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Autori Vari
"Lucertola senza coda” è un romanzo di José Donoso pubblicato postumo nel 2007. Pilar, la figlia dello scrittore cileno, lo ha rinvenuto tra i documenti e i testi che suo padre, morto nel 1996, aveva ceduto all’Università di Princeton. Il critico e scrittore Julio Ortega lo ha rivisto e corretto fino a dargli l’impianto attuale. Il protagonista e voce narrante di “Lucertola senza coda” è un pittore: Armando Muñoz-Roa. Vive a Barcellona ed ha preso da tempo le distanze dal gruppo degli informalisti di cui è stato fondatore ed insigne rappresentante per diversi anni. Il decadimento umano dei suoi...CONTINUA...
Ispirandosi al fortunato modello della pellicola La classe - Entre les murs, Palma d’oro come miglior film al Festival di Cannes 2008, diretto da Laurent Cantet, la regista, attrice e sceneggiatrice francese Maiwenn Le Besco (che si firma un po’ egocentricamente col solo nome di battesimo) è arrivata da pochi giorni nelle sale italiane con il coinvolgente lungometraggio Polisse. Gratificato anch’esso dal riconoscimento a Cannes (Gran Premio della Giuria), Polisse è un film toccante e a tratti davvero disturbante, un’opera di finzione girata...CONTINUA...
Su Facebook si è scritto e si scriverà molto, ma è possibile parlare di questo fenomeno in maniera giocosa e divertente, senza demonizzarlo?
La risposta – affermativa – viene da questo romanzo-saggio di Luca Martello, giovane sardo di talento e dallo spiccato senso dell’umorismo.
Martello riesce a inventare una scherzosa e grottesca avventura che ha per protagonisti un coniglio e nientemeno che Zygmunt...CONTINUA...
Un libro sul viaggiare da portarsi in viaggio: così si può definire in sintesi questo “Breviario per nomadi” del medico e africanista Vanni Beltrami.
Si tratta di una raccolta di citazioni degli autori più vari, appartenenti a periodi diversi (da Marco Polo a Magris, Chatwin, Kavafis, Yourcenar, da Ramusio a Vittorini a Saint-Exupéry e a molti altri) e naturalmente con punti di vista differenti. Beltrami è uomo di ampia cultura, nomade per vocazione e di fatto, innamorato del deserto, luogo...CONTINUA...
Di vampiri, a partire da quelli di Polidori, per poi passare dal classico di Stoker e per finire ai vampiri adololescenziali delle saga Twilight, ne abbiamo conosciuti veramente tanti per un genere che pare non voler proprio morire come i loro eroi, a volte totalmente negativi, a volte più misteriosi ed enigmatici che realmente crudeli e desiderosi di banchettare col genere umano. La Gargoyle con “Vivono di notte”, preso atto che il vampirismo in letteratura è il racconto di un mito con innumerevoli variazioni su tema, ci propone i succhiasangue di Micheal Talbot, autore dalle nostre parti ancora...CONTINUA...
Chi voglia scrivere di “Tav sotto Firenze” potrà trovarsi nell’incertezza se definire il libro un saggio di resistenza civile - una versione cartacea di Report tanto per intenderci – oppure una sostanziosa opera scientifica, nobilitata una folta schiera di accademici ed esperti nel ramo urbanistica ed ingegneria. Quale che sia la definizione più adatta è un dato di fatto che gli aspetti tecnici e quelli più propriamente politici (rectius: truffaldini) qui descritti non siano facilmente scindibili: le incongruenze e le assurdità progettuali e scientifiche proprie del tunnel Tav sotto Firenze non...CONTINUA...
“Eravamo dei radicali, nel senso etimologico del termine. Ci consideravamo apocalittici che si rifiutavano sistematicamente di farsi integrare in qualunque ordine. In noi pesavano molto il kulturpessimismus di Evola e Spengler, ma anche le teorie di George Sorel. Sindacalisti rivoluzionari da una parte, mistici cristiani dall’altra eravamo cattoanarchici di destra con visioni etico-sociali di estrema sinistra”. (p.60)
Questa testimonianza di un allora giovane Franco Cardini, oggi stimato – ma sempre orgogliosamente “non integrato” – storico...CONTINUA...
“La fine” - romanzo d'esordio dello scrittore italo-americano Salvatore Scibona, che ha impiegato 10 anni per portarlo a compimento, nominato al National Book Award (2008) statunitense, vincitore di vari altri premi letterari, per cui il suo autore è stato indicato come uno tra i 20 migliori scrittori under 40 degli U.S.A. dalla rivista CONTINUA...
L’insigne francesista e teorico della letteratura Francesco Orlando ha dato alle stampe il suo unico romanzo a settantasei anni, poco prima di morire improvvisamente. Si tratta di un testo breve, ma intenso e curatissimo, con riferimenti letterari e musicali, che riflettono gli interessi e gli studi dell’Autore.
È una prosa pura, priva di dialoghi, molto introspettiva e che scende con accuratezza nei sentimenti dei due ragazzi...CONTINUA...
Tornano le suggestioni della fantascienza d’annata, quella a misura d’uomo se è consentito usare un’immagine che cozza a prima impressione con alieno, automa futuribile o qualsiasi altra creatura, al di là della sua sostanza, che susciti mistero, inconoscibilità, terrore, paura, diversità. Diversità, forse questo è il termine che facilita la lettura più idonea a decifrare la fantascienza degli anni Settanta-Ottanta fino ai primi Novanta, quella tipicamente spielberghiana o anche - perché no – di Ridley Scott (i replicanti di Blade Runner) o James Cameron...CONTINUA...
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