Krausser Helmut

I demoni di Puccini

Il “potente cacciatore di uccelli selvatici, libretti d’opera e belle donne”, come si definiva lo stesso Puccini, il più celebre compositore italiano dopo Verdi, nelle pagine di Helmut Krausser viene rappresentato non semplicemente come geniale, cinico ed impenitente donnaiolo.Puccini donnaiolo e perennemente infedele lo era davvero, ma quello che emerge dall’opera di Krausser è la storia di un uomo che, idolatrato per le sue doti artistiche, da buon cacciatore, pur non lasciandosi sfuggire generose prede femminili (spesso loro stesse cacciatrici), rivelava poi inaspettate fragilità, un animo malinconico, oscillante tra momenti di divertita vita bohemienne – con i suoi amici di Torre del Lago...CONTINUA...

Merlo Francesco

Brunetta il Fantuttone

Anche noi siamo d’accordo con Francesco Merlo quando, nell’introduzione del libro, scrive che non ama i libri di giornalisti che ripropongono i propri articoli. Tant’è se questa raccolta di articoli è stata pubblicata “per ribadire con convinzione che la statura è probabilmente la cosa migliore che Brunetta ha, sicuramente la più simpatica”, non c’è poi troppo da rammaricarsene. Un’operazione editoriale anche un po’ furba, che rivela un Francesco Merlo abile polemista e altrettanto capace di analizzare le rabbiose contraddizioni del vanaglorioso ministro della funzione pubblica, la cui altezza – lo sappiamo bene – è inversamente proporzionale alla considerazione che ha di se stesso. Le umili...CONTINUA...

Venezia Shlomo

Sonderkommando Auschwitz

"Mi chiamo Shlomo Venezia. Sono nato a Salonicco, in Grecia, il 29 dicembre 1923. La mia famiglia dovette abbandonare la Spagna al momento dell'espulsione degli ebrei nel XV secolo ma, prima di stabilirsi in Grecia, i miei antenati si fermarono in Italia, per questo mi chiamo Venezia". "Sonderkommando Auschwitz" nasce, in verità, da un'intervista a Shlomo Venezia che Béatrice Prasquier raccolse nel 2006 e che venne pubblicata, per la prima volta, nel 2007 in Francia. Il libro, nella versione italiana, ha tralasciato le domande assumendo l'aspetto di un discorso continuo e rappresenta, senza dubbio, una delle testimonianze più toccanti e, per certi versi, più spietate e crude sull'inferno...CONTINUA...

Byatt Antonia S.

Gradazioni di vitalità

"C'è un momento significativo - una sorta di rito di passaggio - nella vita di ogni scrittore, ed è quando lui o lei si rende conto che i personaggi sono fatti di parole". Una premessa senza dubbio eccitante per un excursus altrettanto allettante. La Byatt, che di romanzi ne ha scritti diversi e anche piuttosto interessanti, parla di come nasca quello che lei definisce arazzo: "I singoli personaggi sono parte di un tessuto di parole, simile ad un arazzo, e le parole che creano le diverse persone sono connesse alla trama di tutte le altre parole". Una meccanica che, negli ultimi due secoli di romanzo occidentale, è venuta via via trasformandosi rispetto al baluardo millenario...CONTINUA...

Farjeon Clanash

I Vampiri dell’11 settembre

Michael Davemport, il reporter della rivista Enigma, è nuovamente protagonista nel secondo capitolo della trilogia vampiresca di Clanash Farejon (anagramma di Alan John Scarfe), dopo “I vampiri di Ciudad Juarez”. Abbandonato quel Messico che per i suoi orrori continuerà ad essere ricordato anche durante la nuova ed inquietante avventura, ci troviamo adesso nella New York devastata all’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001. Ancora una volta la vicenda prende spunto da fenomeni “sovraumani”, ovvero da inspiegabili visioni, improvvise apparizioni in ogni dove di tanti Dick Cheney in versione vampiresca e sanguinolenta. Michael Davemport incontrerà l’ex cognato David Giudice, destinato ad...CONTINUA...

