D'Adamo Francesco

Storia di Iqbal

Tanti sanno chi sia Iqbal. Tanti altri, soprattutto i più giovani, non lo conoscono. E' per questo che Francesco D'Adamo ha voluto dedicare un libro al piccolo eroe pakistano, un bambino divenuto simbolo della dura battaglia contro lo sfruttamento del lavoro minorile. Intorno ai primi anni '90 il nome di Iqbal Masih ha fatto il giro del mondo, la sua storia ha commosso e colpito l'opinione pubblica occidentale e la sua tragica fine ha indignato tutti coloro che avevano riconosciuto in Iqbal un esempio di rivalsa e di giustizia sociale. Con "Storia di Iqbal" l'autore ha desiderato rivolgersi essenzialmente ai lettori adolescenti. Il linguaggio è lineare e molto comprensibile, la vicenda...CONTINUA...

Meadows Shane

This is England

L’Inghilterra dei primi anni Ottanta, quella in cui imperversava la “Lady di ferro”, Margaret Thatcher, al di là delle lodi che ogni tanto ripropone qualche nostalgico dell’ ultraliberismo sfrenato – fuori tempo massimo e oltremodo miope, constatate le cause dell’attuale crisi economica – fu certamente un tempo buio e desolato, dati storici alla mano, soprattutto per quelle giovani generazioni che si sono trovate a vivere il disagio dell’assenza di lavoro e le crescenti spinte nazionaliste innescate dal conflitto con l’Argentina nelle Falkland. E proprio nel 1983, anno nel quale la Thatcher esaurì il suo primo mandato, è ambientato This is England, lungometraggio...CONTINUA...

Pegoraro Silvia

La famiglia de Chirico: I geni della pittura, Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Ruggero Savinio

La mostra “La famiglia de Chirico. I geni della pittura” (24 giugno – 24 settembre 2006) in quel del Museo Michetti di Francavilla al Mare dedicato, come intuibile, alle opere di Giorgio de Chirico, Alberto Savinio e Ruggero Savinio, rappresenta la genesi di questo volume edito da Skira, tra catalogo e raccolta di brevi saggi. A quanto pare non era mai accaduto che le opere di tutti e tre gli autori, fratelli, padre e figlio, trovassero ospitalità in uno stesso luogo. L’occasione quindi per una riflessione e comparazione su tre protagonisti della storia artistica italiana che la curatrice Silvia Pegoraro ha opportunamente orientato su un “taglio familiare”. Sono circa venti le pagine scritte...CONTINUA...

Gratteri Nicola, Nicaso Antonio

La malapianta

Dalle mie parti la chiamano "malerba" ma credo che possa essere facilmente assimilata alla "malapianta". Si tratta di una coltura infestante, particolarmente nociva che cresce rapidamente, senza difficoltà e che è complicato estirpare. Il parallelismo tra la "malapianta" e la 'ndrangheta è lampante. Ma la "malapianta" ricorda anche la struttura di tronco, rami e foglie che caratterizza la 'ndrangheta la quale si basa, ormai da secoli, su una gerarchia di poteri ben definita ed inviolabile tenuta assieme soprattutto grazie a vincoli di sangue e al silenzio omertoso di chi ne fa parte. "La malapianta" è un libro-conversazione, un dialogo fatto di domande, quelle poste da Antonio Nicaso, e di...CONTINUA...

Saramago José

Il vangelo secondo Gesù Cristo

Così parlò Saramago: "per quanto i miei rapporti con la religione siano, come dire, di osservatore non credente, non posso negare di avere una mentalità cristiana, non certo animista, né islamista, né buddista, né quella di nessun'altra religione". Parole che ho raccolto da un'intervista rilasciata dallo scrittore portoghese ad Enrico Morteo, Fahrenheit, Radio 3. Una riflessione molto onesta perché, a mio modesto avviso, anche chi non crede è necessariamente costretto a fare i conti con la "materia" nella quale non crede, non fosse altro per dichiararla, per l'appunto, non credibile. La mentalità che ha circondato da sempre Saramago è chiaramente quella cristiana. Una religione che pone...CONTINUA...

