più sicuro in apparenza non è esente da questo moto spontaneo di protezione di sé rispetto al giudizio esterno, pubblico ma non sempre manifesto, che ci investe improvviso e che sovente mette a rischio la nostra salute emotiva. Figuriamoci coloro che vivono un’emotività precaria...CONTINUA...

Ford Jamie

Il gusto proibito dello zenzero

Non mi sorprenderebbe affatto che, tra qualche tempo, "Il gusto proibito dello zenzero" divenisse un film. Una di quelle pellicole hollywoodiane da lancio planetario capaci di smuovere e spingere commosse platee di lettori ad entrare in una sala cinematografica per controllare che le immagini girate somiglino almeno un po' a quelle che loro hanno immaginato leggendo il libro. Oppure a smuovere e spingere gruppetti di non-lettori a comprare il romanzo per controllare se la storia scritta somigli almeno un po' alle sequenze viste sul grande schermo. "Il gusto proibito dello zenzero" è uno di quei libri che mi sono stati passati a scatola chiusa. Una sorta di regalo di un regalo, per intenderci...CONTINUA...

Pietrangeli Enrico

Mezzogiorno del’anima

“Del dolore scelsi il percorso/ e non più di sopire il cuore/ d’incompiuto sentire svanire”. (Incipit) L’ultima raccolta poetica di Enrico Pietrangeli – che esce quattro anni dopo “Ad Istanbul tra pubbliche intimità” – è breve e intensa. Raccoglie sia testi composti in concomitanza di un tour ciclistico, il CicloInVersoRoMagna 2011CONTINUA...