“L’arpa di Davita” è, in sintesi, un romanzo di formazione. Presenta, infatti, il percorso di maturazione ed evoluzione umana e spirituale che porta la protagonista, Ilana Davita, una bambina di otto anni, ad una maggiore consapevolezza di sé e del mondo. Ilana Davita, grazie alle precoci letture, alle esperienze personali e familiari e alla scoperta della scrittura, passa dall’età infantile a quella adolescenziale, attraversando anche uno dei periodi più difficili del Novecento, quelli che vanno dalla fine degli anni trenta e i primi anni quaranta.
Ilana Davita vive negli Stati Uniti con i suoi genitori. La madre, Channah, è un’ebrea originaria di una cittadina polacca, vittima di uno dei...CONTINUA...
Il saggio di Gentile propone un’interpretazione poco consueta del fascismo visto come esperimento totalitario messo in atto da un partito milizia, il quale, per imporre il primato della politica su ogni altro aspetto della vita individuale e collettiva, tese ad estirpare, sin dalle radici, la democrazia liberale dalle istituzioni e dalla cultura del nostro paese. Frutto di ricerche sull’ideologia e strutture organizzative del fascismo, il libro si compone di due parti complementari: lo scopo è offrire al lettore un possibile equilibrio fra la discussione storiografica e l’indagine storica. La prima parte presenta una rassegna delle interpretazioni in merito alla natura e alla storia del partito...CONTINUA...
Il geniale George A.Romero, tra i maestri indiscussi dell’horror, ha visto progressivamente scemare le sue fortune nel mondo di celluloide non tanto per una crisi creativa, quanto per il voltafaccia delle major americane, influenzate da un’opinione pubblica mai troppo benevola nei confronti del regista e sceneggiatore newyorchese – problemi simili a quelli che da noi ebbe Lucio Fulci, senza voler proporre alcun paragone di notorietà e né artistico, se non di genere, tra i due registi. Il genio e la visionarietà di Romero, ci raccontano le cronache, furono molto precoci: grazie alla sua passione per la letteratura, i fumetti di fantascienza e la macchina...CONTINUA...
Il cinema del riflusso, caratteristico degli anni Ottanta, a dispetto dell’appellativo che indica palesemente un’epoca di disimpegno rispetto al cinema politico-sociale delle decadi immediatamente precedenti, ha partorito opere tutt’altro che disprezzabili, andando spesso a indagare la fanciullezza e l’adolescenza in modo più libero e più attento alle dinamiche interiori, psicologiche, trovando anche diversi modi di rappresentazione e centrando quasi sempre l’attenzione sui percorsi formativi dei giovani protagonisti. Se certamente restano impresse nella memoria le opere fantasy, come La storia infinita, Labyrinth, E...CONTINUA...
Siamo nel 1979, a New York: Michael Corleone (Al Pacino), sessantenne, fisicamente mal messo, è tormentato dai rimorsi e stanco di violenza; ha raggiunto in qualche modo una parvenza di rispettabilità: venduti i casinò ha utilizzato i servizi della Banca vaticana, dedicandosi a delle interessate opere di beneficenza, tanto da ottenere un'onorificenza della Santa Sede.
Alla festa che segue, mentre Mary (Sophia Coppola), la figlia di Michael, si innamora a prima vista del cugino Vincent Mancini (Andy Garcia), l’ex moglie Kay (Diane Keaton) chiede a Corleone di permettere al loro figlio Tony, che non gradisce gli affari del padre, di intraprendere la carriera di cantante lirico. Sarà esaudito pur...CONTINUA...
Quarantacinque brevi capitoli per 45 incontri con personaggi del nostro tempo.
Non propriamente profili e nemmeno ritratti, come tiene a precisare l’autore; piuttosto schizzi di personaggi grandi e meno grandi, colti da uno Spadolini in veste di Presidente del Consiglio, poi di Ministro degli esteri ed infine di Presidente del Senato.
Spadolini, innanzitutto uomo di cultura prima che politico, oramai relegato nel dimenticatoio in quest’Italia ammorbata da sopravvissuti e mezze figure, ci racconta i suoi incontri con i personaggi dominanti la scena mondiale senza mai smentire il proprio dna di storico appassionato.
Pagine di memorialistica dove il nostro autore è capace di parlare di Mazzini...CONTINUA...
Università di Tubinga in Germania, 17, 21 e 22 gennaio 2002. Amos Oz tiene, nell'ateneo tedesco, tre interventi. Il saggio "Contro il fanatismo" non è che il frutto e il riassunto delle tre lezioni dello scrittore israeliano.
L'11 settembre del 2001, quindi solo quattro mesi prima, gli Stati Uniti hanno subito l'attacco terroristico più violento della loro storia. Il mondo conosce, come mai aveva fatto prima, l'estremismo islamico e il suo inquietante potere. Il fanatismo viene vissuto da tutti con profonda e giustificata angoscia. Ed è proprio del fanatismo, delle sue innumerevoli forme, delle possibili analisi e soluzioni che parla Amos Oz in questo libro: Un conto è dar la caccia a...CONTINUA...
L’eccidio della Divisione Acqui ovvero una vicenda paradigmatica per l’intreccio di politica, storiografia, realpolitik, amnesie ideologiche. Cefalonia 1943: la Acqui dopo l’annuncio dell’armistizio (8 settembre), si trovò isolata.
Tutti i tentativi di mettersi in contatto con la XI armata caddero nel vuoto: confusione totale e clima di “rompete le righe”. Il 10 settembre giunse l'ultimatum: era l’ordine di consegnare le armi ai tedeschi, senza condizioni.
Si prospettavano tre possibilità: 1) continuare la lotta contro l’antico nemico, greci ed inglesi; 2) combattere contro i tedeschi; 3) cedere le armi. Gandin escludeva tutti e tre i punti dell’ultimatum tedesco. Il primo e il terzo erano...CONTINUA...
All’inizio del secolo scorso il mondo dell’opera è scosso quando, inaspettatamente, il grande cantante Joachim Dallayrac (Josè Van Dam) annuncia il suo ritiro dalle scene. Il suo impegno d’ora in poi sarà dedicato all’insegnamento, coadiuvato da Estelle sua partner pianista: inizialmente sua unica allieva è Sophie (Anne Roussel) giovane figlia di un amico, musicalmente dotata, fisicamente molto appetibile ed innamorata di lui. Alla soprano verrà ad aggiungersi presto Jean, un ladruncolo salvato da un linciaggio e dotato di una sorprendente voce tenorile (P. Volter): reclutato in maniera alquanto improbabile il giovane diventerà una sorta di strumento per impedire che il rapporto professionale...CONTINUA...
È una storia di guerra, quella che ci narra Olmi, attraverso la quale si arriva a parlare della pace. Una vicenda antica, risalente al tardo Settecento, che può avere riferimenti all’attualità e alle sue tragedie, che sono sostanzialmente sempre le stesse attraverso i secoli.
TRAMA
Un giovane occidentale, per un errore d’indirizzo, si ritrova in uno strano ed equivoco teatro, nel quale vengono raccontate e rappresentate le vicende di antichi pirati e piratesse cinesi.
Il Narratore è uno strano personaggio, il Vecchio Capitano, un uomo di mare spagnolesco interpretato da un Bud Spencer inedito, dotato...CONTINUA...
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