Martinelli Mario

Il volo di Arboris e Serafin

Storia di due amici che si ritrovano nel vecchio paese abbandonato dopo essere scampati alla guerra e recuperano il piacere di camminare insieme in montagna, di vivere un’avventura come succedeva ai tempi della loro giovinezza. “Il volo di Arboris e Serafin” è un romanzo breve, una storia semplice, ma ricca di contenuti e un piccolo compendio della filosofia di vita di Martinelli. Arboris, da Arbo, il paese d’origine, è lo pseudonimo di Guglielmo, un uomo che torna dopo una vita che l’ha sfibrato e deluso, si sente tradito e amareggiato e la guerra non ha fatto che sradicare ogni sua sicurezza e renderlo insofferente a qualsiasi disciplina. È sprofondato...CONTINUA...

Aste Fiorenza

Il montanaro. Conversazioni con Mario Martinelli

“Ho smesso di cercare di dimostrare di essere qualche cosa di diverso da quello che sono. E è stato l’inizio del vero silenzio. Della vera pace interiore”. (p.15) Il modo migliore per incontrare un montanaro è andare con lui per le sue montagne: è quel che ha fatto Fiorenza Aste con Mario Martinelli. Ne è uscito questo libro-conversazione, nel quale alle riflessioni e ai ricordi di Mario fanno da contrappunto le osservazioni paesaggistiche di Fiorenza che, con spirito poetico, ci introduce nello scenario della Vallarsa dove vive Martinelli. La...CONTINUA...

Audiard Jacques

Il profeta

Gran Premio al Festival di Cannes, miglior film non anglofono ai Bafta 2010, candidato all’Oscar come miglior film straniero e vincitore di ben 9 Premi César, tra i quali film, regia, sceneggiatura e attori maschili. Non solo premi ma anche un' ottima accoglienza di pubblico per l’opera quinta di un regista, Jacques Audiard, amato e sovente premiato dalla critica (Sulle mie labbra, Tutti i battiti del mio cuore), a cui piace definirsi artigiano ma che anche in questo suo ultimo, intenso lungometraggio dimostra di essere un autore capace di fondere il realismo con le divagazioni oniriche, l’intrattenimento col minimalismo, il ritmo con...CONTINUA...

Bassani Giorgio

L’odore del fieno

 “L’odore del fieno” (1972) conclude “Il romanzo di Ferrara”, il lungo ciclo di storie dedicate da Bassani alla sua città e alla comunità ebraica quale emblema di una condizione esistenziale. Dopo la lettura de “L’airone”ci si aspettava un romanzo nuovo, arioso, forte della catarsi ormai realizzata, ci si ritrova invece una sorta di miscellanea di scritti, che ripropongono i consueti temi autoriali, ma in modo frammentario e discontinuo. La sensazione è di aver di fronte un esempio di mestiere ma...CONTINUA...

Améry Jean

Intellettuale a Auschwitz

Jean Améry, come molti altri ebrei, fu internato ad Auschwitz, Buchenwald e Bergen-Belsen. Vi rimase per due anni e riuscì a sopravvivere per caso. Nei venti anni successivi alla sua liberazione, avvenuta nel 1945, non affrontò mai, da letterato e da intellettuale, la sua esperienza della Shoah. Nel 1964, quando a Francoforte iniziò il grande processo ad Auschwitz, Améry decise di infrangere il suo personalissimo silenzio scrivendo il primo articolo sull’esperienza del Terzo Reich, un pezzo dedicato alla figura dell’intellettuale ad Auschwitz: “Quando però, grazie alla stesura del saggio su Auschwitz sembrò essersi infranta una confusa proibizione, sentii improvvisamente l'esigenza...CONTINUA...

Bassani Giorgio

L’Airone

 L’airone” è il romanzo del dolore definitivo, di un malessere esistenziale onnicomprensivo che pervade ogni aspetto della realtà: l’individuo, i suoi affetti, le cose, la natura. Soltanto dopo essere scesi nell’abisso più profondo sarà possibile risalire e progettare di nuovo. Bassani stesso dichiarerà di essersi sentito liberato dopo aver concluso quest’opera. Edgardo Limentani, il protagonista, è un avvocato di quarantacinque anni, ebreo, sposato con la Nives, la sua ex-mantenuta, e padre di una bambina. Vive a Ferrara con la famiglia e...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

La Sicilia, il suo cuore. Favole della dittatura

Adelphi ha raccolto in un unico volumetto le prime due opere di Leonardo Sciascia. Le poesie de “La Sicilia, il suo cuore” sono state pubblicate, la prima volta, nel 1952 e, al tempo, erano accompagnate dai disegni dello scultore catanese Emilio Greco. I ventisette brevi testi che compongono le “Favole della dittatura”, invece, rappresentano l’esordio di Sciascia. Lo scrittore le pubblicò nel 1950: costituiscono la sua opera prima. Pier Paolo Pasolini le recensì con un saggio apparso su “La libertà d’Italia” il 9 marzo 1951, riproposto in chiusura del libro Adelphi. “La Sicilia, il suo cuore” è l’unica raccolta poetica che Sciascia abbia mai scritto. I componimenti raccontano, soprattutto...CONTINUA...

Bassani Giorgio

Dietro la porta

“Sono stato molto infelice, nella mia vita, da bambino, da ragazzo, da giovane, da uomo fatto; molte volte, se ci ripenso, ho toccato quello che si dice il fondo della disperazione. Ricordo tuttavia pochi periodi più neri, per me, dei mesi di scuola fra l’ottobre del 1929 e il giugno del ’30, quando facevo la prima liceo”. La giovinezza a volte diventa l’età più triste e difficile: così succede al narratore di questo romanzo, che rievoca quegli anni e il senso di esclusione e di solitudine che li hanno segnati. Di nuovo è la memoria a tracciare le linee conduttrici del racconto. Il microcosmo...CONTINUA...

Bassani Giorgio

Il giardino dei Finzi-Contini

Su ispirazione della memoria lo scrittore è spinto a raccontare di un’elegante e aristocratica famiglia ebraica, vissuta in raffinato isolamento a Ferrara e distrutta poi con la deportazione e lo sterminio. Riappaiono tra le sue evocative pagine i Finzi-Contini: il professor Ermanno e la signora Olga con l’anziana madre Regina e i loro figli Alberto e soprattutto Micol, per sempre bella e sfuggente, affascinante e tragica. Il narratore...CONTINUA...

Paris Renzo

Ragazzi a vita e altre storie di poeti

La generazione dei poeti, come Paris spiega brillantemente attraverso le tredici storie di questo libro, non ha tempo né età. E’ la generazione di chi resta ragazzo a vita. Un titolo, evidentemente, non casuale. Ma i poeti muoiono come tutti: “La natura è cattiva, fa morire anche i poeti, quelli che appartengono alla generazione della vita”. Paris incontra e ci fa incontrare alcuni dei suoi amici poeti, anche raccontandone la morte. Tra le prime quella di Amelia Rosselli, la Sibilla di via del Corallo, suicidatasi lanciandosi dal terrazzino della sua casa. Paris la descrive e ne tratteggia la vita, i pensieri, i...CONTINUA...