Lattanzi Antonella

Devozione

"Nikita e Pablo macinano la strada con le mascelle serrate, gli occhi sgranati gialli e grigi, addosso una patina di sudore e malattia. Non si guardano. Dietro, dentro, sopra, tutto intorno: rota". La “rota” è la crisi d'astinenza in cui versano, in alternanza allo sballo, Vera e Giuseppe, nickname Nikita e Pablo, coppia di studenti eroinomani che vivono insieme a Roma, quartiere San Lorenzo. Più che l'amore li unisce la comune frenesia del buco, forza maggiore che accentra pensieri e azioni e, come un Dio d'altri tempi, impone una devozione totale e divoratrice. Tutto il loro tempo è finalizzato alla comunione con la roba, scandito da una liturgia...CONTINUA...

Parise Goffredo

Atti Impuri (“Amore e fervore”)

“Perché la critica si sia tanto accanita contro questo romanzetto (fine di una ideale trilogia iniziata con Il prete bello, proseguita con Il fidanzamento) non so proprio. […] Non è certamente un capolavoro, questo lo so anch’io, ma visto nella trilogia ha un senso. […] Visto per la prima volta a distanza di quattordici anni dalle bozze di allora, è un ritratto, tra grottesco, lugubre e comico, della bigotteria italiana. Pare a me.[…] Molta poesia non c’é. Ma c’è irrisione,beffa, e anche analisi di una putrefazione educativo-sociale del sottomondo cattolico.” (Dalla lettera di Parise del 15 giugno 1973 a Daniele Ponchiroli, redattore della casa...CONTINUA...

Parise Goffredo

Il Fidanzamento

“Il fidanzamento” è un romanzo stucchevolmente borghese, ambientato in una provincia dalla vita monotona, caratterizzata da un “languore senile” che, come la nebbia, sembra pervadere i personaggi e i loro pensieri. Luigi Mannozzi è fidanzato da sei anni con Mirella Guglielmi, ma non si decide a sposarla nonostante le pressioni della suocera Mussia. Lui vive ancora col fratello e la sua famiglia. Ogni sera, finito il suo lavoro di contabile, si reca dalla fidanzata, in...CONTINUA...

McEwan Ian

Bambini nel tempo

Il titolo di questo libro contiene i due ingredienti essenziali di tutta la storia: i bambini e il tempo, anche se il titolo originale prevedeva un solo bambino "The child in time". Nel corso dell'intero romanzo si incontrano bambini così come ci si imbatte in ogni forma di tempo possibile e vivibile. Stephen Lewis è uno scrittore divenuto famoso quasi per caso. La sua notorietà è dovuta ad un libro, suo malgrado, per l'infanzia intitolato Lemonade. Un successo inaspettato che gli garantisce un'esistenza agiata e la possibilità di dedicarsi comodamente a ciò che ama. La vita dell'uomo, però, viene funestata da un episodio che McEwan descrive nel primo capitolo: Stephen è in un supermercato...CONTINUA...

Parise Goffredo

Il prete bello

Nel 1953 quando scrive “Il prete bello”, Parise è un letterato che si trova a Milano per lavorare presso la casa editrice Garzanti. Sebbene sia contento della sua nuova attività, vive “ore di vuoto, di tristezza, di solitudine” nella grande città, specie la sera. L’ideazione del romanzo è quasi una reazione...CONTINUA...

Bertoli Ausilio

L’amore altro

Il Kosovo è una terra triste tormentata dalla guerra e dalle sue devastazioni, anche se ora “I giovani hanno imparato a rimuovere il passato, a credere che non sia mai esistito” (p.25) È in questa terra che si recano due italiani, due veneti, Boris e Giulia, per andare da Clizia, la medichessa...CONTINUA...

Campanella Juan José

Il segreto dei suoi occhi

Vincitore del Premio Oscar 2010 come miglior film straniero, nonché del Goya per il miglior film straniero in lingua spagnola, è arrivato da pochi giorni nelle sale italiane Il segreto dei suoi occhi, del regista argentino Juan José Campanella, film talmente amato dai membri dell’Academy tanto da preferirlo al favoritissimo e pluripremiato (Palma d’Oro a Cannes, Golden Globe, Oscar europeo) Il nastro bianco, dell’austro-tedesco Haneke, e al sorprendente Profeta di Audiard. I motivi di questa fascinazione dei giurati nei confronti dell’opera del regista latino americano vanno ricercati non solo nella qualità complessiva...CONTINUA...

Geda Fabio

Nel mare ci sono i coccodrilli. Storia vera di Enaiatollah Akbari

Ho deciso di comprare e leggere “Nel mare ci sono i coccodrilli” perché ho ascoltato l’intervista di Fabio Fazio a Enaiatollah Akbari. Un modo come un altro, a mio avviso, di incontrare un libro. Ho seguito con attenzione e curiosità il racconto di quel ragazzo dai capelli mozzati e dal sorriso diverso. Mi ha attratto il suo modo di parlare italiano, il suo racconto che mescolava atrocità e ironia, sciagura e voglia di vivere insieme ad immagini agghiaccianti trasposte con lo sguardo di chi, seppur poco più che ventenne, ha già visto e raccolto decine di mondi. Fabio Geda ha dato voce e inchiostro alla storia di Enaiatollah. Leggendo “Nel mare ci sono i coccodrilli” ho avuto la sensazione...CONTINUA...

Martinelli Mario

Fuori dal Kerle

Marzo 1944. È la fine di un inverno particolarmente rigido e due giovani, Vittorio e Antonio, stanno scendendo attraverso un canalone del monte Kerle, in Vallarsa. Vittorio, il più giovane, scivola e Antonio lo trae in salvo per miracolo, infine insieme si riuniscono a un terzo amico, Luigi, in un baito nel quale stanno rintanati da quattro mesi. Sono alpini, soldati sbandati che, dopo l’8 settembre non hanno voluto unirsi alla Repubblica di Salò e si sono rifugiati tra le loro montagne in attesa di tempi migliori. Quella stessa notte il loro compagno Marco li ha lasciati di nascosto per cercare, da solo, di superare il Castello del Kerle e uscire da...CONTINUA...

Bassani Giorgio

Gli occhiali d’oro

Eleganza. Ogni singola frase di questo breve romanzo trasmette eleganza. E misura, attenzione, garbo, intelligenza. “Gli occhiali d’oro” rappresenta anche una piccola rivoluzione. Conservando una forma letteraria e narrativa impeccabile, se non addirittura classicheggiante, descrive quanto di più anticonvenzionale ed inconsueto fosse lecito scrivere in quel lontano 1958, anno in cui apparve il romanzo di Bassani. L’accostamento tra due diversità che, proprio per la loro essenza, generano similitudine, è una scelta quanto meno singolare. Le due “anomalie” sono, in fondo, come tante altre “anomalie”, solo negli occhi o nelle menti di chi osserva e giudica. Essere omosessuali o essere...CONTINUA...