Krausser Helmut

I demoni di Puccini

Il “potente cacciatore di uccelli selvatici, libretti d’opera e belle donne”, come si definiva lo stesso Puccini, il più celebre compositore italiano dopo Verdi, nelle pagine di Helmut Krausser viene rappresentato non semplicemente come geniale, cinico ed impenitente donnaiolo.Puccini donnaiolo e perennemente infedele lo era davvero, ma quello che emerge dall’opera di Krausser è la storia di un uomo che, idolatrato per le sue doti artistiche, da buon cacciatore, pur non lasciandosi sfuggire generose prede femminili (spesso loro stesse cacciatrici), rivelava poi inaspettate fragilità, un animo malinconico, oscillante tra momenti di divertita vita bohemienne – con i suoi amici di Torre del Lago...CONTINUA...

Merlo Francesco

Brunetta il Fantuttone

Anche noi siamo d’accordo con Francesco Merlo quando, nell’introduzione del libro, scrive che non ama i libri di giornalisti che ripropongono i propri articoli. Tant’è se questa raccolta di articoli è stata pubblicata “per ribadire con convinzione che la statura è probabilmente la cosa migliore che Brunetta ha, sicuramente la più simpatica”, non c’è poi troppo da rammaricarsene. Un’operazione editoriale anche un po’ furba, che rivela un Francesco Merlo abile polemista e altrettanto capace di analizzare le rabbiose contraddizioni del vanaglorioso ministro della funzione pubblica, la cui altezza – lo sappiamo bene – è inversamente proporzionale alla considerazione che ha di se stesso. Le umili...CONTINUA...

Venezia Shlomo

Sonderkommando Auschwitz

"Mi chiamo Shlomo Venezia. Sono nato a Salonicco, in Grecia, il 29 dicembre 1923. La mia famiglia dovette abbandonare la Spagna al momento dell'espulsione degli ebrei nel XV secolo ma, prima di stabilirsi in Grecia, i miei antenati si fermarono in Italia, per questo mi chiamo Venezia". "Sonderkommando Auschwitz" nasce, in verità, da un'intervista a Shlomo Venezia che Béatrice Prasquier raccolse nel 2006 e che venne pubblicata, per la prima volta, nel 2007 in Francia. Il libro, nella versione italiana, ha tralasciato le domande assumendo l'aspetto di un discorso continuo e rappresenta, senza dubbio, una delle testimonianze più toccanti e, per certi versi, più spietate e crude sull'inferno...CONTINUA...

Byatt Antonia S.

Gradazioni di vitalità

"C'è un momento significativo - una sorta di rito di passaggio - nella vita di ogni scrittore, ed è quando lui o lei si rende conto che i personaggi sono fatti di parole". Una premessa senza dubbio eccitante per un excursus altrettanto allettante. La Byatt, che di romanzi ne ha scritti diversi e anche piuttosto interessanti, parla di come nasca quello che lei definisce arazzo: "I singoli personaggi sono parte di un tessuto di parole, simile ad un arazzo, e le parole che creano le diverse persone sono connesse alla trama di tutte le altre parole". Una meccanica che, negli ultimi due secoli di romanzo occidentale, è venuta via via trasformandosi rispetto al baluardo millenario...CONTINUA...

Farjeon Clanash

I Vampiri dell’11 settembre

Michael Davemport, il reporter della rivista Enigma, è nuovamente protagonista nel secondo capitolo della trilogia vampiresca di Clanash Farejon (anagramma di Alan John Scarfe), dopo “I vampiri di Ciudad Juarez”. Abbandonato quel Messico che per i suoi orrori continuerà ad essere ricordato anche durante la nuova ed inquietante avventura, ci troviamo adesso nella New York devastata all’indomani dell’attentato dell’11 settembre 2001. Ancora una volta la vicenda prende spunto da fenomeni “sovraumani”, ovvero da inspiegabili visioni, improvvise apparizioni in ogni dove di tanti Dick Cheney in versione vampiresca e sanguinolenta. Michael Davemport incontrerà l’ex cognato David Giudice, destinato ad...CONTINUA...