Amado Jorge

Gabriella garofano e cannella

Lussureggiante, profumato, assolato e pieno di vitalità. E' questo il mondo che ho trovato in "Gabriella garofano e cannella", il mio primo Amado. Un libro ricco di sogni, poesia e passioni. E' l'anno 1925 e nelle cittadine brasiliane di Ilhéus e di Itabuna (le stesse in cui Amado è nato ed ha trascorso la sua giovinezza) si verificano profondi mutamenti. Il progresso è la chiave di volta. Un circuito di novità e trasformazioni inarrestabili che travolge anche chi si ostina a non volerne nemmeno sentir parlare. Ma i tempi sono maturi, la forza del denaro si sostituisce a quella dei morti ammazzati mentre la tecnologia impone prepotentemente la sua legge non scritta. Di Gabriella, in verità...CONTINUA...

Radicati Giorgio

11 settembre. Io c’ero

E’ probabile che “11 settembre” di Giorgio Radicati, come scrive nella prefazione Joseph LaPalombara, per essere un libro di memorie possa risultare un po’ breve, ma di sicuro è una brevità che almeno ha il pregio di mostrare al lettore l’evidenza di avvenimenti disastrosi altrove diluiti nella retorica dello scontro di civiltà, oppure in un sempre remunerativo esercizio di complottismo. Radicati, allora console italiano a New York, grazie al suo particolare ruolo ed alla sua vicinanza al luogo dell’attentato, è stato un testimone privilegiato di quella tremenda giornata dell’11 settembre; e qui ne dà conto riferendo sia i concitati momenti successivi all’attacco alle Twin Towers, sia tutto quanto...CONTINUA...

de Belloy Félix

Il sole è una donna

Félix de Belloy è un avvocato. Ma è anche il fondatore di "Proxité", un'associazione che si occupa di giovani in difficoltà e delle loro famiglie. Un po' per via del suo lavoro, un po' per via di "Proxité", de Belloy viene costantemente in contatto con ragazzi problematici che vivono nelle periferie parigine e che, con grande facilità, si avvicinano al mondo della delinquenza e del crimine. "Il sole è una donna" arriva esattamente da questo universo. Al centro della vicenda, al contrario di quanto si potrebbe immaginare, non c'è un giovane beur ma sua madre. Assiah è una marocchina fuggita dal Paese natale nel momento in cui ha scoperto di essere incinta: una ragazza madre rinnegata dalla...CONTINUA...

Dürrenmatt Friedrich

La Promessa

Un romanzo giallo perfetto è quello in cui, alla fine, il colpevole viene individuato, catturato e costretto a pagare per un crimine commesso. E' quello in cui il bene e la giustizia trionfano e il mistero, qualunque natura esso abbia, viene districato sotto gli occhi di chi legge, con relativo senso di appagamento. Ma in un libro che ha un sottotitolo piuttosto intrigante come "Un requiem per il romanzo giallo" deve esserci qualcosa di diverso. Siamo in Svizzera. L'io narrante è quello di un letterato che ha appena tenuto un intervento nel corso di una noiosa conferenza sull'arte di scrivere romanzi polizieschi. Durante una notte insonne, davanti al bancone di un bar, lo studioso...CONTINUA...

Abrams J.J.

Super 8

Tornano le suggestioni della fantascienza d’annata, quella a misura d’uomo se è consentito usare un’immagine che cozza a prima impressione con alieno, automa futuribile o qualsiasi altra creatura, al di là della sua sostanza, che susciti mistero, inconoscibilità, terrore, paura, diversità. Diversità, forse questo è il termine che facilita la lettura più idonea a decifrare la fantascienza degli anni Settanta-Ottanta fino ai primi Novanta, quella tipicamente spielberghiana o anche - perché no – di Ridley Scott (i replicanti di Blade Runner) o James Cameron (non era, in fondo, un diverso in via d’umana accettazione il T-800 interpretato da Schwarzy dello...CONTINUA...