Categoria: saggistica

Botta Luigi

La marcia del dolore

Il 15 aprile 1920, durante una rapina a un calzaturificio di South Braintree (Boston) perdono la vita due uomini, la guardia giurata Alessandro Berardelli e il portavalori Frederick Parmenter. Il 5 maggio Nicola Sacco (il cui vero nome era Ferdinando) e Bartolomeo Vanzetti, due italiani che fanno parte del movimento anarchico, vengono fermati su un tram dalla polizia. Il 31 maggio 1921 comincia il processo che vede imputati i due uomini, a Dedham. Il 14 luglio la sentenza: omicidio di primo grado, sedia elettrica nel Massachusetts di...CONTINUA...

Cerrato Maria Cristina, Nazio Pino

All’ombra di Caino. Storie di donne e di violenza

Donne aggredite, picchiate, oltraggiate, violentate, umiliate, annientate, uccise. A loro è dedicato "All'ombra di Caino. Storie di donne e di violenza". Caino incarna per biblica antonomasia il fratello cattivo e violento, l'assassino di Abele ma, in questo libro, Caino rappresenta l'uomo, spesso il marito, il compagno, il fidanzato, l'ex che con le parole e gli atti devasta l'esistenza di una moglie, di una compagna, di una fidanzata, di una ex. Un libro corale e coraggioso che prende in esame molte vicende reali, le racconta e...CONTINUA...

Ponti Marco

Sola andata. Trasporti, grandi opere e spese pubbliche senza ritorno

Qui in Italia, quando si azzarda qualche critica alle “Grandi opere”, bisogna spesso mettere le mani avanti e precisare che non siamo estremisti di sinistra, che non siamo simpatizzanti degli anarcoinsurrezionalisti e via dicendo. Quindi, anche nel presentare “Solo andata”, ci viene naturale ricordare che l’autore, Marco Ponti, già professore ordinario al Politecnico di Milano, è uno stimato studioso di economia del trasporti, oltretutto già collaboratore dell’Istituto Bruno Leoni (“Tav: Le ragioni liberali del no”), non propriamente un ricettacolo di sovversivi. Concetto simile lo possiamo  leggere...CONTINUA...

Scanzi Andrea

Renzusconi

Erano gli anni del berlusconismo trionfante e Montanelli raccontava a Tiziana Abate vicende note e meno note della sua lunga vita: «Il fatidico 10 giugno del 1940 in Piazza Venezia c’ero anch’io, in compagnia di Pannunzio. Il discorso di Mussolini fu uno dei più brutti che abbia mai pronunciato. Tutto vi suonava falso. E non meno fasulle le ovazioni che gli tributò la piazza […] Improvvisamente Pannunzio, uomo solitamente così misurato da essere giudicato insensibile, sbottò: ‘I più vigliacchi siamo io e te. Perché se nel momento in cui diceva: “Un’ora segnata dal destino batte nel cielo della...CONTINUA...

Pauwels Jacques R.

La grande guerra di classe

La casa editrice Zambon – possiamo leggerlo nel suo sito web - si è presentata contestando “la logica perversa dettata dalle cosiddette ricerche di mercato” ed inoltre “la sistematica disinformazione e dell'altrettanto sistematico indottrinamento reazionario” dei lettori italiani. Questo ha voluto dire un catalogo incentrato su opere di Ludo Martens, Paolo Borgognone, Alan Hart, James Petras, Diego Siragusa, Enrico Vigna e molti altri che, da un lato, vengono considerati paladini della cosiddetta controinformazione; e dall’altro - il lato decisamente meno “antagonista” - vengono accusati di produrre...CONTINUA...

Dentini Fabrizio

Canapa medica

Fino a pochi anni fa molti nostri connazionali si dicevano convinti che lo spinello – anche quello occasionale - avrebbe condotto un’intera generazione alla tossicodipendenza: ovvero fumare cannabis il primo passo per poi cadere nel tunnel dell’eroina. Col tempo, e in virtù di quanto accaduto anche all’estero, queste previsioni catastrofiche sono state smentite, non fosse altro che attualmente la tossicodipendenza ha invece molto a che fare con alcool, cocaina e droghe sintetiche. Se poi anche molti magistrati e operatori del diritto e della pubblica sicurezza hanno rivisto le proprie posizioni...CONTINUA...

Ricucci Roberta, Moiso Valentina

La banca e il minareto. Mondo islamico e finanza etica

Islam e Finanza sono due argomenti che, di questi tempi, risvegliano polemiche a non finire anche se non sempre si capisce perché. Difficile però che “La banca e il minareto. Mondo islamico e finanza etica” possa offrire spunto per polemiche fuori misura: il libro di Roberta Ricucci e Valentina Moiso è un saggio divulgativo che affronta in maniera comprensibile e, secondo noi, con il necessario rigore – nei limiti delle sue 160 pagine - un argomento forse sconosciuto ai più e che svela un lato dell’Islam poco compatibile con la vulgata della religione necessariamente sanguinaria e oscurantista...CONTINUA...

Zarini Bruna

Tango al buio

Da poco più di dieci anni la cosiddetta “Danceability”, grazie ad una tecnica derivata dai principi della Contact Improvisation e grazie all’impegno del danzatore Alito Alessi, pare abbia permesso a molte persone afflitte da handicap fisici di collaborare insieme ai cosiddetti normodotati nella creazione di spettacoli di danza. Il tutto lasciando spazio all’improvvisazione e senza dare luogo a particolari coreografie. Se quindi la “danceability” ha ricevuto un certo riscontro mediatico, situazione ben diversa è quella raccontata dall’insegnante e ballerina Bruna Zarini nel suo “Tango al buio”....CONTINUA...

Sessi Frediano

Elio, l’ultimo dei Giusti

La cosiddetta “narrazione”, che attualmente viene tradotta -  in virtù del nostro provincialismo - come “storytelling” e messa in cima alle priorità dei politici rampanti, a quanto pare ha fatto danni anche in tempi non sospetti; in particolare nel primo dopoguerra. A farne le spese un mite e coraggioso contadino toscano, Elio Bartolozzi che, nella primavera del 1944, aiutò due partigiani feriti a mettersi in salvo. Quando poi fece ritorno alla sua cascina, i nazifascisti, avvisati probabilmente da un suo vicino, lo arrestarono; e così iniziò un lungo calvario: prima le torture a Villa Triste,...CONTINUA...

Emiliani Vittorio

Lo sfascio del Belpaese. Beni culturali e paesaggio da Berlusconi a Renzi

Le parole del titolo, “sfascio”, “Berlusconi” e “Renzi”, non devono far pensare semplicemente ad una sorta di pamphlet. E’ vero che ogni pagina del libro può diventare motivo di polemica e di pesante contestazione nei confronti di coloro che in questi anni hanno avuto responsabilità di governo; ma, innanzitutto, l’opera di Vittorio Emiliani è la “sintesi cronistica” (pp.5) del caos normativo e politico che, a partire dagli anni ‘90, ha caratterizzato e caratterizza la nostra amministrazione dei beni culturali e paesaggistici. Semmai il titolo “Lo sfascio del belpaese” rivela l’intenzione di Emiliani...CONTINUA...