De Freitas Manuel

Poco allegretto

Terzo titolo della collana Poesia della casa editrice Il ramo e la foglia edizioni, Poco allegretto è una preziosa quanto piacevole raccolta di rime che porta all'attenzione dei lettori italiani l'opera del poeta portoghese Manuel De Freitas, una voce molto apprezzata in patria ma poco conosciuta nel nostro paese. È una silloge, curata e tradotta da Roberto Maggiani, che ci propone una scelta molto ampia di liriche (vanno dal 2000, anno di pubblicazione di Todos contentes e Eu Também, primo titolo del poeta, al 2014, anno in cui ha visto la luce Ubi...CONTINUA...

Stella Gian Antonio

Battaglie perse. Montanelli ambientalista rimosso

Con molta probabilità “Battaglie perse”, il libro di Gian Antonio Stella sul Montanelli ambientalista, potrà provocare nei lettori reazioni molto diverse: da un lato lo stupore di coloro che hanno sempre apprezzato l’opera del giornalista toscano ma lo conoscevano esclusivamente come granitico anticomunista; dall’altro l’imbarazzo degli innumerevoli detrattori – soprattutto adesso che il suo essere stato antiberlusconiano è diventato superfluo a fini propagandistici – e di coloro che, adesso, per motivi di contrapposizione politica, si atteggiano a suoi grandi ammiratori. Stella, con opera certosina, ha rintracciato tutti gli interventi montanelliani su quanto stava accadendo in Italia fin dal...CONTINUA...

Morábito Fabio

Nessun nome per Emilio

Forse una chiave di lettura di “Nessun nome per Emilio”, romanzo del messicano di origine italiana Fabio Morábito, sta proprio nell’ambivalenza del titolo originario “Emilio, los chistes y la muerte”, ovvero “Emilio, gli scherzi e la morte”. Ambivalenza che è propria dell’adolescenza, l’età di Emilio il protagonista “senza nome” del romanzo; il quale si ritrova, dopo la separazione dei genitori, solo e senza fratelli, a gironzolare per il cimitero semiabbandonato vicino casa. Un girovagare con intenzioni parecchio inquietanti: grazie alle sue doti fenomenali riesce a memorizzare i nomi...CONTINUA...

Cristò

Uno su infinito

«Una volta eliminato l’impossibile ciò che rimane, per quanto improbabile, dev’essere la verità.» Non fa una piega questo assunto, in bocca a Sherlock Holmes, il celebre investigatore creato da sir Arthur Conan Doyle. Holmes era un positivista – anche se recenti studi critici hanno evidenziato certi suoi accostamenti al pensiero irrazionale  ̶  e cosa c’è di più scientifico, di più preciso della matematica? Ne siete davvero sicuri? Se desiderate mettervi alla prova vi consiglio di non mancare la lettura di Uno su infinito (2021)...CONTINUA...

San Guedoro Lodovica

S’io fossi foco – intervista a Lodovica San Guedoro

Abbiamo avuto il piacere di porre qualche domanda a Lodovica San Guedoro, scrittrice talentuosa, più volte candidata al Premio Strega, attualmente in libreria con il suo S'io fossi foco, un romanzo in cui scatena senza pietà le fiamme della sua collera sul mondo in rovina: un mondo da lei ritenuto sempre più folle e colpevole, sempre più turpe e indegno! Sul banco degli imputati, in questo caso, non più gli uomini ma le donne, soprattutto quelle che, invece di aspirare a liberarsi e con sé stesse a liberare l'umanità, oscenamente si compiacciono di perpetuare e portare all'esasperazione...CONTINUA...

Gruppioni Giorgio, Vinceti Silvano

Dante e i Suoi Misteri

Dante è una di quelle figure che appartengono alla mitologia nazionale e che se si nasce e si cresce in Italia, in qualche modo si conosce da sempre. Quand’è la prima volta che avete sentito parlare di Dante? Ecco appunto, nessuno se lo ricorda, in pratica è come se sia sempre stato nelle nostre vite, un po’ come Garibaldi o Verdi, è stato così per le generazioni precedenti, è probabile che lo sarà anche per quelle future. Il caso di Dante è però un po’ differente, per un uomo diventato nei secoli così popolare da essere considerato uno dei simboli dell’unità nazionale, l’incertezza che ancora oggi regna su alcuni aspetti della sua vita e della sua biografia, di certo hanno contribuito ad...CONTINUA...

Sorrentino Luigia

Piazzale senza nome

La poesia di Luigia Sorrentino è sempre stata caratterizzata da un’osservazione analitica delle pieghe dell’animo umano, capace di scendere a tale profondità da risvegliare e interpellare i suoi archetipi di fondo – quelle matrici essenziali del suo carattere che spesso schermano e ingabbiano la sua vera identità, impedendogli di spiccare il salto verso la realizzazione del Sé (ovvero il miglior potenziale individuale). Una di tali matrici, e delle più forti, è il dolore – insieme alla paura dello stesso. Piazzale senza nome, la nuova silloge...CONTINUA...

Risi Paolo

La Notte Padana

La collana Montparnasse dell'editore Les Flâneurs si arricchisce in questi giorni di un nuovo titolo, La Notte Padana di Paolo Risi, un giallo dal ritmo incalzante e dalla trama ben congegnata a cui va il merito di non conoscere passi falsi né cali di tensione. Protagonista della vicenda, nonché voce narrante, è il giornalista Greg Stefanoni, un uomo che conduce una vita del tutto ordinaria, fatta di precarietà e di poche soddisfazioni, passata perlopiù a scrivere articoli di poco conto su inaugurazioni, furti e incidenti stradali per il piccolo quotidiano di provincia...CONTINUA...

AA.VV. Di Giorgi Cristina, Penna Bianca (a cura di)

Ignoto Militi

“Già. Il Tricolore… E adesso il verde che prima era dei prati è diventato dello stesso tono delle uniformi dei soldati che ci stanno accasciati sopra. Il bianco non è più solo quello della neve, ma è il colore dei visi dei cadaveri, degli infiniti cadaveri affilati e irriconoscibili. Il rosso invece è rimasto rosso sangue, rosso acrilico come quello di una lacca che porta il sigillo di una lettera… ed è una lettera di morte. Ma l’unico colore che vedo è quello della notte, che non giudica le mie maledizioni e non ottempera al dovere di consolarmi. La notte, semplicemente, mi fa compagnia mentre io ti cerco nel buio. E in quel buio voglio vedere nitidamente dove hai combattuto, voglio...CONTINUA...

Feliciani Giovanni

L’individualismo radicale di Max Stirner

Umberto Eco, nel suo celeberrimo saggio, scrisse che “l'esperienza di ricerca imposta da una tesi serve sempre per la nostra vita futura”. Onestamente non siamo certi se questa citazione sia proprio quella adatta per inquadrare la vita professionale e culturale di Giovanni Feliciani, ma è certo che in “Individualismo radicale di Max Stirner”, recentemente pubblicato per i tipi di Bibliosofica, nonché opera tratta dalla tesi di laurea dell’autore, di sicuro ritroviamo gran parte dei pensieri che Feliciani ha coltivato fino alla fine. Tematiche che, come scrive Guido Simone Neri, nella prefazione, testimoniano “la sua lotta incessante contro l’omologazione delle opinioni, dei gusti, delle mode...CONTINUA...