Risultati della Ricerca: Di Paolo Paolo

Russo Pippo

L’ importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani: Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa contemporanea

“E’ una di quelle giornate che inizia veramente col sorriso”. Così l’incipit di Am14 di Federico Moccia, con relativo sfondone di grammatica, inevitabilmente ripreso e citato da Pippo Russo nel suo “L’importo della ferita e altre storie. Frasi veramente scritte dagli autori italiani: Faletti, Moccia, Volo, Pupo e altri casi della narrativa contemporanea”. Non un libro di autentica critica letteraria, semmai un’analisi testuale – e per questo forse ancora più micidiale - dei romanzi di alcuni tra i più celebrati “artisti” contemporanei, navigando tra fiumi di nonsense, incongruenze logiche, sciatterie...CONTINUA...

Ruggiero Lorenzo

Dossier Berlusconi. Anni settanta

Ricordate “Una storia italiana”? Era un opuscoletto che poco prima dell’elezioni politiche del 2001 fu distribuito ad ogni famiglia italiana e nel quale si raccontava la stupefacente storia di Silvio Berlusconi, uomo che aveva creato un impero dal nulla; e che soprattutto, sacrificandosi per noi, era sceso in campo per difendere la libertà e per salvarci dai pericoli della malapolitica. Venivano enumerati gli straordinari successi imprenditoriali di un italiano onesto e ricco di valori, a cominciare da quelli della famiglia. Questo nelle pagine di “Una storia italiana”, traducibile anche come “Una...CONTINUA...

Stone Irving

Il tormento e l’estasi

«Seduto davanti allo specchio, nella camera da letto situata al secondo piano, era intento ad abbozzare le linee del proprio viso: le guance scarne, con l'ossatura prominente, la fronte ampia e piatta, le orecchie dall'attaccatura eccessivamente arretrata, i capelli scuri che venivano avanti in ciocche ricciute e disordinate, i grandi occhi color ambra dalle palpebre pesanti. 'I miei lineamenti non sono ben disegnati', pensò il fanciullo tredicenne, immerso in una seria concentrazione. 'La testa è sproporzionata, con la fronte che sopravanza bocca e mento. Qualcuno avrebbe dovuto usare un filo...CONTINUA...

Bodanzky Lais

Le migliori cose del mondo

Non è mai semplice trattare cinematograficamente l’adolescenza senza rischiare di incorrere in facili cliché narrativi, artificiosamente problematici o modaioli che siano, come dimostra larga parte del cinema mainstream americano, o tante delle nostre fragili commedie votate più al “cazzeggio” o a una vaga spensieratezza senza pathos e senz’anima. Non è facile ma non è impossibile, entrare con tocco lieve ma con estrema attenzione alla verosimiglianza di fatti e situazioni narrate, come dimostra l’agrodolce commedia Le migliori cose del mondo, della brasiliana...CONTINUA...

Sorrentino Paolo

La grande bellezza

Paolo Sorrentino non è il primo e non sarà certo l’ultimo, tra gli artisti d’ogni genere ed epoca, a voler cantare Roma nella sua ambigua e cocente bellezza e nelle sue contraddizioni che sembrano ancorarla ad uno spazio che da sempre sopravvive e che anzi si rigenera, da che storia è storia, in un territorio immaginato al di là del bene e del male. Col suo ultimo film, La grande bellezza, si è lanciato dunque in un’impresa ardua, ovvero quella di voler seguire, di là dal tempo passato e consumato dai decenni di distanza trascorsi nel secolo breve e nel nuovo...CONTINUA...

Bartolini Sandro

Baciami francese. Le avventure del giovane Carlo Monni

Il diciannove maggio 2013 muore a Firenze l’attore Carlo Monni e pochi giorni dopo esce nelle librerie il libro “Baciami francese. Le avventure del giovane Carlo Monni”. Una tempestività che probabilmente avrà fatto pensare a qualcosa di imbastito in fretta e furia come a sfruttare l’effetto vendite per una scomparsa che in Toscana non è passata certo inosservata. In realtà questo piccolo libro di Sandro Bartolini – e credo sia andata proprio così – aveva avuto una genesi lunga ed era in dirittura d’arrivo, mancando proprio poco all’uscita ufficiale, quando il Monni se n’è andato. Del resto il...CONTINUA...

Carbonaro Mauro

Grillo vale uno. Il libro nero del Movimento 5 Stelle

Anche poco prima delle elezioni del febbraio 2013, quelle che hanno ufficializzato l’ingovernabilità dell’Italia e il successo oltre ogni previsione del Movimento 5 Stelle, erano state pubblicate diverse inchieste su Grillo e sulla sua creatura. Libri per lo più molto critici, salvo forse quello di Andrea Scanzi, e che non nascondevano pregiudizi e l’orientamento politico ostile del loro autore. Approccio tale da confortare l’idea che, vuoi per le malizie dei partiti e dei loro supporter, vuoi per l’incapacità di distinguere le magagne di Grillo dal programma del Movimento, queste inchieste siano...CONTINUA...

Machado David

Che parlino le pietre

In Rete qualcuno sussurra che David Machado possa essere considerato una sorta di Paolo Giordano in versione portoghese. Ho letto, al tempo, la celeberrima opera prima di Giordano, "La solitudine dei numeri primi", ma non mi sembra che Machado sia poi così vicino a Paolo Giordano se non per qualche dettaglio di superficie: nel romanzo "Che parlino le pietre" Machado mette al centro della vicenda un ragazzo problematico, Valdemar, a cui si affianca la presenza di Alice, una ragazzina anoressica che è per lui un'amica speciale e una ragazza da amare. Le somiglianze tra i due scrittori, a mio avviso...CONTINUA...

Rusconi Roberto

Il gran rifiuto. Perché un papa si dimette

"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. Sono ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale, deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno soffrendo e pregando. Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del...CONTINUA...

Di Giovan Paolo Roberto

Dossetti, il dovere della politica

A cento anni dalla nascita di Giuseppe Dossetti era inevitabile che vedessero la luce delle iniziative editoriali dedicate ad uno dei pochi personaggi che credo si possano meritare il titolo di “padre della Repubblica”. Dopo aver avuto tra le mani un libro dal taglio più accademico, ovvero il Dossetti secondo Paolo Pombeni, abbiamo letto con altrettanto interesse l’opera di Roberto Di Giovan Paolo che, in virtù della sua formazione culturale e politica, non ha nascosto affatto la particolare sintonia ideale e politica con quello che fu considerato l’antagonista di Alcide De Gasperi. Leggiamo fin...CONTINUA...