Fitzgerald Francis Scott

Belli e dannati

Romanzo dell’amore, della giovinezza, dell’ebbrezza del vivere, della dissoluzione e disgregazione di sentimenti, vita, ideali, “Belli e dannati” è la seconda opera di Scott Fitzgerald dopo il successo di “Di qua dal Paradiso” ed è il romanzo di Anthony e Gloria, della loro storia d’amore e insieme di una generazione, quella degli Anni Venti, l’età del jazz, lanciata verso il desiderio di divertirsi, di vivere intensamente e verso la progressiva emancipazione...CONTINUA...

Petri Elio

Todo modo

Il cinema politico degli anni Settanta, che vide tra i suoi protagonisti registi come Petri, Rosi, Damiani, Maselli e in parte anche Ferreri (senza dimenticare il Nanni Loy di Detenuto in attesa di giudizio, interpretato da uno straordinario Alberto Sordi), durò in sostanza dal 1969 al 1976, e si chiuse con una pellicola molto esplicita come Todo Modo. Liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Leonardo Sciascia, di due anni precedente, il film di Petri tenta di mettere alla berlina i poteri ritenuti corrotti dello Stato – la politica di governo, l’imprenditoria, il giornalismo connivente ma anche la...CONTINUA...

Sciascia Leonardo

La strega e il capitano

… nel giro di tre settimane ne è venuto fuori questo racconto. Come un sommesso omaggio ad Alessandro Manzoni, nell’anno in cui clamorosamente si celebra il secondo centenario della sua nascita. Così Leonardo Sciascia nella Nota che chiude “La strega e il capitano”, libro pubblicato nel 1986. Lo spunto per la composizione di questo testo, che ha tutta l’aria e lo stile di un documento di ricostruzione storica, arriva dal capitolo trentunesimo de “I promessi sposi”. Qui Manzoni cita il protofisico Lodovico Settala, professore di Medicina ed autore di numerose opere reputatissime...CONTINUA...

Ferreri Marco

Una storia moderna: L’ape regina

Curiosa e non nota come avrebbe meritato, oltre la ristretta cerchia dei cinefili e degli addetti ai lavori, la parabola artistica di Marco Ferreri, soprannominato lo “spagnolo del cinema italiano” per aver realizzato i suoi primi tre lungometraggi (El Pisito, Los Chicos e El cochecito, rispettivamente del 1958, 1959 e 1960) in terra (e con lingua) iberica, per poi approdare, nei Sessanta e Settanta, a una commedia - girata per lo più in Italia ma non proprio all’italiana - che si è contraddistinta per le atmosfere grottesche, lo humour nero e le forti dosi di pessimismo, fondendo sempre comico e tragico fino a virare nel dramma...CONTINUA...

LARRAÑAGA IGNACIO

Nostro fratello di Assisi

“Di questa costa, là dov’ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole, come fa questo talvolta di Gange”. Dante, Paradiso XI, 49-51 Tra saggio e romanzo, il volume del francescano Larraňaga vuole rivisitare soprattuttto la biografia interiore di san Francesco, cercando di capire e interpretare le sue stesse sensazioni, i desideri, i sentimenti, i contrasti. CONTINUA...

Scola Ettore

La più bella serata della mia vita

Dopo il successo di pubblico e critica ottenuto con una delle più belle commedie italiche dei Settanta, Dramma della gelosia. Tutti i particolari in cronaca (del 1970, interpretata da un trio in stato di grazia: Marcello Mastroianni, Giancarlo Giannini e Monica Vitti), Ettore Scola torna a lavorare con Alberto Sordi (il primo incontro artistico tra i due avvenne in occasione di Riusciranno i nostri eroi a ritrovare l’amico misteriosamente scomparso in Africa, del 1968) in una delle più singolari opere della cinematografia scoliana, La più bella serata della mia vita. Tratto da un noto lavoro di Durrenmatt, La Panne...CONTINUA...

Fitzgerald Francis Scott

Il grande Gatsby

olgendo in un isolamento totale la figura del padron di casa, in piedi sulla veranda con le mani alzate in un gesto cerimonioso di addio”. (p.88) Gatsby è affascinante e misterioso, bello, si esprime con eleganza. Gatsby è un sorriso che conquista. “Era uno di quei sorrisi...CONTINUA...

Kerouac Jack

Orfeo emerso

“L’analisi si arroga il diritto, dal punto di vista psicologico, di rendere comprensibili certe scelte dell’adulto. Poiché svela certe aree cieche, come fa l’ipnosi, è una rivelazione. Per esempio, cosa potrei scoprire sul mio conto? Un mucchio di cose. Ma io mi rifiuto di scoprirle… sarebbe una rovina per me, mi libererei di foschi segreti e di incubi, di ambiguità ed eccitanti conflitti ” (p. 46). Forse Jack Kerouac fu animato davvero da una buona dose di presunzione, quando nel 1945, appena ventitreenne, partorì il suo primo romanzo, rimasto peraltro inedito fino al 2003. Orfeo emerso in effetti racconta...CONTINUA...

Englander Nathan

Per alleviare insopportabili impulsi

Nove sono i racconti contenuti nel libro d’esordio di Nathan Englander “Per alleviare insopportabili impulsi”, pubblicato, per la prima volta, nel 1999. Nove storie che hanno come elemento comune il mondo ebraico, le sue regole, i suoi schemi, le sue infinite anime. La lettura è fluida e vivace, molto gradevole soprattutto per chi conosce ed apprezza lo stile degli scrittori che fanno della cultura yiddish la loro linea guida. Una serie di racconti caratterizzati da un’amarezza divertita, dalla ricerca di equilibrio all’interno di un mondo a volte troppo complesso ed ingestibile. Un destino che, come spesso accade, decide e sorprende, mutando senza alcuna leggerezza o accortezza il corso degli...CONTINUA...

Sartori Giovanni

Il Sultanato

Il titolo “Il Sultanato” non deve trarre in inganno: Giovanni Sartori, il decano dei politologi italiani (classe 1924), con questa raccolta di articoli tratti dal Corriere della Sera non ha voluto fare riferimento soltanto al più celebre sultano d’Italia, ovvero il Cav. Silvio Berlusconi. La quarta di copertina è eloquente: “il livello di soggezione e di degrado intellettuale manifestato da una maggioranza di nostri onorevoli mi spaventa più di tutto. Altro che bipartitismo compiuto. Qui siamo al sultanato”. La raccolta di editoriali spazia dal gennaio 2006 al dicembre 2008 e – giustamente – iniziale oggetto degli strali di Sartori era Prodi e il suo cavanserraglio di quaquaraquà masochisti...CONTINUA...