Sugiyama Keiichi

Origin – Spirit of the Past

Seguendo le tracce del celeberrimo Studio Ghibli, nel 2006 uscì in Giappone nelle sale il primo lungometraggio della Gonzo, Origin - Spirit of the Past (il titolo originale, tradotto in italiano, sarebbe Agito dai capelli d’argento), pellicola ad alto budget e dall'ottima resa estetica. Sul solco del cinema miyazakiano, Keiichi Sugiyama immagina una storia ambientata in un futuro remoto in cui centrale è il tema del complicato equilibrio tra l’uomo e l’ecosistema, a seguito dell’immancabile cortocircuito che annienta il vecchio mondo per edificarne uno nuovo. Nella fattispecie, siamo trecento anni nel futuro in un mondo devastato dall’uomo, il quale...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

Morte dell’inquisitore Leonardo Sciascia

Posso dire di aver lavorato a questo saggio più, e con più impegno e passione, che a ogni altro mio libro. Così Leonardo Sciascia al termine della Nota posta in chiusura di “Morte dell’inquisitore”, un libro pubblicato, per la prima volta, nel 1964. Un’inchiesta storica legata al nome di fra Diego La Matina, siciliano di Racalmuto che condivide con Sciascia il luogo d’origine e forse molto altro. Un “antenato” la cui memoria è stata tramandata, seppur in maniera confusa e vagamente distorta, sotto forma di leggenda orale e popolare o di racconto scritto. Sciascia cerca la verità e tenta la ricostruzione storica di eventi risalenti...CONTINUA...

Anno Hideaki, Tsurumaki Kazuya

Neon Genesis Evangelion: The End of Evangelion

È difficile sintetizzare l’intreccio e i motivi ultimi di un anime complesso, contorto, articolato e labirintico come Neon Genesis Evangelion, una delle serie di culto – se non la serie di maggior culto – che l’animazione giapponese ha partorito da quando, negli Ottanta inoltrati, ha deciso di addentrarsi in tematiche più adulte, psicologiche e metafisiche. Questa analisi che vi propongo è dunque rivolta a chi quanto meno conosce gli snodi essenziali dell’anime in questione, non essendo intenzionata a ripercorrere passo passo le tracce che portano a questo lungometraggio conclusivo, immaginato dal suo autore, Hideaki Anno, per dare quelle risposte...CONTINUA...

Almodovar Pedro

Gli abbracci spezzati

Sempre più incline a percorrere le vie del melodramma, il cinema di Pedro Almodovar si conferma coerente con i suoi paradigmi estetico-narrativi e mai del tutto identico a sé stesso, nonostante gli amanti della prima ora – coloro che erano affezionati alle potenti iniezioni di grottesco – rimproverino al regista madrileno di essersi lasciato andare non dico al puro mainstream, ma quanto meno a un’arte che strizza l’occhio a più vaste fasce di pubblico. Non è un male in sé, soprattutto se la qualità resta alta, pur nell’attenuarsi dei colori e delle forme, come accade anche in quest’ultimo, intenso lungometraggio. Gli abbracci spezzati è un’opera che...CONTINUA...

Lagioia Nicola

Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi)

Lo confesso: ho comprato “Tre sistemi per sbarazzarsi di Tolstoj (senza risparmiare se stessi)” per via del titolo. Nient’altro. Forse è la motivazione più banale del mondo, ma tant’è. La prima edizione risale al 2001, la Minimum Fax lo ha riportato in libreria a distanza di otto anni. Ho notato che sulla copertina, illustrata da Alessandro Gottardo, poco sotto il titolo, c’è scritto “Romanzo” eppure del romanzo questo libro ha poco. Diciamo nulla. Non c’è trama, non c’è registro narrativo omogeneo e probabilmente non è nemmeno possibile collocare l’opera in qualche genere letterario certo. Eppure credo sia tra le storie più divertenti e fulminanti che abbia letto negli ultimi anni. (Qualcosa...CONTINUA...

Schnitzler Arthur

Morire

Vienna, fine ‘800. Felix e Maria. Giovani e innamorati. Lui è malato di tisi e viene a conoscenza del destino che lo aspetta: morirà entro un anno. Dopo aver inizialmente taciuto, decide di confidarsi con Maria. La ragazza è stravolta dalla notizia e, in preda alla disperazione, afferma di non voler lasciare il giovane: E comunque senza di te io non vorrò vivere. I due amanti sono allacciati da una sentenza di morte annunciata. Maria spera che il suo compagno riesca miracolosamente a guarire, Felix, invece, non si dà alcuna speranza. Lasciano la città e fuggono in montagna, vicino ad un lago, dove cercano ristoro e qualche periodo di serenità. La salute di Felix sembra trovare piccoli...CONTINUA...

Jünger Ernst

Trattato del ribelle

“Il Ribelle è il singolo, l’uomo concreto che agisce nel caso concreto. Per sapere che cosa sia giusto, non gli servono teorie, né leggi escogitate da qualche giurista di partito. Il Ribelle attinge alle fonti della moralità ancora non disperse nei canali delle istituzioni. Qui, purché sopravviva in lui qualche purezza, tutto diventa semplice.” (p. 114).   Venuto alla luce pochi anni dopo il secondo conflitto mondiale, nel momento in cui gli assetti del mondo si erano ristabiliti ed era chiaro a tutti quali fossero i nuovi equilibri e i nuovi imperi dominanti, Il Trattato del Ribelle è il testo di Jünger più importante ed emblematico...CONTINUA...

Zarmandili Bijan

Il cuore del Nemico

Sottotitolo: “il romanzo dello shahid”. Il termine arabo “shahid” significa, letteralmente, “testimone” ma, per estensione, “shahid” è colui che combatte la jihad, guerra santa musulmana e, quindi, una persona che arriva a sacrificare anche la propria vita in nome della fede. Lo shahid del libro di Zarmandili, di cui, nell’arco della storia, non viene mai proferito il nome, è un giovane che ha accettato di indossare una cintura esplosiva e di farsi saltare in aria per colpire spietatamente il “cuore del Nemico”. Il piano terroristico è orchestrato da persone molto importanti che conosce appena. Sa solo qual è il suo compito: obbedire a quanto gli viene comandato, raggiungere il luogo...CONTINUA...

Coppola Francis Ford

Segreti di famiglia (Tetro)

A 35 anni da La conversazione, Francis Ford Coppola torna a dirigere un film interamente suo (oltre alla regia, il soggetto e soprattutto la sceneggiatura), indipendente e autofinanziato come il precedente Un’altra giovinezza. Sentendosi totalmente libero, Coppola torna a ripercorrere suggestioni autobiografiche centrando nuovamente l’attenzione sulla famiglia (Il Padrino), in particolare sul rapporto tra due fratelli (Rusty il selvaggio) legati da un profondo vincolo affettivo fortificato dall’ombra di un padre padrone. I riferimenti autobiografici, in questo senso, sono evidenti...CONTINUA...

Kramer Clara, Glantz Stephen

La guerra di Clara

Durante i diciotto mesi trascorsi sottoterra tenni un diario, oggi conservato nell’Holocaust Memorial Museum di Washington, DC. Avevo poca luce, pochissima carta e solo un mozzicone di matita. Registrai sul diario tutto quello che potei, ma anche se ho parlato spesso della mia vita, non mi era mai venuto in mente di metterla per iscritto. Così Clara Kramer introduce “La guerra di Clara”, il racconto della sua esperienza della Shoah. Nel 1939 Clara è solo una ragazzina. Ha dodici anni e vive a Zolkiew, una cittadina che, al tempo, apparteneva alla Polonia mentre ora è in territorio ucraino. Per...CONTINUA...